{"id":30148,"date":"2015-02-04T13:29:40","date_gmt":"2015-02-04T11:29:40","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=30148"},"modified":"2015-05-22T10:33:14","modified_gmt":"2015-05-22T08:33:14","slug":"un-po-medico-un-po-eremita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-po-medico-un-po-eremita\/","title":{"rendered":"Un po\u2019 medico un po\u2019 eremita"},"content":{"rendered":"

Il Vangelo di questa domenica segue a ruota quello di domenica scorsa, che riportava gli insegnamenti di Ges\u00f9 nella sinagoga e la liberazione di un indemoniato. Ges\u00f9 \u00e8 ancora a Cafarnao e continua a compiere prodigi: ora \u00e8 a casa di Simone con Andrea, Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone \u00e8 malata, Ges\u00f9 la guarisce: si tratta di una guarigione che avviene in una famiglia ed \u00e8 rivolta a una donna che si mette a servire Ges\u00f9. Famiglia, donna, servizio: tre parole chiave che offrono una prospettiva interessante.<\/p>\n

Prima parola chiave, famiglia<\/em>. Ges\u00f9, uscito dal tempio, visita una famiglia: non sappiamo se Simone abbia chiesto espressamente a Ges\u00f9 di incontrare sua suocera n\u00e9 di quale malattia si trattasse, ma di certo il discepolo era affezionato a quella donna. L\u2019esperienza della malattia di una persona in famiglia coinvolge e affatica tutti: Ges\u00f9 guarisce la suocera, ma ovviamente quel gesto deve aver portato sollievo all\u2019intera famiglia. \u00c8 prezioso, dentro una famiglia, il momento in cui passa Ges\u00f9 e porta questo sollievo; un\u2019esperienza che \u00e8 difficile comprendere se non la si \u00e8 vissuta almeno una volta.<\/p>\n

Seconda parola chiave, donna<\/em>. La suocera di Simone si alza; Ges\u00f9 accoglie questa donna anziana, simbolo della parte marginale della societ\u00e0. Deve esserci stato un attimo in cui Ges\u00f9 le ha fatto capire che avrebbe potuto servirlo, che il suo servizio gli sarebbe stato gradito. Possiamo intuire la gioia di questa donna guarita che pu\u00f2 in qualche modo contraccambiare: quale dispiacere avrebbe avuto se, desiderosa di dire il suo grazie e offrire un po\u2019 della sua vita al suo medico, non fosse stata accolta! Forse, per le circostanze in cui erano spesso costrette a vivere le donne, avrebbe addirittura accettato un silenzio; perci\u00f2 dev\u2019essere stata davvero grande la gioia di essere ammessa a servirlo, una immensa grazia che prefigura quella delle donne che seguiranno Ges\u00f9 fino alla croce. L\u2019Uomo di Nazareth \u00e8 un grande innovatore, contrastando nettamente l\u2019uso di escludere il genere femminile dalla vita pubblica e ammettendo le donne accanto a lui.<\/p>\n

Cos\u00ec la terza parola chiave, servizio<\/em>, si riempie di un significato inaspettato: servire \u00e8 gioire e partecipare, \u00e8 essere salvati ed essere coinvolti, \u00e8 essere accuditi e seguire. Il permesso concesso da Ges\u00f9 \u00e8 vincolo di libert\u00e0, la libert\u00e0 di esprimere la gratitudine per quanto si \u00e8 ricevuto.<\/p>\n

Nel frattempo \u00e8 terminata la giornata di sabato, e dunque anche il divieto di portare i malati con le barelle. Cos\u00ec \u201ctutti\u201d i sofferenti e gli indemoniati giungono da Ges\u00f9. \u201cTutti\u201d, a indicare una totalit\u00e0, una citt\u00e0 intera che attende di ricevere miracoli. Le aspettative su Ges\u00f9 sono immense, si vuole guarigione e liberazione. Che vengono concesse, e in abbondanza. Soltanto con i demoni Ges\u00f9 \u00e8 molto severo: come gi\u00e0 avvenuto nel Tempio, impedisce loro di parlare perch\u00e9 non svelino la verit\u00e0 su di lui. Non \u00e8 il momento giusto, la gente non \u00e8 ancora preparata e si spaventerebbe, non comprendendo.<\/p>\n

Passata la notte, al mattino presto Ges\u00f9 si alza e si ritira in preghiera. L\u2019entusiasmo delle folle per i miracoli non era garanzia di conversione, come infatti spesso accadr\u00e0 con i malati da lui guariti. Gli \u00e8 necessario stare da solo, comunicare con il Padre, comprendere pian piano la realt\u00e0 della sua missione, esserne confortato e ricevere la forza necessaria. L\u2019origine di ogni gesto di Ges\u00f9 \u00e8 in questo stretto rapporto con il Padre. Lento sar\u00e0 il disvelarsi della natura di Ges\u00f9 a quanti lo conoscevano, lenta la conversione di quanti lo incontrano. \u00c8 il cammino di conversione, che talvolta procede pi\u00f9 facilmente, e talvolta inciampando. Ges\u00f9 non ha fretta, attende fiducioso di comprendere il Padre pregando: con questo atteggiamento indica a noi una modalit\u00e0 per vivere la fede, tra fiducia e perseveranza.<\/p>\n

Lo vengono a chiamare i discepoli, probabilmente un po\u2019 trafelati perch\u00e9 non lo trovavano; ancora non comprendono bene il loro posto accanto a quest\u2019uomo. Probabilmente sono felici della confusione creatasi attorno a lui, loro stessi stanno diventando i pi\u00f9 famosi del paese. Cos\u00ec gli riferiscono che tutti in citt\u00e0 lo cercano: rendendosi mediatori tra il popolo e Ges\u00f9, probabilmente ne erano fieri e si sentivano importanti. Tuttavia Ges\u00f9 non indugia: occorre andare, la buona novella \u00e8 per tutti e non \u00e8 esclusiva, tutti devono conoscere questa novit\u00e0, tanti devono poterne fare esperienza diretta. Ges\u00f9 ordina di proseguire nei villaggi vicini, e se ne vanno. Lui non cerca la fama ma i cuori, e le folle con cui entra in contatto sono soltanto occasioni per incontrare singole persone.<\/p>\n

Quante volte invece noi preferiamo il consenso, i grandi numeri! E non pensiamo a portare la \u201cmedicina di Ges\u00f9\u201d – che \u00e8 misericordia e tenerezza – alle singole situazioni faticose delle persone, soprattutto quelle che non hanno mai assaporato il buon gusto di questa medicina. Miracoli pubblici e preghiera personale caratterizzano i primi atti del ministero di Ges\u00f9, medico ed eremita. Guarire e pregare, perch\u00e9 le nostre ferite vangano guarite, e possiamo conoscere il Padre nella preghiera.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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