{"id":29549,"date":"2014-12-19T17:02:28","date_gmt":"2014-12-19T15:02:28","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29549"},"modified":"2015-07-30T16:09:36","modified_gmt":"2015-07-30T14:09:36","slug":"festa-della-famiglia-scuola-di-umanita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/festa-della-famiglia-scuola-di-umanita\/","title":{"rendered":"Festa della famiglia, scuola di umanit\u00e0"},"content":{"rendered":"
\"Edizione<\/a>
Edizione 2008 di \u201cFamiglia in Festa\u201d a Perugia<\/figcaption><\/figure>\n

In questi mesi, la famiglia \u00e8 \u2018prepotentemente\u2019 protagonista del dibattito interno ed esterno alla Chiesa. Non \u00e8 passato molto tempo, infatti, dalla conclusione del Sinodo dei vescovi, i cui lavori riprenderanno nel 2015. Intanto Papa Francesco non perde occasione per parlare di famiglia e sottolinearne la centralit\u00e0 e l\u2019importanza. Domenica 28 dicembre, solennit\u00e0 della Sacra Famiglia di Nazareth, inoltre, l\u2019Umbria si ritrover\u00e0 a Santa Maria degli Angeli per la prima festa regionale sul tema \u201cFamiglia, scuola di umanit\u00e0\u201d, promossa dalla Commissione per la famiglia e la vita della Ceu. Ma anche la societ\u00e0 civile ha \u201csete\u201d di famiglia: da un recente rapporto dell\u2019Aur sui giovani umbri (vedi numero scorso de La Voce<\/em>) si delinea chiaramente come la famiglia resti il punto di riferimento fondamentale delle nuove generazioni, roccia e cardine di tutti i loro valori, vero momento di svolta nel passaggio all\u2019adultit\u00e0. Ne riflettiamo in maniera pi\u00f9 approfondita insieme ai coniugi Stefano e Barbara Rossi, coordinatori regionali per la Pastorale della famiglia e vita, gi\u00e0 noti ai nostri lettori per il commento alla Parola domenicale nel tempo di Pasqua.<\/p>\n

La ricerca Aur sottolinea la centralit\u00e0 della famiglia per i giovani: \u00e8 veramente cos\u00ec? Le nuove generazioni sono consapevoli di cosa significhi crearsi una famiglia, o lo fanno semplicemente \u201cper tradizione\u201d?<\/strong><\/p>\n

\u201cChe i giovani abbiano una grande voglia di famiglia, nonostante gli attacchi che le vengono mossi, \u00e8 un fatto emerso anche a livello nazionale in altre indagini condotte durante il Sinodo straordinario. Ricordiamo, in tal senso, i risultati presentati dall\u2019Istituto Giuseppe Toniolo, che affermano come per il 70% dei giovani italiani la famiglia sia un pilastro essenziale della vita; in particolare il 67% la ritiene fondata sul matrimonio. Pensiamo che laddove si arriva a scegliere il matrimonio come sacramento, tale scelta \u00e8 oggi pi\u00f9 consapevole che in passato. Il condizionamento della tradizione sembra essere venuto meno con l\u2019avvento di forme di convivenza verso le quali, sempre pi\u00f9 spesso, i giovani sembrano optare. Cos\u00ec, se \u00e8 vero che i numeri ci dicono che calano i matrimoni in chiesa, \u00e8 altrettanto vero che, per una percentuale maggiore di un tempo, chi vi arriva lo fa per una scelta pi\u00f9 profonda e consapevole. Pensiamo fortemente che queste giovani famiglie cristiane siano un dono prezioso per la Chiesa, in quanto portatori di linfa nuova nel testimoniare quanta gioia c\u2019\u00e8 nel costruire una famiglia nel e con il Signore\u201d.<\/p>\n

Alla luce di questo, quali sono le sfide che si trova davanti chi sceglie di formare una famiglia?<\/strong><\/p>\n

\u201cPer chi sceglie ancora la famiglia, oggi le sfide sono innegabilmente alte. Il tempo storico, sociale ed economico che stiamo attraversando non aiuta le giovani coppie a vivere serenamente la vocazione sponsale. C\u2019\u00e8 bisogno prima di tutto di lavoro e, dove c\u2019\u00e8, di un lavoro che non stritoli in ingranaggi sempre pi\u00f9 complessi la vita di una famiglia. C\u2019\u00e8 bisogno di servizi per l\u2019infanzia e per gli anziani, a sostegno di tutte le famiglie che con coraggio fanno in modo che le diverse generazioni e i legami familiari tra esse restino improntati alla cura e alla solidariet\u00e0. Pensiamo alla fatica che spesso fa chi si prende cura del genitore anziano, o alla solitudine in cui si imbatte chi affronta la malattia di un figlio o di un coniuge, cercando di mantenere il giusto equilibrio tra lavoro e famiglia. Ci vogliono politiche sociali a sostegno di tutte queste realt\u00e0, perch\u00e9 si possa realmente parlare di un\u2019attenzione costruttiva nei confronti della famiglia e del futuro stesso della societ\u00e0\u201d.<\/p>\n

Guardando alla societ\u00e0 in cui viviamo, ha ancora senso parlare di famiglia come di una realt\u00e0 omogenea, o oggi esistono tanti modi di essere famiglia?<\/strong><\/p>\n

\u201cLa famiglia fondata sul matrimonio sacramento \u00e8 una e, in tal senso, non si possono avere dubbi. D\u2019altra parte, non possiamo non considerare che altri nuclei familiari sono storia del nostro tempo. Pensiamo, ad esempio, alle tante famiglie costituitesi su matrimonio civile, di cui, con le dovute differenze rispetto all\u2019ideale, la bont\u00e0 \u00e8 stata comunque ribadita anche nel corso del Sinodo straordinario. Non possiamo poi nasconderci che, nonostante scelte anche fortemente motivate, anche la famiglia unita dal sacramento sponsale conosce una fragilit\u00e0 che \u00e8 sotto l\u2019occhio di tutti. L\u2019esperienza ci dice per\u00f2 che questa fragilit\u00e0 \u00e8 spesso la fragilit\u00e0 della coppia su cui si costruisce la famiglia: una fragilit\u00e0 tutta umana su cui si pu\u00f2 lavorare, crescere, e quindi superare. Siamo chiamati, come Chiesa, a non scandalizzarcene, ma piuttosto ad aiutare chi si trova a vivere la difficolt\u00e0, la crisi familiare, la lacerazione della separazione, perch\u00e9 il passo sia sempre quello dei deboli e perch\u00e9 ci si possa riscoprire famiglia nonostante gli errori e i limiti. La tenerezza di Ges\u00f9 ci aiuti a riscoprire la Chiesa come una famiglia di famiglie, capace di farsi carico di quelle pi\u00f9 deboli e dei loro figli, come ha affermato Papa Francesco nella Evangelii gaudium (n. 169): \u2018La Chiesa dovr\u00e0 iniziare i suoi membri \u2013 sacerdoti, religiosi e laici \u2013 a questa arte dell\u2019accompagnamento, perch\u00e9 tutti imparino sempre a togliersi i sandali davanti alla terra sacra dell\u2019altro (cfr. Es 3,5). Dobbiamo dare al nostro cammino il ritmo salutare della prossimit\u00e0, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristiana\u201d.<\/p>\n

Alla luce anche di queste parole del Papa, qual \u00e8 l\u2019atteggiamento della Chiesa verso le tante forme di famiglia esistenti?<\/strong><\/p>\n

\u201cPensiamo che il tempo che stiamo vivendo, racchiuso tra due Sinodi sulla famiglia, quello straordinario dell\u2019ottobre di quest\u2019anno e quello che vivremo nel 2015, la dica lunga sull\u2019atteggiamento della Chiesa. \u00c8 indubbiamente un atteggiamento di riflessione attenta e di ricerca. In questo senso, ci piace richiamare le parole che Papa Francesco ha pronunciato durante la veglia di apertura del Sinodo straordinario, lo scorso 4 ottobre: \u2018Dobbiamo prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire l\u2019odore degli uomini d\u2019oggi, fino a restare impregnati delle loro gioie e speranze, delle loro tristezze e angosce: a quel punto sapremo proporre con credibilit\u00e0 la buona notizia sulla famiglia\u201d.<\/p>\n

Possiamo, quindi, considerare anche la festa del 28 dicembre come un momento di riflessione attenta e di ricerca…<\/strong><\/p>\n

\u201cLa festa regionale della Santa Famiglia, voluta da tutti i Vescovi dell\u2019Umbria, nasce dalla volont\u00e0 di radunarci e far festa per il dono della Santa Famiglia di Nazareth, con l\u2019aiuto della quale vogliamo riscoprire il nostro essere \u2018famiglia di famiglie\u2019, che crede fortemente nella bellezza della vocazione sponsale e familiare. Per questo invitiamo a partecipare con gioia quanti vorranno. Il tema scelto, \u2018Famiglia, scuola di umanit\u00e0\u2019, vuole raccontare proprio questo bello della famiglia, cos\u00ec come \u00e8 pensata da Dio Padre. Nella sua autenticit\u00e0, ogni famiglia ha come unica logica l\u2019amore, e i legami interni e la comunione che li realizza fanno pi\u00f9 uomo e pi\u00f9 donna ogni membro familiare. Nelle diverse stagioni di vita, la famiglia \u00e8 dunque pienamente \u2018scuola di umanit\u00e0\u2019, perch\u00e9 \u00e8 in essa che impariamo a portare e a essere portati con la stessa tenerezza che ci ha insegnato Ges\u00f9. Impariamo ad accompagnare i pi\u00f9 fragili, bambini e anziani. Impariamo la ricchezza del dialogo costruttivo tra le differenze di generi, di ruoli e anche di generazioni. Impariamo che per essere veramente uomini, bisogna amare e porsi in relazione. Ci \u00e8 piaciuto, inoltre, pensare a questo tema fortemente legato al Natale e a come il Padre abbia voluto che suo Figlio facesse il suo ingresso nel mondo nascendo in una famiglia. L\u2019umanit\u00e0 di Ges\u00f9 \u00e8 impregnata dell\u2019esperienza di vita familiare con Maria e Giuseppe. Al loro esempio luminoso vogliamo affidarci tutti insieme il 28 dicembre. Ringraziamo con l\u2019occasione tutti i membri della Consulta regionale per la famiglia per il lavoro che stanno facendo, e auguriamo a tutte le famiglie della regione che il Natale faccia irrompere nelle nostre casa la tenerezza del Bambino Ges\u00f9, donando gioia, consolazione, forza, speranza e coraggio\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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