{"id":30522,"date":"2015-02-27T13:03:39","date_gmt":"2015-02-27T11:03:39","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=30522"},"modified":"2015-02-27T13:03:39","modified_gmt":"2015-02-27T11:03:39","slug":"per-cristiani-ben-presenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/per-cristiani-ben-presenti\/","title":{"rendered":"Per cristiani ben \u201cpresenti\u201d"},"content":{"rendered":"
\"Don<\/a>
Don Giussani nel 1983 (foto F. Brunetti)<\/figcaption><\/figure>\n

Moriva dieci anni fa, il 22 febbraio 2005, don Luigi Giussani<\/strong>, fondatore di Comunione e liberazione. In sua memoria, anche l\u2019incontro di Roma del 7 marzo che mette insieme, non casualmente, due ricorrenze significative: il decennale, appunto, della scomparsa di don Giussani e i 60 anni di vita del movimento nato da lui.<\/p>\n

Le due date a breve saranno celebrate con un\u2019udienza in piazza San Pietro che Papa Francesco ha concesso a tutto il movimento di Cl. Don Julian Carron<\/strong>, presidente della fraternit\u00e0 di Comunione e liberazione ha espresso la sua gratitudine in un\u2019apposita lettera: \u201cIl mio pensiero – scrive – va a don Giussani, che ci ha educato a guardare il Papa per questa sua rilevanza unica nella nostra vita. Con il trascorrere degli anni cresce la riconoscenza per il dono della sua persona, della sua testimonianza e della sua dedizione totale nell\u2019accompagnare ciascuno di noi affinch\u00e9 potesse diventare pi\u00f9 maturo nella fede\u201d.<\/p>\n

A distanza di dieci anni si continua a rendere presenza viva un uomo che ha fatto del criterio del coinvolgimento personale dell\u2019io con l\u2019avvenimento di Cristo lo scopo del proprio esistere e di tutta la sua opera. \u00c8 stato un grande educatore. In tempi in cui – all\u2019inizio, in maniera quasi impercettibile – alla fine degli anni \u201950 ancora il cattolicesimo italiano sembrava \u201ctrionfante\u201d, egli percep\u00ec che l\u2019io<\/em> era il grande assente della pedagogia cattolica, e che questo avrebbe condotto alla deriva.<\/p>\n

Non bastavano i numeri, non bastava la riproposizione, anche efficace, di iniziative, non bastavano i mega-assembramenti. Bisognava che l\u2019io<\/em> si giocasse. Bisognava che la libert\u00e0 prendesse il suo peso. Bisognava insomma che la libert\u00e0 vincesse la battaglia sulla \u201cconvenzione\u201d, perch\u00e9 fiorisse nel cuore di ogni cristiano la convinzione che conduce alla comunicazione necessaria della conoscenza.<\/p>\n

Una cosa non \u00e8 conosciuta – diceva il grande Tommaso d\u2019Aquino, cui spesso Giussani si rifaceva – finch\u00e9 non \u00e8 comunicata. Sommo pedagogo, ebbe a cuore questo elemento distintivo assolutamente indispensabile: \u201ctu gi\u00f2cati\u201d.<\/p>\n

Ma questo coinvolgimento, questo cambiamento non lo si pu\u00f2 realizzare da soli n\u00e9 applicando un automatismo. Don Giussani ci ricorda che il suo amato poeta Leopardi ha avuto un\u2019approssimazione, una vicinanza alla soluzione, ma ha ceduto perch\u00e9 non ha avuto compagni. Ci vuole tempo e occorre seguire qualcuno.<\/p>\n

Con tale certezza ha speso il proprio vivere con passione, nella consapevolezza che tutto, proprio tutto, \u00e8 per una realt\u00e0 positiva. Non \u00e8 un caso che Cl nasca di fatto nell\u2019istante in cui don Giussani, osservando un gruppetto di studenti comunisti, ne coglie l\u2019aspetto positivo, cio\u00e8 la loro amicizia, il loro saper essere visibili. In quell\u2019attimo don Giussani si accorge che i cristiani non erano cos\u00ec, non erano visibili, non erano una \u201cpresenza\u201d.<\/p>\n

Per lui tutta la realt\u00e0 \u00e8 segno. Non si esaurisce in quello che si vede e si tocca, ma rimanda oltre. \u00c8 il famoso \u201ctutte le cose portano scritto: pi\u00f9 in l\u00e0\u201d di Montale. Tutto era l\u2019emergere ai suoi occhi di una profondit\u00e0 che andava oltre il dato effimero. E che lo portava a dire: \u201cIo non voglio vivere inutilmente\u201d.<\/p>\n

Frase chiave, non a effetto, non uno slogan, ma il riverbero di una storia, l\u2019espressione di una presenza che genera un popolo e che lo rende presente pi\u00f9 che mai. Ora quel popolo \u00e8 in cammino verso Roma, guidato dal suo carisma, ma guardando il Papa, la continuazione della Chiesa, la sua Chiesa.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Moriva dieci anni fa, il 22 febbraio 2005, don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione. In sua memoria, anche l\u2019incontro di Roma del 7 marzo che mette insieme, non casualmente, due ricorrenze significative: il decennale, appunto, della scomparsa di don Giussani e i 60 anni di vita del movimento nato da lui. Le due […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9],"tags":[2310,2311],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/30522"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=30522"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/30522\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":30528,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/30522\/revisions\/30528"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=30522"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=30522"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=30522"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}