{"id":3094,"date":"2003-04-25T00:00:00","date_gmt":"2003-04-24T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=3094"},"modified":"2015-07-24T16:13:02","modified_gmt":"2015-07-24T14:13:02","slug":"pace-a-voi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/pace-a-voi\/","title":{"rendered":"“Pace a voi”"},"content":{"rendered":"

Il Vangelo di questa domenica ci narra ancora una volta i fatti del giorno della risurrezione. L’insistenza non \u00e8 casuale: la Chiesa continua a ricordarci che ogni domenica \u00e8 Pasqua, il giorno in cui Ges\u00f9 vince la morte e incontra nuovamente i discepoli. Il capitolo 24 del Vangelo di Luca<\/em> da cui \u00e8 tratto l’episodio dell’incontro di Ges\u00f9 con i discepoli di Emmaus descrive come Ges\u00f9 ha passato l’intero giorno di Pasqua: al mattino sta con Maria al sepolcro e poi, quasi per l’intera giornata con i due discepoli di Emmaus.<\/p>\n

Solo alla sera, al termine del giorno, lo troviamo nel cenacolo con gli apostoli. Ges\u00f9 -racconta l’evangelista-entra nel cenacolo mentre i due discepoli, tornati in fretta da Emmaus, stanno ancora raccontando quello che \u00e8 accaduto loro lungo la via. Gli apostoli al vedere “Ges\u00f9, in persona”, venire in mezzo a loro sono presi da stupore e spavento.E come gi\u00e0 altre volte era accaduto, anche ora pensano sia un fantasma. Ancora una volta -domenica scorsa abbiamo visto lo scetticismo di Tommaso-il Vangelo di Pasqua deve sottolineare l’incredulit\u00e0 degli apostoli. Vengono in mente le parole del prologo di Giovanni: “Venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto”.<\/p>\n

Gli amici pi\u00f9 stretti stanno parlando di lui, si riferiscono tra loro le varie apparizioni, potremmo dire che sono ormai quasi convinti della sua risurrezione, tanto che dicono: “Davvero il Signore \u00e8 risorto ed \u00e8 apparso a Simone” (Lc<\/em> 24, 34). Eppure, appena Ges\u00f9 entra in mezzo a loro pensano sia un fantasma, una figura astratta, irreale. Si spaventano, persino. Eppure, Ges\u00f9 glielo aveva detto e spiegato. “Ma si sa – avranno continuato a pensare i discepoli con la loro stolida sicurezza – Ges\u00f9 esagera sempre, e alle sue parole bisogna fare la tara”. Cos\u00ec pensarono i tre discepoli, gli amici pi\u00f9 intimi, quella sera all’orto degli ulivi quando sottovalutarono l’angoscia di Ges\u00f9 e non seppero stargli vicino neppure per un’ora. Agonizzante o risorto, essi non sanno n\u00e9 riconoscerlo n\u00e9 accoglierlo.<\/p>\n

Ebbene, bisogna partire proprio da questa inaccoglienza, vestita di stolto realismo, per comprendere l’odierna pagina evangelica. Siamo anche noi assieme ai discepoli quella sera di Pasqua, stupiti e spaventati. Anche noi pensiamo tante volte che il Vangelo sia una specie di fantasma, ossia che si tratti di parole astratte, lontane dalla vita, belle ma impossibili a vivere; e ne abbiamo anche paura perch\u00e9 pensiamo che siano troppo esigenti, che chiedano sacrifici, che propongano rinunce, che pretendano una vita poca felice. Ne consegue che con incredibile facilit\u00e0 le depotenziamo e le infiacchiamo nella loro radicalit\u00e0 perch\u00e9 non ci disturbino troppo. Ma Ges\u00f9 torna; torna ogni domenica e dopo il saluto di pace dice a tutti noi: “Perch\u00e9 siete turbati, e perch\u00e9 sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono io! Toccatemi e vedete; uno spirito non ha carne ed ossa come vedete che ho io”. Mentre parla in questo modo, mostra loro le mani e i piedi segnati ancora dalle ferite dei chiodi; non propone una lunga e dotta disquisizione teorica sulla risurrezione, e neppure si mette a fare teorie sulla fede. Ges\u00f9 mostra la realt\u00e0 concreta del suo corpo risorto, ma ancora ferito. E forse l’ultima ferita – questa volta tocca l’anima – gliela stanno infliggendo proprio in quel momento i discepoli con la loro inaccoglienza.<\/p>\n

L’evangelista sembra per\u00f2 indicare una via per superare questa distanza; una via non teorica e astratta ma molto concreta. Potremmo chiamarla la via nell’incontro con le sue ferite. Ges\u00f9 per vincere i dubbi dei discepoli, dice loro: “Guardate le mie mani i miei piedi; sono proprio io! Toccatemi e guardate”. Le ferite sul corpo, senza dubbio ci dicono che il Ges\u00f9 di Pasqua \u00e8 lo stesso Ges\u00f9 del Venerd\u00ec santo, ma la loro permanenza nel corpo del Signore risorto richiama anche la realt\u00e0 del dolore e del male ancora presente in questo mondo. La risurrezione certo \u00e8 avvenuta ma deve continuare ancora.<\/p>\n

\u00c8\u00a0iniziata con Ges\u00f9, il capo del corpo, si potrebbe dire; ma ci sono tante parti di questo unico corpo che hanno ancora ferite aperte: sono i poveri, i malati, i carcerati, i torturati condannati a morte, i paesi in guerra, i colpiti dalle disgrazie e dalla violenza. E l’elenco pu\u00f2 continuare ancora pi\u00f9 a lungo. Dietro questo invito di Ges\u00f9 ci sono oggi milioni e milioni di bambini, di vedove, di orfani, che continuano a attendere aiuto e davvero pochi “guardano” e ancor meno si incamminano per “toccare”. S\u00ec, vedere e toccare! Questi sono i verbi della risurrezione: accorgersi di chi ci sta accanto e soffre e non passare oltre come fecero quel sacerdote e quel levita. La vittoria sulla nostra incredulit\u00e0 inizia da quest’incontro affettuoso con il corpo ancora ferito di Ges\u00f9. Immediatamente dopo, nota l’evangelista, Ges\u00f9 “apr\u00ec loro la mente all’intelligenza delle Scritture”. Gi\u00e0 durante la giornata, la gran parte di essa, Ges\u00f9 l’aveva passata spiegando le Scritture ai due discepoli di Emmaus che se ne stavano tornando a casa tristi e rassegnati. Eppure essi conoscevano le pagine dell’Antico Testamento, e avevano anche pi\u00f9 volte ascoltato la parola di Ges\u00f9. Ma fu necessario che i discepoli ascoltassero nuovamente il Vangelo e si lasciassero toccare il cuore.<\/p>\n

Non basta ascoltare una volta o alcune volte le Sante Scritture. Il credente deve riscoprire la gioia di frequentare ogni giorno le Sante Scritture. Ogni domenica Ges\u00f9 torna e parla a ciascuno di noi, come fece con i due di Emmaus. Dalla Pasqua perci\u00f2 inizia un ascolto che non termina pi\u00f9: quella Parola proclamata e predicata \u00e8 la linfa della vita di ogni discepolo e dell’intera comunit\u00e0. Senza di essa saremmo senza nutrimento, senza pane. La carestia sarebbe tremenda; e non solo per i discepoli ma per il mondo intero. Ogni domenica perci\u00f2 il Signore ci raccoglie, apre la nostra mente all’intelligenza delle Scritture e riscalda i nostri cuori. Di questo Vangelo – dice Ges\u00f9 ai discepoli di ogni tempo – “voi siete testimoni”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Il Vangelo di questa domenica ci narra ancora una volta i fatti del giorno della risurrezione. L’insistenza non \u00e8 casuale: la Chiesa continua a ricordarci che ogni domenica \u00e8 Pasqua, il giorno in cui Ges\u00f9 vince la morte e incontra nuovamente i discepoli. Il capitolo 24 del Vangelo di Luca da cui \u00e8 tratto l’episodio […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[1663],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/3094"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=3094"}],"version-history":[{"count":6,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/3094\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":40320,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/3094\/revisions\/40320"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=3094"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=3094"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=3094"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}