Lo Scontro delle civilt\u00e0<\/em> pubblicato da Garzanti nel 1997, che ha per oggetto la descrizione del panorama geopolitico a pieno spettro. L\u00e0 dove Huntington vedeva lo scontro, qui Graziano nota l\u2019alleanza, e pertanto l\u00e0 dove si poteva scorgere l\u2019inevitabile lotta di tutti contro tutti, qui si vede un possibile incontro. Due culture dominanti, la cultura dello scontro e quella dell\u2019incontro e quindi anche la cultura del sospetto sulle culture e religioni come portatori di diffidenza e pericolo vicendevole e quella del possibile incontro. Graziano pone anche al centro della visione da lui prospettata il ruolo della Chiesa cattolica, con il suo Pontefice massimo, papa Francesco, che ha ridato credibilit\u00e0 e prestigio alle strutture pastorali e politiche del Vaticano, con il suo miliardo di fedeli cattolici.<\/p>\nLucio Caracciolo nella Prefazione, pur riconoscendo i meriti e il valore dell\u2019analisi geopolitica di Graziano, prende le distanze e pone alcune forti riserve ad un progetto di cui nota i punti deboli, soprattutto nella difficolt\u00e0 che la Chiesa cattolica possa assumere un ruolo per il quale non \u00e8 preparata e neppure disposta (pag. 12 – 13). Lo stesso Graziano non ritiene, e tanto meno si illude, che una santa alleanza e la assunzione di una morale globale condivisa dalle religioni possa realizzarsi in modo deterministico, ma ritiene tuttavia che non si debba negare che tale sarebbe la via della pace e non altra. Graziano sa bene che \u201cin politica, come quasi ovunque non esistono tendenze univoche e assolute\u201d. La tendenza alla de-secolarizzazione sulla quale il libro punta come condizione necessaria posta a fondamento dell\u2019intero discorso e a cui il libro dedica, giustamente, molto spazio, si presenta, anch\u2019essa, non univoca e pertanto non sufficiente a dare sicurezza al progetto della santa alleanza, in quanto \u201ccoesiste con tendenze alla secolarizzazione in paesi diversi e talvolta all\u2019interno di uno stesso paese\u201d (p. 318).<\/p>\n
Siamo lontani dal pensare, come alcuni gruppi di fondamentalisti vorrebbero far credere, che sia possibile giungere ad una religione universale, nel senso di unica diffusa ovunque e al di sopra delle singole culture. In questo esprime con netta decisione il suo pensiero Huntington ove afferma: \u201cL\u2019avvento di una religione universale \u00e8 altrettanto improbabile di quella di una lingua universale\u201d (Lo scontro p. 82). Ci\u00f2 tuttavia non esclude che vi possa essere un accordo per un linguaggio e quindi un\u2019etica universale condivisa. Che cosa sono d\u2019altra parte le organizzazioni internazionali se non il superamento di interessi particolari per un bene comune il pi\u00f9 possibile allargato?<\/p>\n
Graziano, come si conviene ai veri studiosi, giunge a conclusioni caute e problematiche, dopo dettagliate e ponderate analisi svolte nei 15 capitoli che formano le 4 parti del testo, di grande interesse e di agevole lettura, che si apre su orizzonti nuovi, spesso inaspettati. Un libro, certo, ampio e complesso in cui si rischia di perdersi nei risvolti e nei dettagli, ma con una linea chiara di sviluppo verso l\u2019ipotesi della santa alleanza proposta che occupa l\u2019ultima parte. Una particolare curiosit\u00e0 suscita la parte che riguarda la Chiesa cattolica. Si potrebbe dall\u2019intero testo estrapolare una specie di monografia sulla Chiesa cattolica attuale e sulla sua attualit\u00e0. \u00c8 certamente un tratto originale di Graziano di aver dato tanto spazio in un discorso geopolitico alla realt\u00e0 del cattolicesimo odierno e alla figura di papa Francesco. D\u2019altra parte aveva gi\u00e0 scritto sull\u2019argomento nel volume Il secolo cattolico. La strategia geopolitica della Chiesa<\/em> (Laterza 2010). Penso che questa sia una caratteristica notevole del libro e occupa tutta la parte quarta. Una ricchissima bibliografia, selezionata capitolo per capitolo, che occupa 24 pagine (p. 323 -347), conclude il volume.<\/p>\nManlio Graziano, Guerra santa e santa alleanza. Religioni e disordine internazionale, Il Mulino Saggi Bologna 2014<\/strong><\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Il libro di Manlio Graziano, Guerra santa e santa alleanza, si pu\u00f2 affermare che sia la diretta risposta al libro di Samuel Huntington, Lo Scontro delle civilt\u00e0 pubblicato da Garzanti nel 1997, che ha per oggetto la descrizione del panorama geopolitico a pieno spettro. L\u00e0 dove Huntington vedeva lo scontro, qui Graziano nota l\u2019alleanza, e […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[7],"tags":[1338,2078,2199],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/31537"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=31537"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/31537\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":31540,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/31537\/revisions\/31540"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=31537"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=31537"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=31537"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}