{"id":3075,"date":"2003-04-18T00:00:00","date_gmt":"2003-04-18T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=3075"},"modified":"2003-04-18T00:00:00","modified_gmt":"2003-04-18T00:00:00","slug":"nella-risurrezione-di-cristo-la-nostra-speranza-di-pace","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nella-risurrezione-di-cristo-la-nostra-speranza-di-pace\/","title":{"rendered":"“Nella risurrezione di Cristo la nostra speranza di pace”"},"content":{"rendered":"

La Pasqua \u00e8 il cuore della fede ed \u00e8 il pi\u00f9 sicuro fondamento della speranza. Quel Ges\u00f9 di Nazaret, vero uomo e vero Dio, che era passato per le vie della Palestina facendo il bene a tutti e annunciando la parola del Padre, ha accettato di morire, debole e onnipotente, sul patibolo infamante della croce, non solo per redimerci dal peccato – non c’\u00e8 colpa che non possa essere perdonata e che non possa dare origine a una vita nuova – ma anche perch\u00e9 su ogni dolore umano risplendesse Lui crocifisso e nessuna sofferenza restasse chiusa nella solitudine del suo silenzio. Da allora, cio\u00e8 da quel momento in cui si fece buio sulla terra e il velo del tempio si squarci\u00f2 in due parti, la violenza \u00e8 chiamata a trasformarsi in perdono e amore, la morte in resurrezione.Le croci conficcate per terra sono molte, troppe: innocenti che muoiono senza alcuna colpa; persone senza cibo, acqua, lavoro, casa, istruzione; ammalati ripiegati sul loro letto di dolore; anziani abbandonati o relegati nelle case di riposo; fratelli, anche giovani, perfino bambini, colpiti da mali incurabili; barboni che circolano per la strada alla ricerca di un umile riparo in cui passare la notte, ecc. Con la guerra si \u00e8 sempre perdenti, anche quando vengono travolti titani crudeli e spietati. E ci sono guerre, non meno crudeli di quella contro l’Iraq e con maggior numero di morti, di cui nessuno parla, poich\u00e9 i poveri purtroppo non fanno neppure notizia. La Palestina, la terra che vide Ges\u00f9 risorto, ogni giorno \u00e8 percorsa dalla violenza e dal sangue e la auspicata prospettiva di vedere i due popoli in pace, nella mutua sicurezza e dignit\u00e0, \u00e8 ancora assai lontana. Per altri aspetti, non meno gravi, preoccupa la superficialit\u00e0 con cui molti evadono dalla realt\u00e0 e dall’impegno. Danno perfino fastidio le disquisizioni teoriche e spettacolari con cui si specula sul dolore degli altri, nella prevalente ricerca di nuovi equilibri di potere politico. Anche i cosiddetti sazi e fortunati rivelano di essere poveri dentro, umanamente e spiritualmente. La pace, che tutti vogliamo e che ha visto la mobilitazione di folle immense, non pu\u00f2 essere solo annunciata: essa ha bisogno di operatori coraggiosi e forti. Infatti la giustizia impone rinunce, la libert\u00e0 non pu\u00f2 che essere orientata al bene, la verit\u00e0 esige ricerca faticosa e coerente, il perdono nasce e si completa nell’amore. La pace inizia dentro noi, si estende alle nostre famiglie, alle nostre citt\u00e0 e alle nostre istituzioni e si allarga poi al mondo intero. Dopo la croce di Cristo, ognuno di noi \u00e8 chiamato a farsi “cireneo”, pronto ad abbracciare il fardello che grava sulle spalle dell’altro. C’\u00e8 bisogno di speranza e di un nuovo umanesimo che guardi al mondo come a una grande famiglia di figli di Dio. Il cristiano trova questi valori nella risurrezione di Cristo. Viene spontanea la supplica: “Vieni, Ges\u00f9, e continua a mostrarci il tuo corpo piagato e vittorioso”. Guardando a Cristo, non c’\u00e8 prova che non abbia uno sbocco, non c’\u00e8 innocente o povero che possa essere abbandonato, non c’\u00e8 bene terreno che possa dare senso pieno alla vita. E’ l’augurio che formulo di cuore a tutti, anche a nome degli altri confratelli vescovi della regione, e in particolare ai lettori de La Voce, il settimanale che riporta puntualmente le preoccupazioni della Chiesa, che \u00e8 costantemente vicino alle necessit\u00e0 del popolo umbro, e che, proprio quest’anno celebrer\u00e0 il 50’anno di servizio e di benemerita attivit\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La Pasqua \u00e8 il cuore della fede ed \u00e8 il pi\u00f9 sicuro fondamento della speranza. Quel Ges\u00f9 di Nazaret, vero uomo e vero Dio, che era passato per le vie della Palestina facendo il bene a tutti e annunciando la parola del Padre, ha accettato di morire, debole e onnipotente, sul patibolo infamante della croce, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/3075"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=3075"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/3075\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=3075"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=3075"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=3075"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}