{"id":30808,"date":"2015-03-09T19:17:52","date_gmt":"2015-03-09T17:17:52","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=30808"},"modified":"2015-06-15T09:44:48","modified_gmt":"2015-06-15T07:44:48","slug":"tempio-che-non-sara-distrutto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tempio-che-non-sara-distrutto\/","title":{"rendered":"Tempio che non sar\u00e0 distrutto"},"content":{"rendered":"
Dopo il deserto e il monte Tabor, siamo condotti a Gerusalemme nel tempio; da qui ricomincer\u00e0 la liturgia della Parola della prossima domenica, che gi\u00e0 allude alla Pasqua. Nella prima lettura, si parla del Tempio distrutto dai nemici a causa delle infedelt\u00e0 del popolo, che viene deportato in esilio. Questa desolazione non sar\u00e0 definitiva e il tempio verr\u00e0 ricostruito, fino a che verr\u00e0 sostituito da Cristo, il cui corpo verr\u00e0 devastato e poi riportato alla vita. Cristo non resta nel sepolcro, proprio come il popolo non resta in esilio e i credenti non restano nella morte. \u201cEravamo morti, distrutti come il tempio, ma Dio ci ha fatto rivivere con Cristo\u201d, per amore gratuito. L\u2019amore non \u00e8 mai \u201cdovuto\u201d, \u00e8 un atto di libert\u00e0; per questo ci lascia stupiti e grati e ci colma di una gioia che la mera soddisfazione dei diritti non pu\u00f2 dare. \u201cMamma, ma tu mi vorrai sempre bene?\u201d. \u201cCerto\u201d. \u201cAnche se faccio il cattivo?\u201d. \u201cCerto\u201d. \u201cPerch\u00e9?\u201d. \u201cPerch\u00e9 ti voglio bene, ho scelto di fare sempre il tuo bene e non cambier\u00f2 mai idea\u201d. E gli occhi dei bambini si illuminano di uno stupore che ciascuno dovrebbe provare davanti al volto di Cristo: ci ama perch\u00e9 ha scelto cos\u00ec, vedendo in noi una bellezza che lo attrae e per la quale si \u00e8 deciso.<\/p>\n
L\u2019amore non va mai guadagnato, n\u00e9 si pu\u00f2 controllare: \u00e8 pura libert\u00e0 gratuita, eppure \u00e8 solido e fedele come niente altro. L\u2019amore \u00e8 la dimostrazione che essere liberi \u00e8 l\u2019opposto di essere volubili: amare comporta essere liberi al punto da possedersi per potersi dare a un altro definitivamente e senza riserve. La fede \u00e8 il primo esempio di questa libert\u00e0, il pi\u00f9 alto: diventare credenti vuol dire lasciarsi scegliere da Dio e rispondergli con tutta la propria persona, senza trattenere per s\u00e9 nulla. Solo una barca non ormeggiata pu\u00f2 prendere il largo; se invece \u00e8 ormeggiata, non \u00e8 libera di essere ci\u00f2 per cui \u00e8 stata costruita. Un essere umano che non decide liberamente di amare, non \u00e8 pienamente umano. Cos\u00ec nei confronti di Dio, cos\u00ec nei confronti dei fratelli, anche se qui le relazioni si possono connotare in modo assai diverso: sponsali, genitoriali\/filiali, fraterne (nei diversi significati e modalit\u00e0 concrete che la fraternit\u00e0 assume), amicali.<\/p>\n
Riempiti dall\u2019amore di Dio, possiamo imparare a donarci liberamente, e solo cos\u00ec viviamo. Per questo, senza il Suo amore siamo come morti, mentre in Lui viviamo da risorti, sediamo nei cieli, siamo salvati dall\u2019incapacit\u00e0 di amare e dalla morte. Senza di Lui saremmo niente, al punto da dover affermare che siamo opera Sua come se fossimo stati plasmati dalle Sue mani, costruiti come un tempio, progettati e realizzati dalla straordinaria ricchezza del Suo amore.<\/p>\n
Si tratta di una vera e propria rinascita. Nei versetti immediatamente precedenti al brano del Vangelo di questa domenica (che seguono il brano proclamato domenica scorsa), Ges\u00f9 spiega a Nicodemo che per entrare nel Regno occorre rinascere dall\u2019acqua e dallo Spirito; poi spiega che ci\u00f2 avviene per mezzo di lui, che \u00e8 stato mandato perch\u00e9 il mondo non si perda e abbia la vita. In mezzo alla notte oscura della storia, in mezzo alle vicissitudini faticose e al male che ci minaccia, Uno viene innalzato come il serpente nel deserto: se guardiamo a lui, non ci perdiamo. Guardare a Ges\u00f9 innalzato, offerto per noi, tendere a lui e farsi riempire del suo amore, ci permette quella libert\u00e0 che ci fa amare e donarci, che ci fa cio\u00e8 vivere, e cos\u00ec ci allontana dalla morte, ricacciandola nel nulla.<\/p>\n
Gli esseri umani imparano a vivere e ad amare perch\u00e9 vengono amati. A un certo punto, riempiti d\u2019amore e resi sicuri dall\u2019amore ricevuto, cominciano ad amare a loro volta, e cos\u00ec scoprono di essere diventati adulti: quando il loro bisogno pi\u00f9 importante li spinge non a prendere, ma a dare. Cos\u00ec accade ai credenti, che innalzano lo sguardo sul Figlio che il Padre ha dato per la nostra salvezza: riempiti da un amore sconfinato \u2013 \u201cDio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio\u201d \u2013 possono donarsi liberamente a Dio e ai fratelli, rinascendo a vita nuova. Ora essi sono il tempio che non pu\u00f2 essere distrutto, perch\u00e9 sono uno con il Risorto, pieni del suo Spirito.<\/p>\n
Allora, ogni volta che siamo in affanno o minacciati, dobbiamo \u201calzare lo sguardo a colui che hanno trafitto\u201d e mormorare con il Salmista: \u201cMi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo, se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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