{"id":30835,"date":"2015-03-12T18:44:45","date_gmt":"2015-03-12T16:44:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=30835"},"modified":"2015-05-04T15:25:44","modified_gmt":"2015-05-04T13:25:44","slug":"la-nuova-primavera-di-papa-francesco","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-nuova-primavera-di-papa-francesco\/","title":{"rendered":"Bassetti: la “nuova” primavera di Papa Francesco"},"content":{"rendered":"
\"Jorge<\/a>
13 marzo 2013. Jorge M. Bergoglio appena eletto Papa si affaccia dal balcone di San Pietro<\/figcaption><\/figure>\n

Il 13 marzo 2013 il cardinale Jorge Maria Bergoglio veniva eletto papa, successore di Benedetto XVI che l\u201911 febbraio, ai cardinali riuniti in Concistoro aveva annunciato la sua rinuncia \u201cal ministero di Vescovo di Roma e successore di san Pietro\u201d. L\u2019attesa per il nuovo Papa era tanta, e fin dalle prime parole il Papa chiamato \u201cdalla fine del mondo\u201d fa capire che avr\u00e0 uno stile tutto suo. Si presenta come \u201cVescovo di Roma\u201d e annuncia che ha scelto di chiamarsi \u201cFrancesco\u201d, come il santo di Assisi.<\/p>\n

Gualtiero Bassetti \u00e8 il primo vescovo italiano che non viene da una sede cardinalizia ad essere nominato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del febbraio 2014. Da allora le occasioni di incontro tra il Cardinale e il Papa si fanno pi\u00f9 frequenti e la sintonia che Bassetti esprimeva nei confronti del nuovo Papa si conferma sempre pi\u00f9. Bassetti raccoglie l\u2019invito di Papa Francesco alla \u201cconversione pastorale\u201d e lo fa coinvolgendo in questo percorso tutta la sua diocesi con la Lettera pastorale scritta \u201calla luce della Evangelii gaudium<\/em> per l\u2019avvio del processo di discernimento, purificazione e riforma\u201d e intitolata, appunto, Missione e conversione pastorale<\/em>.<\/p>\n

Abbiamo chiesto al cardinale Bassetti di fare un commento di questi due anni, e lo fa citando frasi del Papa che ricorda a memoria, frasi che in qualche misura indicano il cammino impresso dal Papa alla Chiesa.<\/p>\n

Eminenza, come riassumerebbe questi due anni intensi del pontificato di Papa Francesco?<\/strong><\/p>\n

\u201cMi sembra bella la conclusione che Raniero La Valle fa per il suo libro \u2018Chi sono io Francesco?\u2019 in cui scrive che \u2018Ad una Europa stanca e senile, a un mondo che sacrificato al denaro globale non si aspetta pi\u00f9 niente, Papa Francesco ha restituito l\u2019attesa\u2019. Mi sembra che questa sia una delle sintesi pi\u00f9 belle del Pontificato\u201d.<\/p>\n

E come descriverebbe in poche parole Papa Francesco?<\/strong><\/p>\n

\u201cIo definirei Papa Francesco l\u2019uomo della nuova primavera della Chiesa. Una primavera gi\u00e0 annunciata in un radio messaggio di Pio XII alla fine della guerra, una primavera preconizzata nel discorso di apertura del Concilio del 12 ottobre 1962 quando dinanzi ai profeti di sventura Giovanni XXIII intravide una \u2018nuova primavera\u2019 della Chiesa. Bergoglio, figlio di immigrati italiani, il primo Papa Gesuita, proveniente dalla fine del mondo, sta proponendo al mondo la sua pastorale che \u00e8 \u2018nuova\u2019 perch\u00e9 fa perno sull\u2019umanit\u00e0 della persona e certi tratti del suo approccio ci riportano a Giovanni XXIII, il papa a cui Francesco si ispira pi\u00f9 di tutti\u201d.<\/p>\n

\u2026\u2002il Papa del Concilio \u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cIl discorso di Giovanni XXIII \u00e8 l\u2019ouverture del concerto. Se il Concilio \u00e8 stato un grande concerto, l\u2019ouverture, che contiene sempre tutti i temi del concerto, l\u2019ha data Papa Giovanni XXIII: la primavera, i segni dei tempi, il dialogo, la misericordia. Lui, Francesco, non fa altro che riproporre dopo cinquant\u2019anni questi temi. Ecco perch\u00e9 dico l\u2019uomo della primavera!\u201d.<\/p>\n

Questo Papa \u00e8 molto amato dalla gente, anche da chi non si professa credente. La gente lo ascolta con una rinnovata attenzione\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cPapa Francesco ha recentemente affermato che la proposta evangelica deve essere \u2018pi\u00f9 semplice, profonda e irradiante\u2019. \u00c8 da questa proposta che poi vengono le conseguenze morali. Il suo magistero immediato lo si deduce dalla sua enciclica Lumen fidei<\/em>, dalla sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium<\/em>, dalle udienze ma soprattutto dalle omelie a Santa Marta che sono dirette e spontanee\u201d.<\/p>\n

C\u2019\u00e8 una grande discussione su questo Papa, c\u2019\u00e8 chi lo descrive come uno che dice cose diverse da chi lo ha preceduto\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cA questo proposito cito una frase, che io condivido in pieno, del giornalista Raffaele Luise: \u2018Il Papa non \u00e8 un rivoluzionario d\u2019oltreoceano. Egli cerca di riportare la fede cristiana cos\u00ec stanca e desolata in occidente, alla radicalit\u00e0 evangelica attingendo alla freschezza umana e spirituale dell\u2019America latina\u2019. Francesco non \u00e8 un Papa tradizionalista n\u00e8 conservatore ma \u00e8 un uomo libero e anticonformista, cresciuto alla scuola dei gesuiti e imbevuto fino in fondo della spiritualit\u00e0 dell\u2019America latina. Porta veramente i segni del suo popolo\u201d.<\/p>\n

Con Papa Francesco si parla di Chiesa ad extra<\/em>, Chiesa in uscita. Come la vede ?<\/strong><\/p>\n

\u201cA Santa Marta e in altre occasioni ha detto che \u2018Ges\u00f9 non bussa alla porta del nostro cuore solo per entrare, bussa anche per essere liberato\u2019. E qui si allaccia il discorso della Chiesa ad extra<\/em>, una Chiesa che, dice ancora il Papa, \u2018\u00e8 chiamata a uscire da se stessa e andare verso le periferie esistenziali del peccato, del dolore, dell\u2019ingiustizia, dell\u2019indifferentismo\u2019\u201d.<\/p>\n

Un pregio di questo Papa \u00e8 la capacit\u00e0 di parlare semplice\u2026<\/strong><\/p>\n

\u201cQuando Francesco dice che \u2018la Chiesa quando \u00e8 autoreferenziale crede di avere luce propria ma finisce per dare gloria a se stessa\u2019, ci ritrovo il pensiero di De Lubach, un teologo gesuita. Papa Francesco dice le cose come le direbbe un maestro delle elementari, ma lui conosce De Lubach, conosce Dani\u00e9lou, conosce Rahner, che sono tutti teologi gesuiti. Parla in modo semplice, talvolta informale, ma la sua \u00e8 una \u2018dotta ignoranza\u2019\u201d.<\/p>\n

Cosa caratterizza i discorsi di Papa Francesco?<\/strong><\/p>\n

\u201cCon questo suo modo di evangelizzare papa Francesco ci chiama a tenere vivo dentro di noi e nel cuore dell\u2019uomo moderno, insidiato da indifferentismo e cronica stanchezza del vivere, il Dio della misericordia. E qui risiamo alla medicina della misericordia di Papa Giovanni XXIII. Francesco vede la Chiesa \u2018come un ospedale da campo dopo una battaglia\u2019 e dice che \u2018si devono curare le ferite, poi parleremo di tutto il resto\u2019. In questo campo di battaglia che \u00e8 la post-modernit\u00e0, \u00e8 tornata la primavera di cui parlava il Papa Buono\u201d.<\/p>\n

Molti mettono in contrapposizione Papa Francesco con i suoi predecessori. Lei cosa ne pensa?<\/strong><\/p>\n

\u201cDico che nell\u2019ultimo secolo c\u2019\u00e8 stato un susseguirsi di papi meravigliosi. Cos\u00ec mentre Paolo VI \u00e8 stato un grande pontefice che ha attuato il Concilio, Giovanni Paolo II \u00e8 stato l\u2019uomo che ha abbattuto i muri, l\u2019uomo della famiglia e dei giovani. Benedetto XVI sottolineando l\u2019aspetto della fede e la cultura, in questo oscurantismo ha affermato il posto della ragione facendo un servizio all\u2019umanit\u00e0 di cui non ci si rende ancora conto! Papa Francesco ha ripreso la \u2018primavera\u2019 del Concilio, quella di cui parlava Papa Giovanni\u201d.<\/p>\n

In questi due anni Papa Francesco ha parlato anche in occasione dei viaggi, parole, anche qui molto ascoltate<\/strong><\/p>\n

\u201cHa toccato un po\u2019 tutte le tematiche. Per esempio nel viaggi ad Assisi ha parlato della spogliazione, della kenosis<\/em> della Chiesa. Nel viaggio in Brasile per la Giornata mondiale della giovent\u00f9 ha tuonato contro la cultura dello scarto e ai giovani ha detto \u2018siate rivoluzionari, ribellatevi ala cultura del provvisorio, non lasciatevi rubare la speranza\u2019 e poi, una frase che mi ha colpito, sempre ai giovani ha detto \u2018Pescate Dio nelle acque profonde del mistero\u2019. A Lampedusa ha parlato della \u2018globalizzazione dell\u2019indifferenza che ci ha anestetizzato il cuore e ci ha resi incapaci di piangere\u201d. Ma il Papa ha avuto parole forti anche per la curia romana, quando ha detto del \u2018gossip delle chiacchiere, dei veleni\u2019 o quando dice di stare attenti \u2018al cristianesimo come trampolino per far carriera\u2019. Un\u2019altra frase che ripete spesso, l\u2019ha detto anche a me personalmente, \u00e8 riferita all\u2019effetto che hanno le sue parole. Mi disse: \u2018se io parlo dei poveri e li aiuto, mi battono le mani, ma se vado a cercare le cause della miseria e dei poveri mi dicono che sono comunista\u2019\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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