{"id":29544,"date":"2014-12-19T16:59:48","date_gmt":"2014-12-19T14:59:48","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29544"},"modified":"2015-05-04T15:26:09","modified_gmt":"2015-05-04T13:26:09","slug":"impegno-comune-contro-ogni-schiavitu","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/impegno-comune-contro-ogni-schiavitu\/","title":{"rendered":"Impegno comune contro ogni schiavit\u00f9"},"content":{"rendered":"

\"raccolta_pomodori\"<\/a>Non pi\u00f9 schiavi, ma fratelli<\/em>: si richiama alla lettera di san Paolo a Filemone, nella quale l\u2019Apostolo chiede al suo collaboratore di accogliere Onesimo – gi\u00e0 schiavo dello stesso Filemone, ora diventato cristiano, e quindi meritevole di essere considerato un fratello – il tema del Messaggio<\/em> di Papa Francesco<\/strong> per la 48a Giornata mondiale della pace che si celebrer\u00e0 il 1\u00b0 gennaio 2015. Il testo prende in esame i volti della schiavit\u00f9 di ieri e di oggi, ne analizza le cause profonde, mettendo in rilievo l\u2019impegno comune, in modo particolare delle congregazioni religiose, per contrastarla e per lavorare verso una \u201cglobalizzazione della solidariet\u00e0\u201d anzich\u00e9 dell\u2019indifferenza.<\/p>\n

I volti della schiavit\u00f9<\/strong>. Nonostante il diritto di ogni persona a non essere tenuta in stato di schiavit\u00f9 sia stato riconosciuto nel Diritto internazionale come norma inderogabile, \u201cancora oggi milioni di persone – bambini, uomini e donne di ogni et\u00e0 – vengono private della libert\u00e0 e costrette a vivere in condizioni assimilabili a quelle della schiavit\u00f9\u201d.<\/p>\n

Il pensiero di Papa Bergoglio va quindi ai \u201ctanti lavoratori e lavoratrici, anche minori, asserviti nei diversi settori\u201d; ai migranti che, \u201cnel loro drammatico tragitto, soffrono la fame, vengono privati della libert\u00e0, spogliati dei loro beni o abusati fisicamente e sessualmente; ai detenuti in condizioni a volte disumane; a quelli tra loro che le diverse circostanze sociali, politiche ed economiche spingono alla clandestinit\u00e0, e a quelli che, per rimanere nella legalit\u00e0, accettano di vivere e lavorare in condizioni indegne, specie quando le legislazioni nazionali creano o consentono una dipendenza strutturale del lavoratore migrante rispetto al datore di lavoro, ad esempio condizionando la legalit\u00e0 del soggiorno al contratto di lavoro\u201d.<\/p>\n

Il Papa non dimentica \u201cle persone costrette a prostituirsi, tra cui ci sono molti minori, e alle schiave e agli schiavi sessuali; le donne forzate a sposarsi, quelle vendute in vista del matrimonio o quelle \u2018trasmesse in successione\u2019 a un familiare alla morte del marito senza che abbiano il diritto di dare o non dare il proprio consenso\u201d.<\/p>\n

E poi ai minori e adulti, \u201coggetto di traffico e di mercimonio per l\u2019espianto di organi, per essere arruolati come soldati, per l\u2019accattonaggio, per attivit\u00e0 illegali come la produzione o vendita di stupefacenti, o per forme mascherate di adozione internazionale, ai rapiti da gruppi terroristici, asserviti ai loro scopi come combattenti o, soprattutto per quanto riguarda le ragazze e le donne, come schiave sessuali\u201d.<\/p>\n

Le cause della schiavit\u00f9<\/strong>. Tra le cause che concorrono a spiegare le forme contemporanee di schiavit\u00f9, il Pontefice elenca \u201cla povert\u00e0, il sottosviluppo e l\u2019esclusione, specialmente quando essi si combinano con il mancato accesso all\u2019educazione o con una realt\u00e0 caratterizzata da scarse, se non inesistenti, opportunit\u00e0 di lavoro. Non di rado, le vittime di traffico e di asservimento sono persone cadute nelle mani delle reti criminali che gestiscono il traffico di esseri umani. Queste reti utilizzano abilmente le moderne tecnologie informatiche per adescare giovani e giovanissimi in ogni parte del mondo\u201d.<\/p>\n

La corruzione \u00e8 un\u2019altra delle cause della schiavit\u00f9: \u201cL\u2019asservimento e il traffico delle persone umane richiedono una complicit\u00e0 che spesso passa attraverso la corruzione degli intermediari, di alcuni membri delle forze dell\u2019ordine o di altri attori statali o di istituzioni diverse, civili e militari\u201d.<\/p>\n

Altre cause della schiavit\u00f9 sono i conflitti armati, le violenze, la criminalit\u00e0 e il terrorismo.<\/p>\n

Un impegno comune<\/strong>. Spesso, secondo Francesco, fenomeni come la tratta delle persone e il traffico illegale dei migranti sembra abbiano luogo \u201cnell\u2019indifferenza generale. Se questo \u00e8, purtroppo, in gran parte vero, vorrei ricordare l\u2019enorme lavoro silenzioso che molte congregazioni religiose, specialmente femminili, portano avanti da tanti anni in favore delle vittime. L\u2019azione delle congregazioni religiose si articola principalmente intorno a tre opere: il soccorso alle vittime, la loro riabilitazione sotto il profilo psicologico e formativo, e la loro reintegrazione nella societ\u00e0 di destinazione o di origine\u201d.<\/p>\n

Un immenso lavoro, che per\u00f2 da solo \u201cnon pu\u00f2 bastare per porre un termine alla piaga dello sfruttamento della persona umana\u201d. Occorre anche \u201cun triplice impegno a livello istituzionale di prevenzione, di protezione delle vittime e di azione giudiziaria nei confronti dei responsabili\u201d da parte degli Stati, delle organizzazioni intergovernative e delle imprese.<\/p>\n

Globalizzare la fraternit\u00e0<\/strong>. Per sconfiggere la schiavit\u00f9, scrive il Papa, \u201coccorre non rendersi complici di questo male; non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze dei loro fratelli e sorelle in umanit\u00e0, privati della libert\u00e0 e della dignit\u00e0, ma avere il coraggio di toccare la carne sofferente di Cristo, che si rende visibile attraverso i volti innumerevoli di coloro che Egli stesso chiama \u2018questi miei fratelli pi\u00f9 piccoli\u2019 come ha mostrato Giuseppina Bakhita, la santa originaria della regione del Darfur in Sudan\u201d.<\/p>\n

Da qui l\u2019appello finale a \u201cfarci artefici di una globalizzazione della solidariet\u00e0 e della fraternit\u00e0, che possa ridare loro la speranza e far loro riprendere con coraggio il cammino attraverso i problemi del nostro tempo e le prospettive nuove che esso porta con s\u00e9 e che Dio pone nelle nostre mani\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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