{"id":29709,"date":"2015-01-09T19:53:00","date_gmt":"2015-01-09T17:53:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29709"},"modified":"2021-12-02T18:41:39","modified_gmt":"2021-12-02T16:41:39","slug":"la-pace-artigianale-e-le-tante-vie-del-dialogo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-pace-artigianale-e-le-tante-vie-del-dialogo\/","title":{"rendered":"La pace \u201cartigianale\u201d e le tante vie del dialogo"},"content":{"rendered":"

La pace \u00e8 un\u2019operazione artigianale\u201d. \u00c8 una singolare definizione di Papa Francesco nella Evangelii gaudium<\/em> (n. 244). E la spiega dicendo che \u201caffidarsi all\u2019altro \u00e8 qualcosa di artigianale\u201d, come fa l\u2019artigiano che prova e riprova prima di conseguire il risultato giusto e di consegnare il suo manufatto.<\/p>\n

\u201cDobbiamo sempre ricordare – dice Papa Francesco – che siamo pellegrini e che pellegriniamo insieme. Per questa ragione bisogna affidare il cuore al compagno di strada senza sospetto e senza diffidenza\u201d. Di pace abbiamo bisogno come dell\u2019aria per respirare, perch\u00e9 ci rendiamo conto che non pu\u00f2 esserci sviluppo sociale senza dialogo sociale, e quindi senza la pace. Quando siamo tormentati dai conflitti sociali, e non solo dai conflitti espressamente bellici, non c\u2019\u00e8 sicurezza e tranquillit\u00e0 per nessuno, e non pu\u00f2 esserci n\u00e9 convivenza serena e produttiva n\u00e9 sviluppo.<\/p>\n

\u201cNel dialogo con lo Stato e con la societ\u00e0, la Chiesa non dispone di soluzioni per tutte le questioni particolari. Tuttavia, insieme con le diverse forze sociali, accompagna le proposte che meglio possono rispondere alla dignit\u00e0 della persona umana e al bene comune. Nel farlo, propone sempre con chiarezza i valori fondamentali dell\u2019esistenza umana, per trasmettere convinzioni che poi possono tradursi in azioni politiche\u201d (n. 241). Per questo, Bergoglio parla con passione del dialogo sociale nei suoi ambiti: dal dialogo con e tra gli altri al dialogo con e nella societ\u00e0, al dialogo con credenti e non credenti, o variamente credenti. Certamente non \u00e8 facile dialogare con chi non vuole dialogo e si avvale solo del terrorismo per imporre la sua legge.<\/p>\n

\u201c\u00c8 pi\u00f9 che evidente in questo particolare momento il ricordo dei massacri orrendi di cristiani, perpetrati nella sostanziale indifferenza dell\u2019opinione pubblica e della politica, mentre, violandosi diritti inalienabili di ogni uomo e di ogni donna, occorre una condanna unanime e senza ambiguit\u00e0 di tali crimini, e la denuncia del coinvolgimento della religione per giustificarli\u201d. Altrimenti – possiamo ben dirlo noi spettatori – si stanno continuando, senza rendersene conto, i campi di sterminio hitleriani e i gulag staliniani.<\/p>\n

Anche in questo contesto di violenza, la Chiesa deve \u201cproclamare il Vangelo della pace e farsi aperta alla collaborazione con tutte le autorit\u00e0 nazionali e internazionali per prendersi cura di questo bene universale tanto grande\u201d (n. 239). \u201c\u00c8 necessario perci\u00f2 lavorare per un nuovo patto sociale e culturale, proponendo con chiarezza i valori fondamentali dell\u2019esistenza umana, trasmettendo convinzioni che poi possono tradursi in azioni politiche\u201d (n. 241).<\/p>\n

In quest\u2019ottica educativa e promozionale acquistano particolare rilievo sia il dialogo tra la fede, la ragione, le scienze (n. 242) – e anzi, \u201cla Chiesa si rallegra e persino gode riconoscendo l\u2019enorme potenziale che Dio ha dato alla mente umana\u201d (n. 243) -; sia il dialogo ecumenico, che \u00e8 di per s\u00e9 \u201cun apporto all\u2019unit\u00e0 della famiglia umana\u201d, fidandoci dei compagni di strada \u201csenza sospetti, senza diffidenze\u201d (n. 244); sia il dialogo interreligioso, cercando di superare i vari fondamentalismi con una molteplicit\u00e0 di interventi a vasto raggio (n. 250).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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