{"id":3142,"date":"2003-05-23T00:00:00","date_gmt":"2003-05-22T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=3142"},"modified":"2015-07-10T10:23:56","modified_gmt":"2015-07-10T08:23:56","slug":"laborto-volontario-prima-causa-di-morte-in-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/laborto-volontario-prima-causa-di-morte-in-italia\/","title":{"rendered":"L’aborto volontario prima causa di morte in Italia"},"content":{"rendered":"
A detta degli esperti epidemiologi dell’Istituto Superiore di Sanit\u00e0 (Iss) che collaborano alla stesura della relazione annuale del Ministro della Salute per il Parlamento italiano,la legge 194 sembra essere soddisfacente, almeno per il numero assoluto delle interruzioni volontarie della gravidanza (Ivg) in declino costante. Ma dietro al numero 130.539 aborti volontari nell’anno 2001, l’ultimo censito, ci sono altrettanti bambini, esseri umani innocenti ed indifesi, annientati con l’Ivg di Stato! E, nonostante i 25 anni di larga applicazione della legge 194 che avrebbe dovuto sconfiggere l’aborto clandestino, a questo numero bisogna aggiungerne almeno altri 30-40.000 fuori legge! Se poi gli esperti epidemiologi dell’Iss e il Ministro della Salute prendessero in seria considerazione la distribuzione, nelle farmacie italiane, della “pillola del giorno dopo” e della “pillola del mese dopo”, la RU486, non dovrebbero onestamente essere cos\u00ec soddisfatti degli stessi numeri assoluti. E’ troppo esiguo infatti, il decremento del 3.4% delle Ivg dal 2000 al 2001, cio\u00e8 soltanto 4.594 aborti legali in meno, rispetto alle 350.000 confezioni di Norlevo e Levonelle vendute annualmente. Al di l\u00e0 di queste “fughe in avanti” rappresentate dall’aborto farmaceutico, rispetto alla legge 194, che tendono sempre pi\u00f9 nel tempo a renderla superflua e quindi, sempre meno applicabile, bisogna anche denunciarne quegli aspetti normativi che risultano ormai anacronistici, alla luce della moderna medicina perinatale e neonatale. Ostetrici e neonatologi si trovano in una situazione paradossale, posti di fronte ad una difficile scelta clinica in quei casi in cui venga effettuato un cosiddetto “aborto terapeutico” (entro le 25 – 26 settimane) ottenuto provocando la nascita prematura di un bambino vivo e vitale se opportunamente assistito. La stessa legge infatti, all’art.7 precisa : “Quando sussiste la possibilit\u00e0 di vita autonoma del feto, l’Ivg pu\u00f2 essere praticata solo nel caso in cui la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna e il medico che esegue l’intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto.” Nonostante questa evidente incongruenza tecnico-scientifica-giuridica denunciata gi\u00e0 da diversi anni da alcuni ginecologi e neonatologi italiani, non c’\u00e8 stata una bench\u00e9 minima modifica agli stessi articoli 6 e 7 che regolamentano l’Ivg tardiva. Chiss\u00e0 quanti bambini Down, nati vivi, vengono lasciati morire dopo la loro nascita prematura invece di essere adeguatamente assistiti, magari in unit\u00e0 di terapia intensiva neonatale di 2’o 3’livello, secondo il dettato della stessa legge! Non risulta, d’altro canto, che siano state mai effettuate verifiche tecniche circa la corretta applicazione di queste norme. Siamo cos\u00ec rassegnati a vivere in un “regime”che stoltamente continua a non vedere, o finge di non vedere, che l’aborto volontario statisticamente documentato \u00e8 largamente la prima causa di morte nel nostro Paese. Nell’anno ’98 la mortalit\u00e0 per tumori \u00e8 stata di 204,3\/100.000 abitanti, per malattie cardiovascolari \u00e8 stata di 139,7\/100.000 abitanti ( le maggiori cause di morte nella popolazione italiana, come pubblicato su “Salute! Umbria” di Dicembre 2002). Nello stesso anno ’98 sono state registrate 138.537 Ivg, pari a 246,4\/100.000 abitanti (arrotondando a 56 milioni la popolazione italiana)! Ogni 1000 nati, pi\u00f9 di un quarto (250,7 nel 2000) in Italia e pi\u00f9 di un terzo di concepiti (358,8 nel 2000) in Umbria muoiono di “aborto volontario”! Per quanti anni ancora resteremo indifferenti di fronte a questo sterminio? <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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