{"id":31384,"date":"2015-04-10T17:30:41","date_gmt":"2015-04-10T15:30:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=31384"},"modified":"2016-02-11T19:52:01","modified_gmt":"2016-02-11T17:52:01","slug":"con-negli-occhi-il-dramma-di-garissa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/con-negli-occhi-il-dramma-di-garissa\/","title":{"rendered":"Con negli occhi il dramma di Garissa"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il segretario della Cei mons. Galantino<\/figcaption><\/figure>\n

\u201cIl mondo propone di imporsi a tutti i costi, di competere, di farsi valere\u2026 Ma i cristiani, per la grazia di Cristo morto e risorto, sono i germogli di un\u2019altra umanit\u00e0, nella quale cerchiamo di vivere al servizio gli uni degli altri, di non essere arroganti ma disponibili e rispettosi. Questa non \u00e8 debolezza, ma vera forza! Chi porta dentro di s\u00e9 la forza di Dio, il suo amore e la sua giustizia, non ha bisogno di usare violenza, ma parla e agisce con la forza della verit\u00e0, della bellezza e dell\u2019amore\u201d (Messaggio pasquale, 5 aprile 2015).<\/p>\n

All\u2019indomani della Pasqua le parole di Francesco fotografano la condizione di un mondo che ha assistito attonito alla tragedia del campus universitario di Garissa con il martirio di 148 giovani cristiani.<\/p>\n

L\u2019appello del Papa non incita allo \u201cscontro di civilt\u00e0\u201d e neanche si adegua al mutismo e al linguaggio felpato delle diplomazie internazionali. Chiama per nome le cose senza incitare alla \u201cguerra santa\u201d, magari travestita da inconfessati interessi occidentali. Emerge cos\u00ec quella \u201cdifferenza\u201d del cristianesimo che \u00e8 la via migliore di tutte e che probabilmente, a lungo andare, non pu\u00f2 lasciare indifferente il nostro mondo, per quanto distratto e annoiato.<\/p>\n

Ritrovare in mezzo alla barbarie di questi giorni la consapevolezza e l\u2019orgoglio dell\u2019identit\u00e0 cristiana, vuol dire riprendere l\u2019iniziativa e stare al mondo senza rinunciare al proprio contributo di verit\u00e0, di amore e di bellezza. Proprio questa \u00e8 la \u201cpretesa\u201d dell\u2019ormai prossimo Convegno ecclesiale nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015) che intende ripresentare a tutti \u201cil nuovo umanesimo in Ges\u00f9 Cristo\u201d. Non sar\u00e0 una riflessione asettica su questa nostra condizione storica tormentata da nuovi fondamentalismi religiosi e da antichi fenomeni di ingiustizia, ma un\u2019occasione per rileggere insieme l\u2019ora presente e introdurvi \u201ci germogli di un\u2019altra umanit\u00e0\u201d.<\/p>\n

La presenza del Papa al Convegno prevista per il 10 novembre, che comincer\u00e0 la sua intensa giornata da Prato per poi giungere a Firenze, offre la cifra interpretativa pi\u00f9 giusta: si vuol guardare \u201cdal basso verso l\u2019alto\u201d la condizione umana di oggi, a partire da una citt\u00e0 multiculturale e segnata dalla crisi. Lo sguardo rasoterra non significa abbandonare la pretesa di offrire al mondo il contributo della fede, ma sintonizzarsi adeguatamente sul concreto per poi essere aderenti nella proposta. Proprio l\u2019ascolto del mondo contemporaneo, che rimanda all\u2019atteggiamento n\u00e9 subalterno n\u00e9 aristocratico della Gaudium et Spes<\/em>, \u00e8 stata la sensibilit\u00e0 fin qui espressa nella preparazione all\u2019appuntamento fiorentino, grazie alla relativa Traccia<\/em>.<\/p>\n

In essa sono state esemplificate cinque vie che intendono descrivere il percorso che attende la Chiesa italiana per essere dentro la societ\u00e0 un elemento di sviluppo e di cambiamento dell\u2019esistente. Dire \u201cvie\u201d evoca subito un approccio concreto ed esigente che non si accontenta di analisi sociologiche e si lascia sfidare dall\u2019offrire soluzioni possibili e a portata di mano.<\/p>\n

La prima \u00e8 uscire<\/strong>, cio\u00e8 decentrare il modo abituale di guardare alla realt\u00e0 che ci colloca sempre al centro mentre le cose stanno diversamente. Questa via significa imparare a guardare le cose da vicino, senza frapporre i nostri pregiudizi consolidati e lasciandosi misurare dalla realt\u00e0 che \u00e8 sempre pi\u00f9 stimolante delle nostre idee su di essa. Percorrere questa via vuol dire ritrovare il realismo che non ci consegna ad astratti principi e si lascia stanare dalla complessit\u00e0 di una cultura che annaspa, sotto l\u2019impulso di una tecnica e di una economia che snaturano gli esseri umani.<\/p>\n

Poi c\u2019\u00e8 la via dell\u2019annunciare<\/strong> che indica la missione della Chiesa chiamata a dar voce al Vangelo di cui molti hanno perso il gusto, confondendolo con una delle morali e delle ideologie a disposizione nel mercato del sacro. Camminare su questa via significa riproporre il volto autentico di Dio come \u00e8 testimoniato dalla vicenda di Ges\u00f9 di Nazareth consentendo quella conoscenza di prima mano che sempre affascina e convince anche i pi\u00f9 lontani. Come annota infatti, l\u2019Evangelii Gaudium<\/em>: \u201cTutta la vita di Ges\u00f9, il suo modo di trattare i poveri, i suoi gesti, la sua coerenza, la sua generosit\u00e0 quotidiana e semplice, e infine la sua dedizione totale tutto \u00e8 prezioso e parla alla nostra vita personale. Ogni volta che si torna a scoprirlo, ci si convince che proprio questo \u00e8 ci\u00f2 di cui gli altri hanno bisogno\u2026\u201d (265).<\/p>\n

Quindi c\u2019\u00e8 la via dell\u2019abitare<\/strong> che tradisce la scelta di una condivisione non episodica o di facciata, ma una vera adesione alla serie dei problemi sul tappeto con l\u2019impegno a porvi rimedio. Il cattolicesimo italiano si \u00e8 sempre distinto per il suo carattere popolare, cio\u00e8 di immersione dentro le fatiche e le sofferenze della gente. Questa strada va percorsa ancora grazie alla capacit\u00e0 della comunit\u00e0 cristiana di essere l\u00e0 dove molti se ne vanno, garantendo presidi di umanit\u00e0 e di socialit\u00e0 laddove anche le istituzioni tendono a battere in ritirata. Non sono solo le parrocchie sempre dislocate nei nuovi quartieri-dormitorio ad essere chiamate in causa, ma anche e ancor prima la capacit\u00e0 di pensare alla citt\u00e0. Ci\u00f2 sar\u00e0 possibile solo grazie a persone che facciano dell\u2019impegno politico un\u2019occasione di trasformazione al di l\u00e0 di facili populismi e di abituali conservatorismi.<\/p>\n

Ancora la via dell\u2019educare<\/strong> ci si para davanti a ritrovare la strada maestra di concentrarsi sulla formazione delle persone e delle coscienze prima e al di l\u00e0 di altri pur necessari investimenti. La qualit\u00e0 viene sempre prima della quantit\u00e0 e soltanto un\u2019educazione che insegni a pensare criticamente ed offra un percorso di maturazione nei valori abilita ad un esercizio della libert\u00e0 che resta la meta della vita umana, anche se spesso contraddetta da sempre nuove e sofisticate contraffazioni.<\/p>\n

Infine ci si imbatte nella via del trasfigurare<\/strong> che svela una maniera di guardare alle cose che non \u00e8 prigioniero dei dati di fatto e si lascia ispirare da un\u2019altra percezione che fa vedere oltre le apparenze. Corollario di questa possibilit\u00e0 \u00e8 un diverso rapporto con il tempo che va sottratto alla presa totalitaria del fare e va ricondotto nell\u2019alveo del contemplare, non senza momenti di pausa e di interruzione del meccanismo della produzione che ci rende poi dei semplici consumatori a nostra volta. Da questo punto di vista la domenica appare come una battaglia di civilt\u00e0 prima ancora che di spiritualit\u00e0 perch\u00e9 restituisce l\u2019uomo alla sua nativa capacit\u00e0 di vivere per vivere e non semplicemente per lavorare.<\/p>\n

Camminando si apre cammino! L\u2019augurio \u00e8 che incrociando le vie di Firenze sappiamo tornare ad interrogarci su ci\u00f2 che ci rende pi\u00f9 umani e cos\u00ec migliorare non solo noi stessi, ma perfino l\u2019ambiente in cui siamo immersi. Tornando a \u201criveder le stelle\u201d come suggerito dal poeta che ha immortalato quell\u2019umanesimo concreto del suo tempo. Che spetta a noi oggi reinventare insieme.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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