{"id":30904,"date":"2015-03-13T14:35:46","date_gmt":"2015-03-13T12:35:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=30904"},"modified":"2015-08-07T15:19:09","modified_gmt":"2015-08-07T13:19:09","slug":"la-fecondita-di-un-incontro-le-origini-della-presenza-di-comunione-e-liberazione-in-umbria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-fecondita-di-un-incontro-le-origini-della-presenza-di-comunione-e-liberazione-in-umbria\/","title":{"rendered":"La fecondit\u00e0 di un incontro. Le origini della presenza di Comunione e Liberazione in Umbria"},"content":{"rendered":"
\"Incontro<\/a>
Incontro di Cl con gli studenti iraniani (Perugia, 1981)<\/figcaption><\/figure>\n

Nell\u2019udienza di sabato 7 marzo, concessa a Comunione e Liberazione in occasione dei sessant\u2019anni dell\u2019inizio del movimento e del decennale della morte di don Luigi Giussani<\/strong>, Papa Francesco ha descritto il cristianesimo con la parola \u2018incontro\u2019, tanto cara a Giussani. Dall\u2019incontro di don Giussani con Cristo \u00e8 nata una storia che da tempo ha raggiunto anche l\u2019Umbria: vorremmo ricordarne qui i primissimi passi.<\/p>\n

La prima comunit\u00e0 umbra di CL nasce a Perugia<\/strong> nel 1967\/1968, da alcuni studenti che si iscrivono all\u2019universit\u00e0, provenienti da Sansepolcro (Egisto Mercati) e da Fermo (Giancarlo Petrini, ora vescovo di Cama\u00e7ari in Brasile, e Vando Valentini, ordinato sacerdote nel 1983 e ora in Brasile). Da Sansepolcro, li visitava settimanalmente don Valerio Valeri. Gli universitari condividono vita e casa: un appartamento di ragazze (tra cui Cristina Tarducci, di Sansepolcro) e, tra i ragazzi, un gruppetto tutto di Sansepolcro. I primi \u2018adulti\u2019 sono gli sposi Francesco Cerami e Maria Alvisi, Carlo Alberto Paolucci e Lucia Maggiorana. Due luoghi acquistano per tutti particolare significato: la casa della famiglia Cernetti e, dal 1973, quella della famiglia Secchi, giunta a Perugia da Reggio Emilia (Riccardo, il figlio maggiore, che gi\u00e0 conosceva Giovent\u00f9 Studentesca, si iscrive all\u2019Accademia di Belle Arti). L\u2019arcivescovo Ferdinando Lambruschini concede la prima sede, in via Ritorta. Talora, in assenza di un sacerdote stabile, celebrava la Messa padre Ilarino da Milano, professore di Storia del Cristianesimo al Magistero. Periodicamente arrivava da Catania, per completare la laurea in filosofia, don Francesco Ventorino: la sua amicizia coinvolse i coniugi Alfonsina e Corrado Secchi. Gli anni \u201970 furono densi di eventi, vissuti nel clima ideologico che dominava la societ\u00e0 e l\u2019universit\u00e0 italiana. gli universitari di Perugia (CLU<\/strong>: Comunione e Liberazione Universitari) parteciparono al primo grande convegno pubblico organizzato da CL, al Palalido\u00a0Milano (\u201cNelle universit\u00e0 italiane per la\u00a0liberazione\u201d, 1973). Resta poi nella memoria il 1974, con l\u2019impegno per il S\u00ec al referendum sul divorzio, le intimidazioni per le prime elezioni studentesche e, all\u2019indomani della strage di Piazza della Loggia, il primo striscione in Piazza IV novembre: \u2018Solo in Cristo \u00e8 la liberazione\u2019.<\/p>\n

Nello stesso anno, la nascita del Centro Culturale Il Sicomoro e della Redazione culturale, e le prime vacanze estive, al Gargano. Nel 1975 inizia in citt\u00e0 l\u2019esperienza di GS, quando Cristina Tarducci cominci\u00f2 a insegnare religione nelle scuole medie. Attorno a Cristina si forma anche la prima casa delle Memores Domini, situata all\u2019interno del vescovado. Nel 1976 arriv\u00f2 stabilmente da Sansepolcro don Valerio Valeri, che and\u00f2 a insegnare religione al liceo scientifico. Per l\u2019amicizia con don Carlo Alberti, direttore dell\u2019Archivio diocesano (che stimava il movimento, allora comunemente ritenuto integralista e politicizzato), venne a don Valerio la canonica di Santa Elisabetta: nominato parroco, vi si trasfer\u00ec insieme a Pierangelo Crippa (originario di Lissone ma poi trasferitosi per lavoro vicino a Gubbio) con cui aveva condiviso una prima casa in via Sdrucciola. Una volta ristrutturata assieme alla piccola chiesa annessa, Santa Elisabetta ospit\u00f2 anche la nuova sede della comunit\u00e0 e, dopo pochi anni, la prima casa maschile dei Memores Domini<\/strong><\/em>. Il respiro di universalit\u00e0 caratteristico della proposta di don Giussani apriva intanto nuovi orizzonti. Nel 1977 i perugini parteciparono alla seconda edizione del pellegrinaggio a piedi alla Madonna Nera di Cz?stochowa, nato dal rapporto che legava don Giussani e don Francesco Ricci con la chiesa polacca; in quell\u2019occasione, incontrarono l\u2019allora arcivescovo di Cracovia, cardinale Karol Woiti?a. Acquistarono via via spessore nomi e vicende prima ignoti o lontanissimi: i dissidenti russi che, come Sinjavskij, pagavano di persona la difesa della fede e della dignit\u00e0 dell\u2019uomo; gli scrittori dell\u2019editoria clandestina del samizdat; Vaclav Havel e i cecoslovacchi firmatari di \u201cCharta 77\u201d. Grazie al polmone di \u201cRussia cristiana\u201d, si respirava la bellezza della teologia orientale, lo splendore delle icone. L\u2019esperienza cristiana divenne amicizia con le realt\u00e0 pi\u00f9 diverse: nel 1981 la comunit\u00e0 sostenne gli studenti iraniani dell\u2019Universit\u00e0 per Stranieri, in sciopero della fame perch\u00e9 fosse loro riconosciuto il valore del titolo di studio. Dai primi anni Ottanta, il CLU di Perugia si accrebbe a pi\u00f9 riprese di ragazzi che avevavo gi\u00e0 conosciuto GS alle superiori, a Perugia o altrove: tra loro, Giuseppe Capaccioni, Mariella Carlotti, Francesca Secchi, Sergio Fratarcangeli, Maurizio Brizioli, Riccardo Cascioli, Giovanni Mosciatti, Angelo Frascarelli, Assuntina Morresi, Fabio Ferrucci, Tiziana Ciampetti, Alessandra e Emanuela Massi. E altri via via se ne aggiunsero, incontrando il movimento in Universit\u00e0 tramite loro. Particolarmente numeroso e vivace, il gruppo di studenti proveniente da Guglionesi (CB). Per seguire pi\u00f9 da vicino il cammino del CLU, Giussani invi\u00f2 a Perugia Enzo Piccinini, giovane chirurgo di Bologna, che l\u00ec gi\u00e0 da tempo seguiva gli universitari. La passione e la paternit\u00e0 di Enzo (grande educatore del CLU, sino alla morte improvvisa nel 1999) portarono frutto: fu la stagione dei Cattolici Popolari, che animarono la vita e la politica universitaria; della cooperativa libraria CUSL gestita dagli studenti stessi; di tante iniziative del Centro Culturale Il Sicomoro. Si consolidarono nuove vocazioni alla verginit\u00e0, con l\u2019ingresso nei Memores Domini di Mariella Carlotti e Francesca Secchi (1985) e di Maurizio Brizioli (1986); Giovanni Mosciatti nel 1986 divenne sacerdote. Anno cruciale il 1984, quando nell\u2019udienza per il Trentennale di CL Giovanni Paolo II lasci\u00f2 questa consegna: Andate in tutto il mondo a portare la verit\u00e0, la bellezza e la pace che si incontrano in Cristo redentore! Alla fine del 1985, don Valeri part\u00ec per il Kenya, e Giussani invi\u00f2 a Perugia un nuovo sacerdote, don Agostino Graziani, che insegnando nei licei far\u00e0 conoscere GS a tanti suoi alunni, accompagner\u00e0 il CLU e i giovani che si inoltravano nel mondo del lavoro, benedir\u00e0 nel tempo tanti matrimoni. Della vita della comunit\u00e0 perugina dagli anni \u201990 in poi, ci piace qui ricordare almeno un aspetto, presente sin dalle origini e mai venuto meno: la disponibilit\u00e0 alla missione (partenze recenti e recentissime per la Lituania, il Kenya, il Kazakhstan).<\/p>\n

Poco dopo Perugia, il movimento nasce a Terni-Orvieto<\/strong>, tra il 1969 e il 1971. Segue Todi<\/strong>, i cui primi passi datano al 1975, quando arriva da Milano a Perugia Almerina Bonvecchi che, nei fine-settimana, su invito di un sacerdote che aveva scritto a Giussani, anima degli incontri con i giovani a Collevalenza. Nel 1976\/77 il vescovo di Todi mons. Decio Lucio Grandoni le assegna l\u2019insegnamento della religione al liceo Bramante. Una prima riunione con 10 ragazzi sul \u2018problema umano\u2019; la sfida di una candidatura alle elezioni scolastiche raccolta da uno di loro, Maurizio Brizioli: cos\u00ec la comunit\u00e0 prese avvio, anche grazie al rapporto con gli studenti di Roma. Gli incontri si tenevano nella cucina della nonna di uno dei ragazzi, poi venne la sede di San Nicol\u00f2. Di quei primi studenti alcuni (Simonetta Bernardini, Maurizio Brizioli) si iscrissero all\u2019Universit\u00e0 di Perugia. Anche per Todi fu fondamentale l\u2019udienza con Giovanni Paolo II nel 1984: nel giro di un anno, la comunit\u00e0 rifior\u00ec e crebbe per numero e vivacit\u00e0, attorno a giovani come Cristiano Castrichini, Roberto Rosati, Massimiliano Menna, Andrea Baccarelli. Tra il 1986 e il 1996, corsi sulla dottrina sociale della Chiesa, rappresentazioni teatrali, cicli di lezioni per i maturandi, feste popolari (Happenings<\/em>). Una presenza alla quale la citt\u00e0 reagisce in modo intenso e spesso conflittuale: nel 1998, la negazione a GS di un\u2019aula scolastica per la recita dell\u2019 Angelus<\/em> prima delle lezioni diviene un caso di risonanza nazionale. Agli anni Ottanta risalgono le origini di CL a Gualdo Tadino<\/strong> (Mariella Carlotti, Franco Ronca, Giuseppe Ascani). Nel 1985, Gubbio<\/strong>: su richiesta del vescovo mons. Ennio Antonelli (amico fraterno della famiglia Baccarelli di Todi e colpito dal cambiamento di uno dei figli, Andrea), don Giussani invia a Gubbio come insegnante Mariella Carlotti, attorno alla quale nascer\u00e0 anche una casa di Memores Domini<\/em>. In Umbria, comunit\u00e0 di CL sono presenti da anni anche ad Assisi, Citt\u00e0 di Castello, Castiglione del Lago, Foligno.<\/p>\n

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