{"id":31653,"date":"2015-04-22T12:06:58","date_gmt":"2015-04-22T10:06:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=31653"},"modified":"2015-05-22T14:34:14","modified_gmt":"2015-05-22T12:34:14","slug":"chiamati-dal-buon-pastore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiamati-dal-buon-pastore\/","title":{"rendered":"Chiamati dal Buon Pastore"},"content":{"rendered":"

In questo Vangelo del periodo post-pasquale, Ges\u00f9, ricorrendo a una metafora densa di significati, molto usata nell\u2019Antico Testamento, mostra la natura del legame radicalmente nuovo che Dio – attraverso di lui – instaura con gli uomini di ogni tempo, aprendo una altrettanto radicale relazione tra loro, che frutta una vita di comunione, come \u201cdi famiglia\u201d, dove ciascuno pu\u00f2 sentirsi amato personalmente.<\/p>\n

La metafora del pastore e delle pecore \u00e8, per i tempi di Ges\u00f9 molto eloquente. Bisogna ammettere che oggi la nostra cultura ostacola la comprensione di questa metafora, rendendo difficile la comunicazione della ricchezza dei significati che Ges\u00f9 vuole trasmettere. Forse nelle comunit\u00e0 ecclesiali pi\u00f9 vive e in quelle nate dai carismi, se ben radicate nella Chiesa, si pu\u00f2 cogliere il senso di questo legame nuovo che il Risorto stabilisce con la famiglia umana donandole la fraternit\u00e0 in Dio Padre. Con le sue manifestazioni da risorto, Ges\u00f9 aveva eliminato la categoria del Dio lontano e inaccessibile, della necessit\u00e0 del mediatore, dei sacrifici propiziatori, per stabilire un rapporto vitale, diretto, intimo e personale con ogni uomo.<\/p>\n

Ora, con questo Vangelo, la Chiesa torna a sottolineare ed evidenziare l\u2019avvento della sconvolgente novit\u00e0 donataci da Ges\u00f9 risorto: la possibilit\u00e0 di accedere – ciascuno, e insieme – a una intima, reale, gioiosa unione con Lui, ricevendo un\u2019identit\u00e0 nuova nella sua unicit\u00e0 e diversit\u00e0. Il pastore conosce le pecore una a una, le ama una a una nelle loro differenze, ma ne garantisce la coesione, il vivere insieme. Questo fa Ges\u00f9 dopo la risurrezione, edificando la Chiesa. Siamo chiamati da Dio con il nostro vero nome, cos\u00ec come solo Dio pu\u00f2 chiamarci, con la voce unica del Dio innamorato, amante della creatura. Le pecore possono ascoltare la Sua voce perch\u00e9 Egli le chiama per nome. Una sconvolgente notizia per l\u2019uomo di oggi, che come persona si sente sempre pi\u00f9 avvilito e frustrato dall\u2019individualismo, dalla solitudine, dalla violenza, dalla brutalit\u00e0 della vita, dallo sfruttamento dei poveri da parte dei ricchi, dal clima di anonimato tipico della nostra civilt\u00e0, che lo rende \u201cnumero\u201d, dalla manipolazione politica dell\u2019opinione pubblica a scopo di potere\u2026 L\u2019uomo solo, contro tutti e tutto, abbandonato (per usare l\u2019immagine biblica di questa domenica) come pecora senza pastore, pu\u00f2, se raggiunto efficacemente dalla presenza viva e toccante del Risorto, uscire dalla condizione in cui si trova.<\/p>\n

Ges\u00f9 Pastore instaura rapporti personali con ciascuno di noi, rapporti d\u2019amore, d\u2019affetto, rapporti dove non \u00e8 possibile naufragare nell\u2019anonimato. Egli ci conosce, noi lo conosciamo. Lo sentiamo vicino in ogni istante della nostra vita, interessato con amore alla nostra avventura umana. Noi siamo le pecore malate, stanche, abbandonate, oggetto per sempre della sua promessa e della sua beatitudine: \u201cNon andranno mai perdute\u201d. Per loro, Cristo \u00e8 disposto a dare la vita.<\/p>\n

Ci piace ricordare quanto affermava san Giovanni Paolo II citando questa parabola: \u201cVoi genitori dovete esercitare le funzioni del Buon Pastore verso i vostri figli, e anche voi, figli, dovete essere di edificazione con il vostro amore, la vostra obbedienza, e soprattutto con la vostra fede coraggiosa e coerente. Anche le reciproche relazioni tra i coniugi devono essere improntate all\u2019esempio del Buon Pastore, affinch\u00e9 sempre la vita familiare sia a quell\u2019altezza di sentimenti e di ideali voluti dal Creatore, per cui la famiglia \u00e8 stata definita \u2018Chiesa domestica\u2019. Cos\u00ec pure nella scuola, sul lavoro, nei luoghi del gioco e del tempo libero, negli ospedali e dove si soffre, sempre ognuno cerchi di essere Buon Pastore come Ges\u00f9\u201d.<\/p>\n

Ma Ges\u00f9 non si ferma alla similitudine del pastore, parla del suo rapporto col Padre per spiegare il suo legame con gli uomini. Perch\u00e9 \u00e8 per amore del Padre che d\u00e0 la vita per gli uomini, e rende possibile tra essi un amore che ha la sua stessa natura. La cifra dei nostri rapporti in lui diviene quella del suo rapporto d\u2019amore col Padre. Questa la straordinaria conseguenza della Pasqua. Una nuova realt\u00e0 prende corpo pienamente dopo la Risurrezione, ed \u00e8 per questo che la Chiesa ci offre questi passi del Vangelo. La reciprocit\u00e0 tra lui e Dio Padre \u00e8 estesa al suo legame con gli uomini e a quello tra gli uomini, che cos\u00ec viene \u201cri-creato\u201d sulla base dell\u2019amore reciproco. Nelle parole di Ges\u00f9 riferite nel brano di Giovanni ai vv. 14 e 15 \u00e8 affermata l\u2019analogia tra l\u2019intimit\u00e0 di Cristo con i suoi fedeli e l\u2019intimit\u00e0 del Figlio con il Padre.<\/p>\n

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