{"id":29938,"date":"2015-01-23T15:44:31","date_gmt":"2015-01-23T13:44:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29938"},"modified":"2015-07-07T15:02:58","modified_gmt":"2015-07-07T13:02:58","slug":"disinformati-e-distratti-si-ma-non-idifferenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/disinformati-e-distratti-si-ma-non-idifferenti\/","title":{"rendered":"Disinformati e distratti s\u00ec, ma non idifferenti"},"content":{"rendered":"
I fatti avvenuti nel periodo delle festivit\u00e0 natalizie<\/strong><\/p>\n Le festivit\u00e0 natalizie hanno visto succedersi atti di vandalismo ai danni di oggetti sacri. Un esempio su tutti, il furto del Bambinello, a santo Setfano, dal grande presepe allestito dalla Caritas diocesana in piazza IV Novembre a Perugia; i responsabili sono stati riconosciuti in due studenti universitari fuori sede.<\/p>\n Invece in via Tilli, zona Cortonese, \u00e8 stata colpita da atti vandalici la statua della Madonna a cui \u00e8 stata dedicata da anni una piccola edicola nei giardini condominiali. I vandali hanno buttato in terra e spaccato la rappresentazione della Vergine, e ci hanno orinato sopra.<\/p>\n La notte fra il 3 e 4 gennaio \u00e8 stato imbrattato a pennarello e trafugato, di nuovo, il Bambinello di piazza IV Novembre. I responsabili, due studenti di 23 e 24 anni, si giustificano definendo l\u2019atto \u201cuna goliardata\u201d.<\/p>\n <\/p>\n I recenti atti di vandalismo contro statue e immagini sacre ci offrono lo spunto per porre alcune domande pi\u00f9 ampie sul rapporto dei giovani con il Sacro. Le abbiamo fatte alla dott.ssa Laura Dalla Ragione<\/strong>, psicoterapeuta.<\/p>\n Cosa pu\u00f2 spingere un giovane a compiere atti di vandalismo come questi?<\/strong><\/p>\n \u201cIl vandalismo \u00e8 indicatore di una disaffezione verso le persone e le cose, che perdono la loro dimensione sacra. Cos\u00ec come scompaiono gli ideali, anche gli oggetti, nel consumismo, perdono la loro dimensione simbolica. Ecco allora il desiderio di distruggere oggetti che appartengono al Sacro: atti che esprimono la fine del Simbolico, dimensione senza la quale per\u00f2 l\u2019essere umano non pu\u00f2 vivere. Oggi la dimensione del Sacro non \u00e8 completamente persa nei giovani, ma si \u00e8 sicuramente allontanata dal loro orizzonte\u201d.<\/p>\n Ma se si perde la dimensione del Sacro, quali altri valori restano ai giovani?<\/strong><\/p>\n \u201cSicuramente questa \u00e8 un\u2019\u2018epoca delle passioni tristi\u2019, come dice il titolo di un bellissimo libro. L\u2019essere umano pu\u00f2 sopravvivere al dolore, alla sofferenza pi\u00f9 inaudita, ma non pu\u00f2 vivere nell\u2019insignificanza, che diventa per lui intollerabile, dis<\/em>-umana. E la dimensione simbolica fa parte della costruzione di questa rete di significati che appartengono a ognuno di noi, ma anche a tutti. Il valore del Simbolico \u00e8 indispensabile per costruire la rete della comunit\u00e0, il senso dell\u2019appartenenza. E oggi sicuramente c\u2019\u00e8 una enorme difficolt\u00e0 nei ragazzi – per fortuna, non in tutti – a costruire un sistema valoriale, ideale, che si differenzi da quello dell\u2019adulto\u201d.<\/p>\n Per questo \u00e8 necessario organizzare corsi per diventare genitori, come \u201cL\u2019importanza di chiamarsi genitori\u201d a cui sta prendendo parte?<\/strong><\/p>\n \u201cS\u00ec, credo che oggi pi\u00f9 di ieri sia necessario aiutare la genitorialit\u00e0, sopratutto nelle domande che questo compito ci pone. Ad esempio, quanti genitori, nel passato, si ponevano la domanda di felicit\u00e0 rispetto alla vita dei propri figli? Su altre dimensioni si giocava la partita delle attese e delle disillusioni genitoriali: gli studi, il lavoro, il matrimonio… Oggi, l\u2019impalcatura \u00e8 cambiata. La felicit\u00e0 sembra essere diventata condizione sufficiente a garantire il senso della propria vita. Quindi, oggi la prima delusione vera per un ragazzo diventa una catastrofe intollerabile. Allora, come genitori, come educatori, dovremmo insegnare ai ragazzi che ogni felicit\u00e0 conosce la sua ombra, il segreto sta nell\u2019accettarla. Perch\u00e9, in fondo, il buio della notte \u00e8 solo uno dei colori del cielo\u201d.<\/p>\n <\/p>\n\u201cIl buio della notte \u00e8 solo un colore del cielo\u201d<\/h3>\n