{"id":29926,"date":"2015-01-23T15:03:40","date_gmt":"2015-01-23T13:03:40","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29926"},"modified":"2015-01-23T15:03:40","modified_gmt":"2015-01-23T13:03:40","slug":"dopo-mani-pulite-la-corruzione-dilaga-ancora-peggio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/dopo-mani-pulite-la-corruzione-dilaga-ancora-peggio\/","title":{"rendered":"Dopo \u201cMani pulite\u201d la corruzione dilaga ancora peggio"},"content":{"rendered":"
\"Un<\/a>
Un momento del convegno, da sinistra i magistrati Sfrecola, Davigo e Cardella<\/figcaption><\/figure>\n

“Dopo tutto quello che abbiamo sentito, quasi mi vergogno a fare questa domanda: quale \u00e8 la strada per uscire da questa situazione?\u201d. A fare la domanda, venerd\u00ec scorso in un\u2019affollata sala di palazzo Cesaroni, \u00e8 stato Raniero<\/strong>, studente del liceo scientifico \u201cAlessi\u201d di Perugia. Uno dei circa 130 allievi di sei tra licei e istituti tecnici che hanno partecipato all\u2019incontro \u201cL\u2019evoluzione della corruzione, da Mani pulite a oggi: che cosa \u00e8 cambiato\u201d, promosso dal Consiglio regionale nell\u2019ambito del progetto \u201cEducazione alla legalit\u00e0\u201d. Domanda rivolta a tre importanti relatori: Piercamillo Davigo, consigliere della corte di Cassazione che, con Antonio Di Pietro e Gherardo Colombo, era stato uno dei protagonisti di quelle indagini che hanno segnato la fine della Prima Repubblica; Fausto Cardella, con una lunga carriera in Umbria e ora procuratore della Repubblica all\u2019Aquila; Salvatore Sfrecola, presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei conti. I tre magistrati, nei loro interventi coordinati dal giornalista Tiziano Bertini<\/strong>, sono stati concordi ed espliciti: da \u201cMani pulite\u201d a oggi la situazione \u00e8 cambiata in peggio e la corruzione \u00e8 aumentata. Non \u00e8 stato fatto niente per combatterla, anzi il contrario. \u00c8 stato creato un sistema giuridico e processuale per garantire l\u2019impunit\u00e0 a politici e \u2018colletti bianchi\u2019 che si fanno corrompere. Il 98% delle condanne – ha detto Davigo<\/strong> – riguardano pene inferiori ai due anni, che non comportano il carcere. Per quelle fino ai tre anni si \u00e8 provveduto allo stesso risultato con l\u2019indulto. In Italia ci sono meno condannati per corruzione che in Finlandia; e in provincia di Reggio Calabria, che \u201cnon \u00e8 certo una isola felice\u201d, in 20 anni si hanno avute solo due condanne per corruzione. \u00c8 bene sottolineare che queste affermazioni sono state fatte da magistrati. Come quella che i lavori pubblici non vengono programmati in base alla loro utilit\u00e0 ma solo in base alla possibilit\u00e0 di incassare tangenti e mazzette. \u201cOpere pubbliche – ha detto ad esempio Sfrecola<\/strong> – che alla fine vengono a costare dieci volte in pi\u00f9 di quanto programmato, con ritardi, revisioni di prezzi e varianti finalizzate ad aumentare con procedure formalmente lecite la possibilit\u00e0 di distribuire soldi pubblici ad amici, clienti e complici\u201d. Per un tratto della metropolitana di Roma ci sono state 47 perizie di variante; in Italia un chilometro di ferrovia per l\u2019alta velocit\u00e0 costa 78 milioni di euro, dieci volte il costo della stessa opera in Francia e Spagna.<\/p>\n

\u201cIn qualunque Paese del mondo – ha detto Cardella<\/strong> – pu\u00f2 accadere di pagare tangenti nei lavori pubblici, ma solo in Italia si fanno opere per produrre tangenti\u201d. Nell\u2019indifferenza e rassegnazione della gente. \u201cNoi cittadini – ha detto ancora Cardella – non percepiamo pi\u00f9 il disvalore del funzionario che prende mazzette\u201d. Davigo ha ricordato una sua indagine che aveva portato all\u2019arresto di tutti i 30 impiegati e funzionari di un ufficio Iva. \u201cMa qui rubavano tutti! – si era difeso un giovane impiegato – Io ero in prova, e se non avessi accettato mazzette, sarei stato licenziato\u201d. Le cose – ha spiegato Davigo – dopo la Tangentopoli degli anni \u201990 sono peggiorate perch\u00e9 anche i politici onesti hanno accettato di sedere vicino a quelli ladri, anzi li hanno difesi e applauditi. \u201cIn Italia – ha aggiunto – non accade che i mascalzoni vengano allontanati da incarichi pubblici prima che arrivino i carabinieri ad arrestarli, e la politica scarica su noi magistrati la sua incapacit\u00e0 di autoregolamentarsi. Un politico onesto dovrebbe rinunciare a utilizzare la prescrizione, che non significa essere innocente… Oggi – ha continuato – la politica si fa in franchising<\/em>. Alcuni politici cambiano continuamente schieramento, il nome \u00e8 diverso ma la ditta \u00e8 la stessa. Nei 20 anni dopo Mani pulite si sono fatte leggi non per contrastare la corruzione ma per contrastare chi vuole contrastarla\u201d. Ha quindi fatto alcune proposte per combatterla, ad esempio, norme per premiare chi denuncia e collabora con gli inquirenti. Ma, soprattutto – ha detto – occorre una scelta etica da parte dei cittadini \u201cper non affondare tutti insieme all\u2019Italia\u201d. Dopo avere disegnato uno scenario cos\u00ec nero, quali sono state le risposta dei tre magistrati alla domanda di Raniero? La speranza – hanno detto in sintesi – \u00e8 nelle nuove generazioni, ma tutti si devono ricordare di essere cittadini rispettando le regole e pretendendo che gli altri facciano la stessa cosa. Il commento di Raniero, parlando con i giornalisti: \u201cAbbiamo capito che adesso siamo noi a doverci impegnare per cambiare le cose\u201d. Fausto Cardella e Salvatore Sfrecola sono due magistrati che conoscono bene la realt\u00e0 umbra. \u201cLa corruzione – secondo Cardella – \u00e8 un problema di tutto il Paese, ma in Umbria, a differenza di zone meno fortunate, resta un fatto episodico, grazie all\u2019attenta vigilanza delle forze di polizia e a quel valore aggiunto che \u00e8 la collaborazione dei cittadini\u201d. Giudizio condiviso da Sfrecola: \u201cCi sono disfunzioni inferiori ad altre situazioni, anche se tanti soldi pubblici potrebbero essere spesi meglio, soprattutto dalle societ\u00e0 partecipate troppo contigue alla politica\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Dopo tutto quello che abbiamo sentito, quasi mi vergogno a fare questa domanda: quale \u00e8 la strada per uscire da questa situazione?\u201d. A fare la domanda, venerd\u00ec scorso in un\u2019affollata sala di palazzo Cesaroni, \u00e8 stato Raniero, studente del liceo scientifico \u201cAlessi\u201d di Perugia. Uno dei circa 130 allievi di sei tra licei e istituti […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[6],"tags":[1736,2125,1253,1109],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/29926"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=29926"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/29926\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":29930,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/29926\/revisions\/29930"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=29926"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=29926"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=29926"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}