Come coniugare interesse e responsabilit\u00e0 nell’era della societ\u00e0 globale? Cos’\u00e8 l’etica della responsabilit\u00e0, a livello politico e sociale, per gli individui o nelle istituzioni? Tutti interrogativi al centro dell’annuale conferenza su “Etica ed economia”, che si \u00e8 svolta in settimana di fronte a un pubblico di amministratori locali, imprenditori, manager, economisti, docenti e studenti universitari umbri e non solo. Da dodici anni nella citt\u00e0 della Giostra c’\u00e8 un laboratorio che studia e analizza i rapporti tra etica ed economia, alla luce dei cambiamenti che investono la societ\u00e0 e la cultura italiane. E’ il centro studi di Nemetria, presieduto dal segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita. Sul tavolo del dibattito, quest’anno, c’era la possibilit\u00e0 di coniugare interesse e responsabilit\u00e0, sia a livello individuale sia in ogni tipo di istituzione, specialmente economica. In uno scenario mondiale dove sembra finita la cultura di massa, sostituita da una massa di culture, il filo conduttore della conferenza folignate ha riguardato la necessit\u00e0 di un’etica della responsabilit\u00e0. Cercare, in un certo senso, di mettere in equilibrio l’interesse privato con quello collettivo. “L’imperativo per ogni imprenditore – ha detto Paolo Savona, economista e presidente del comitato scientifico di Nemetria – dovrebbe essere quello di seguire il profitto nel rispetto di tutte le leggi, ma specie dagli anni Ottanta in poi abbiamo visto che la realt\u00e0 \u00e8 stata molto diversa”. La responsabilit\u00e0 sociale, con il passare dei decenni, \u00e8 venuta meno anche nelle istituzioni, oltre che nei singoli individui, tanto che il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita, ha lanciato un vero e proprio allarme. “Manca oggi un partito o un leader politico – ha detto il presidente di Nemetria – capace di coniugare insieme e incarnare la cultura liberale, democratica, cattolica e responsabile, verso se stessi e gli altri. Un argomento che da tempo \u00e8 stato accantonato dai nostri politici, tanto che l’ultimo che ha parlato con convinzione di uno stato che non occupa spazi in quei settori dove i cittadini lavorano e fanno bene \u00e8 stato di sicuro Alcide De Gasperi”. Dunque, in primo piano il principio della sussidiariet\u00e0, descritto da alcuni come baluardo di libert\u00e0 per individui e gruppi in difesa dallo statalismo. Al centro di alcune delle relazioni di economisti e studiosi di scienze sociali presenti a Foligno c’\u00e8 stata anche l’importanza del Cristianesimo nel costruire in Europa e nel mondo un’etica della responsabilit\u00e0 individuale, che sta proprio alla base del principio di sussidiariet\u00e0. “Il Cristianesimo da sempre – ci ha detto Gianni Manzone, docente della Pontificia Universit\u00e0 Lateranense di Roma – \u00e8 stato molto attento alla responsabilit\u00e0, a promuoverla e a farla scoprire alle persone. In ogni cultura e in ogni epoca ha portato avanti la dignit\u00e0 della coscienza della libert\u00e0 della persona: basti pensare all’ultimo Pontefice e a tutto il suo messaggio di magistero sociale, imperniato proprio sulla dignit\u00e0 dell’uomo, che per noi \u00e8 quella dignit\u00e0, quella coscienza e quella responsabilit\u00e0 che ci deriva da Dio, che ci viene donata dal Creatore”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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