{"id":31015,"date":"2015-03-20T16:07:46","date_gmt":"2015-03-20T14:07:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=31015"},"modified":"2015-03-20T16:07:46","modified_gmt":"2015-03-20T14:07:46","slug":"24-marzo-giornata-della-memoria-dei-missionari-martiri","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/24-marzo-giornata-della-memoria-dei-missionari-martiri\/","title":{"rendered":"24 marzo, Giornata della memoria dei missionari martiri"},"content":{"rendered":"
\"Igor<\/a>
Igor Mitoraj, \u201cRisurrezione\u201d, bronzo (2002), basilica S. M. degli Angeli e dei Martiri, Roma<\/figcaption><\/figure>\n

Un Cristo risorto dalla bellezza apollinea, ma con gli arti troncati come un\u2019antica statua, e il corpo scavato in profondit\u00e0 da una \u201ctrincea\u201d a forma di croce: \u00e8 l\u2019immagine scelta per l\u2019edizione 2015 della Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, che si celebra il 24 marzo<\/strong>.<\/p>\n

La statua \u00e8 opera di Igor Mitoraj, uno dei massimi scultori del XX secolo, scomparso di recente. La sua arte univa il senso di vuoto e l\u2019angoscia della contemporaneit\u00e0 alla perfezione estetica greca. In qualche modo \u00e8 ci\u00f2 che avviene per i martiri, il cui dolore e il cui sangue sono seme della fede e sono degni di eterno onore, tanto che, secondo la dottrina teologia \u201cclassica\u201d, i segni delle ferite rimarranno visibili, trasfigurati, anche dopo la risurrezione.<\/p>\n

\u201cCome battezzati – scrivono i ragazzi di Missio Giovani<\/em> – abbiamo ricevuto e accolto il segno della Croce, che ci invita a farci prossimi a tutti quei fratelli e sorelle, missionari e popolazioni, che in molte parti del mondo soffrono a causa della loro testimonianza alla fede cristiana. La Croce ci segna, ci dice appartenenti gli uni agli altri, perch\u00e9 tutti assieme uniti a Cristo. Se con lui siamo sepolti, per\u00f2, sappiamo anche che con lui saremo risorti (cfr. Romani<\/em> 6,4).<\/p>\n

Ecco intravedersi l\u2019alba della Risurrezione tra le ferite della Croce… La luce della speranza nel cammino della prova: il sacrficio dei martiri non \u00e8 invano, non rimane infecondo… \u00e8 anche questa la gioia che vogliamo annunciare! Nel tempo forte della Quaresima, nel segno della Croce, sperimentando le nostre fragilit\u00e0, alziamo lo sguardo verso l\u2019orizzonte della vita: il Risorto, speranza di tutte le genti\u201d.<\/p>\n

In base ai dati raccolti dall\u2019agenzia di informazione Fides, nel 2014 sono stati uccisi nel mondo 26 operatori pastorali (vedi l\u2019elenco in fondo all’articolo<\/em>), tre in pi\u00f9 rispetto al 2013. Per il sesto anno consecutivo, il numero pi\u00f9 elevato di operatori pastorali uccisi si registra in America.<\/p>\n

Nel 2014 sono morti in modo violento 17 sacerdoti, un religioso, 6 religiose, un seminarista, un laico. Dividendo per Continente, in America sono stati uccisi 14 operatori pastorali; in Africa 7; in Asia 2 e altrettanti in Oceania; e un sacerdote \u00e8 stato ucciso in Europa, qui in Italia. Nel complesso, negli ultimi dieci anni sono stati uccisi nel mondo 230 operatori pastorali, di cui 3 vescovi.<\/p>\n

Non vanno poi dimenticati<\/strong> quanti hanno trovato la morte non perch\u00e9 uccisi da qualche assassino ma dal virus Ebola, che sta mietendo migliaia di vittime in Africa occidentale, dove le strutture cattoliche – non solo quelle sanitarie – si sono mobilitate fin dall\u2019inizio. I Fatebenefratelli, ad esempio, hanno perso in Liberia e Sierra Leone 4 confratelli, una religiosa e 13 collaboratori degli ospedali di Monrovia e Lunsar.<\/p>\n

Come avviene ormai da tempo – precisano da Fides<\/em> – l\u2019elenco approntato per il 24 marzo non riguarda solo i \u201cmissionari ad gentes<\/em>\u201d in senso stretto, ma tutti gli operatori pastorali morti in modo violento. Il termine \u201cmartiri\u201d viene usato nel suo significato etimologico di \u201ctestimoni\u201d, dato che solo la gerarchia della Chiesa potr\u00e0 eventualmente decidere di conferire a qualcuna di queste vittime il titolo di \u201cmartire\u201d in senso canonico. Operazione non facile, a causa della scarsit\u00e0 di notizie che spesso avvolge la vita e le circostanze della morte di queste persone, magari a scopo di rapina.<\/p>\n

Nel 2014 sono stati condannati i mandanti dell\u2019omicidio del vescovo di La Rioja (Argentina) mons. Enrique Angelelli<\/strong>, 38 anni dopo il suo assassinio che fu camuffato da incidente stradale. Sono stati anche condannati i mandanti e gli esecutori dell\u2019assassinio di mons. Luigi Locati<\/strong>, vicario apostolico di Isiolo (Kenya), assassinato nel 2005; e arrestati i responsabili della morte del rettore del Seminario di Bangalore (India), padre Thomas<\/strong>, ucciso nel 2013.<\/p>\n

Desta ancora preoccupazione la sorte di padre Paolo Dall\u2019Oglio<\/strong>, rapito in Siria nel 2013; di tre sacerdoti congolesi Agostiniani dell\u2019Assunzione, sequestati nel Nord Kivu nell\u2019ottobre 2012; di padre Alexis Prem Kumar<\/strong>, rapito il 2 giugno scorso a Herat in Afghanistan.<\/p>\n

Perch\u00e9 il 24 marzo<\/h3>\n

“Nel segno della Croce\u201d \u00e8 il tema della 23a Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri, che si celebra il 24 marzo di ogni anno. Il 24 marzo 1980 venne infatti ucciso mons. Oscar A. Romero, vescovo di San Salvador. Sar\u00e0 beatificato il 23 maggio<\/strong> nel suo Paese natale. La celebrazione della Giornata prende ispirazione da quell\u2019evento sia per fare memoria di quanti hanno immolato la propria vita annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che \u00e8 dono per tutti. Fare memoria dei martiri \u00e8 acquisire una capacit\u00e0 interiore di interpretare la storia oltre la semplice conoscenza. Accanto alle 26 persone di cui si far\u00e0 speciale memoria marted\u00ec, non vanno dimenticati gli oltre 4.000 cristiani (4.344) che nel 2014 sono stati uccisi dai persecutori, soprattutto nell\u2019area musulmana.<\/p>\n

I martiri del 2014<\/h3>\n

Qui di seguito, l\u2019elenco dei missionari o operatori pastorali uccisi nel 2014. Di ognuno si fornisce il nome, la nazionalit\u00e0, l\u2019istituto di appartenenza, data e luogo della morte.<\/em><\/p>\n

Don Eric Freed<\/strong>, Stati Uniti d\u2019America, sacerdote diocesano, il 1\u00b0 gennaio a Eureka<\/p>\n

Padre Jesus Erasmus Plaza Salessi<\/strong>, Venezuela, salesiano, il 16 febbraio a Caracas; e insieme a lui fratel Luis Edilberto Sanchez Morantes, Colombia, salesiano<\/p>\n

Don Rolando Martinez Lara<\/strong>, Messico, sacerdote diocesano, il 19 febbraio a Canalejas<\/p>\n

Don Lazzaro Longobardi<\/strong>, Italia, sacerdote diocesano, il 3 marzo a Sibari<\/p>\n

Don Juan Francisco Blandon Meza<\/strong>, Nicaragua, sacerdote diocesano, il 6 aprile a Wiwili<\/p>\n

Padre Frans van der Lugt<\/strong>, Olanda, gesuita, il 7 aprile a Homs (Siria)<\/p>\n

Don Christ Forman Wilibona<\/strong>, Repubblica Centrafricana, sacerdote diocesano, il 18 aprile a Bossangoa<\/p>\n

Samuel Gustavo G\u00f3mez Veleta<\/strong>, Messico, seminarista diocesano, il 15 aprile a Chihuahua<\/p>\n

Don Gerry Maria Inau<\/strong>, Papua Nuova Guinea, sacerdote diocesano, il 4 maggio a Bereina; e insieme a lui un laico di nome Benedict<\/p>\n

Padre Gilbert Dasna<\/strong>, Camerun, dei Sons of Mary Mother of Mercy, il 9 maggio ad Alberta (Canada)<\/p>\n

Suor Juliana Lim<\/strong>, Malaysia, della Congregazione del Bambino Ges\u00f9, il 21 maggio a Seremban<\/p>\n

Don Paul-Emile Nzale<\/strong>, Centrafrica, sacerdote diocesano, il 28 maggio a Bangui<\/p>\n

Padre Kenneth Walker<\/strong>, Usa, della Fraternit\u00e0 sacerdotale di San Pietro, l\u201911 giugno a Phoenix<\/p>\n

Suor Mary Paule Tacke<\/strong>, Usa, delle Missionarie del Preziosissimo Sangue, il 20 giugno a Tyara (Sudafrica)<\/p>\n

Suor Clecensia Kapuli<\/strong>, Tanzania, delle religiose di Our Lady Queen of Apostles, a Dar es Salaam<\/p>\n

Suor Lucia Pulici<\/strong>, Italia, missionaria saveriana, il 7 settembre a Bujumbura (Burundi); e con lei, le consorelle suor Olga Raschietti e suor Bernadetta Bogian<\/p>\n

Don Jos\u00e9 Acu\u00f1a Asenci\u00f3n Osorio<\/strong>, Messico, sacerdote diocesano, il 21 settembre a San Miguel Totolapan<\/p>\n

Don Reinaldo Alfonso Herrera Lures<\/strong>, Venezuela, sacerdote diocesano, il 27 settembre a La Guaira<\/p>\n

Padre Andr\u00e9s Duque Echeverry<\/strong>, Colombia, sacerdote diocesano, il 3 ottobre a Medell\u00ecn<\/p>\n

Padre John Ssenyondo<\/strong>, Uganda, comboniano, a Chilapa (Messico)<\/p>\n

Don Gregorio Lopez Grosotieta<\/strong>, Messico, sacerdote diocesano, il 21 dicembre a Ciudad Juarez<\/p>\n

Don Alfonso Comina<\/strong>, Per\u00f9, sacerdote diocesano, il 24 dicembre a Pisco<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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