{"id":29924,"date":"2015-01-23T14:59:23","date_gmt":"2015-01-23T12:59:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29924"},"modified":"2015-05-04T13:22:57","modified_gmt":"2015-05-04T11:22:57","slug":"insieme-per-eliminare-lo-spreco-di-alimenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/insieme-per-eliminare-lo-spreco-di-alimenti\/","title":{"rendered":"Insieme per eliminare lo spreco di alimenti"},"content":{"rendered":"
<\/a>Ogni anno in Italia finiscono in discarica 10 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 37 miliardi di euro, mentre ci sarebbero circa 6 milioni di italiani in stato di \u2018povert\u00e0 alimentare\u2019 che non sempre hanno soldi sufficienti per acquistare il latte, il pane, la carne e altri generi di prima necessit\u00e0. Il cibo sprecato non \u00e8 soltanto quello dei ristoranti o dei supermercati, ma anche quello della cucina e del frigorifero delle famiglie.<\/p>\n Anche in Umbria, il problema dello spreco mal si concilia con il fenomeno della povert\u00e0 crescente. Per questo Regione e Cesvol di Perugia hanno promosso nelle scuole il concorso \u201cUmbria che s\u00ec, Umbria che no – Rispettiamo il cibo, combattiamo lo spreco\u201d.<\/p>\n L\u2019iniziativa \u00e8 parte di \u201cun progetto ambizioso – ha detto la vice presidente della Regione con delega al welfare, Carla Casciari<\/strong> – per riflettere sullo spreco alimentare. Attraverso i giovani vogliamo coinvolgere le famiglie e gli adulti, per sviluppare la consapevolezza che, adottando corretti stili di vita e di consumo, si possono ridurre questi assurdi sprechi contribuendo cos\u00ec anche alla tutela dell\u2019ambiente. Perch\u00e9 l\u2019educazione al consumo consapevole comincia proporio in casa e in famiglia con la lista della spesa e la gestione del frigorifero\u201d.<\/p>\n Alla presentazione del concorso a palazzo Donini sono intervenuti anche rappresentanti del Tavolo idee realizzabili, dell\u2019associazione Amica Sofia e di Actionaid Umbria, che hanno collaborato alla sua realizzazione, e delle aziende private sponsor della iniziativa. Il premio – ha spiegato Casciari – fa parte del progetto Zero Waste<\/em> per diffondere in Umbria la cultura del consumo consapevole e per la promozione e la valorizzazione di una rete di solidariet\u00e0 sociale per il recupero di beni invenduti e la distribuzione a persone e famiglie bisognose.<\/p>\n Alessandra Stocchi<\/strong>, referente del Cesvol per questo progetto, ha detto che da ormai tre anni si sta operando su due fronti paralleli: la promozione di una cultura del consumo consapevole e l\u2019attivit\u00e0 operativa per il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione di alimenti che andrebbero sprecati. Con la collaborazione e il supporto di aziende private, supermercati e di una rete di associazioni di varia estrazione.<\/p>\n \u201cIn questa societ\u00e0 degli sprechi – ha detto il presidente del Cesvol, Giancarlo Billi<\/strong> – operiamo per un\u2019economia che tenda al recupero, ma dobbiamo fare rete, dato che soltanto in provincia di Perugia ci sono circa 1.800 associazioni di volontariato. Un fatto positivo, ma per interventi pi\u00f9 efficaci si deve passare dall\u2019io<\/em> al noi<\/em>\u201d.<\/p>\n Nel caso del progetto Zero Waste<\/em> non c\u2019\u00e8 infatti solo il problema della raccolta di generi alimentari in scadenza, ma bisogna anche organizzarne il controllo, lo stoccaggio e la distribuzione sul territorio. Serve insomma un\u2019organizzazione complessa che pu\u00f2 funzionare soltanto se le associazioni lavorano insieme.<\/p>\n Il concorso per le scuole<\/strong> Enzo Ferrini<\/strong><\/p>\n <\/p>\n A Perugia<\/strong> la Croce rossa ha attivato un servizio per persone in stato di povert\u00e0 estrema con un numero telefonico, uno sportello di ascolto e un servizio di raccolta e distribuzione di viveri. La Caritas di Ponte San Giovanni e l\u2019associazione Assolint forniscono servizi di sostegno, beni alimentari e abbigliamento a persone e famiglie bisognose, mentre il Banco alimentare e l\u2019associazione Ipo con il progetto \u201cSano e solidale\u201d svolgono anche una campagna di educazione alimentare. Sempre a Perugia sono in fase di partenza il progetto \u201cRecupero solidale\u201d, con capofila la cooperativa Babele, per il recupero di cibi cotti in mense scolastiche e aziendali e in ristoranti, e quello di Confcommercio e Comune per recuperare pane e prodotti da forno in panifici e supermercati.<\/p>\n A Citt\u00e0 di Castello<\/strong> per rifornire di ortaggi e frutta l\u2019Emporio della solidariet\u00e0 San Giorgio, aperto dalla Caritas e che assiste 500 famiglie, volontari di varie associazioni coltivano un \u2018orto sociale\u2019 su un terreno concesso gratuitamente dal Comune. A Spoleto<\/strong> opera un Banco del recupero delle eccedenze alimentari per iniziativa del Comune e del consorzio Abn, mentre a Trevi<\/strong> sta per essere aperto un Emporio sociale promosso da Comune, Caritas e una rete di associazioni. Anche a Marsciano<\/strong> sta diventando operativo un Emporio solidale per iniziativa delle associazioni Laboratoriamo e Makeba, Banca del tempo, Caritas e Comune.<\/p>\n A Narni<\/strong> e Corciano<\/strong>, con il progetto \u201cSolidariet\u00e0 a domicilio\u201d, la coop. Babele, in collaborazione con i due Comuni e varie associazioni, intende rifornire famiglie e persone bisognose di prodotti alimentari (anche cucinati) donati da aziende locali. Il progetto Zero Waste (\u201cZero rifiuti<\/em>\u201d) \u00e8 promosso dalla Regione in collaborazione con i Comuni di Perugia e Citt\u00e0 di Castello e il Cesvol Perugia. Tra i partner operativi ci sono il Banco alimentare, la Caritas diocesana di Citt\u00e0 di Castello e l\u2019associazione \u201cIl Samaritano\u201d. Il progetto fa parte di un protocollo di intesa con la Regione per \u201cil sostegno, promozione e valorizzazione della rete di solidariet\u00e0 sociale a supporto delle situazioni di disagio sociale\u201d. Tante le iniziative gi\u00e0 avviate (o che stanno per esserlo) elencate in un opuscolo di Regione e Cesvol. \u201cLe nuove povert\u00e0 – ha detto la vice presidente della Regione Carla Casciari<\/strong> – coinvolgono sempre di pi\u00f9 persone. In Umbria sarebbero dalle 30 alle 40 mila\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ogni anno in Italia finiscono in discarica 10 milioni di tonnellate di cibo, per un valore di 37 miliardi di euro, mentre ci sarebbero circa 6 milioni di italiani in stato di \u2018povert\u00e0 alimentare\u2019 che non sempre hanno soldi sufficienti per acquistare il latte, il pane, la carne e altri generi di prima necessit\u00e0. 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\nNegli ultimi anni lo spreco alimentare \u00e8 andato crescendo, in un mondo in cui un miliardo di persone soffre la fame e dove si sprecano ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, pari a un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo umano. Il concorso, riservato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado dell\u2019Umbria, vuole rappresentare una occasione di riflessione su questi temi. Si potr\u00e0 partecipare con 3 tipi di elaborati: manifesti; pieghevoli con disegni, foto e testi; spot o brevi filmati. Dovranno essere inviati entro il 20 aprile<\/strong> in formato multimediale all\u2019indirizzo info@zerosprechi.net. Previsti premi per 4.500 euro. Gli elaborati verranno quindi pubblicati sul sito www.zerosprechi.net<\/em><\/a> e in un dvd.<\/p>\nIniziative in tutta Umbria<\/h3>\n