{"id":29419,"date":"2014-12-12T13:07:04","date_gmt":"2014-12-12T11:07:04","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29419"},"modified":"2015-05-21T14:44:20","modified_gmt":"2015-05-21T12:44:20","slug":"commento-al-vangelo-34","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/commento-al-vangelo-34\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9, questo sconosciuto"},"content":{"rendered":"

Le letture delle prime due domeniche di Avvento ci hanno fatto riflettere sul tema dell\u2019attesa e sulla figura del Battista, senza parlare espressamente del Messia come invece avviene nel brano evangelico di questa terza domenica, in cui Cristo viene presentato come la luce alla quale il Battista rende testimonianza. A questo punto \u00e8 naturale aspettarsi un ulteriore progresso, mentre il testo sembra stranamente ripiegare su se stesso. Anzich\u00e9 soffermarsi sulla figura di colui che viene, troviamo una serie di domande riguardanti il Battista che distolgono l\u2019attenzione da Ges\u00f9.<\/p>\n

Ci\u00f2 appare strano, e bisogna attendere la fine del racconto che la liturgia propone per incontrare di nuovo un riferimento al Messia, di cui Giovanni dice: \u201cIn mezzo a voi sta uno che non conoscete\u201d. Il percorso in crescendo che le letture delle tre domeniche delineano appare cos\u00ec inaspettatamente interrotto: si parla del Messia, ma subito si precisa che egli rimane \u201csconosciuto\u201d, a motivo di \u201cdistrazioni\u201d diverse. Ebbene, questa dinamica sembra proprio calata nell\u2019oggi del tempo liturgico, caratterizzato dall\u2019avvicinamento del Natale, e suggerisce una meditazione per coloro che lo stanno preparando.<\/p>\n

Man mano che la data fatidica si approssima<\/strong>, mentre la Chiesa annuncia Ges\u00f9 che viene, cresce nella gente il fermento. Cominciano a presentarsi delle preoccupazioni: cosa regaler\u00f2? Comprer\u00f2 l\u2019albero? Come lo decorer\u00f2? Dove \u00e8 pi\u00f9 opportuno mettere il presepe? E le lucine? E poi, chi dovr\u00f2 invitare? Dai garage o fondi riaffiorano le scatole impolverate con i pupazzetti tradizionali. I negozi si affollano, mentre un universo variopinto di luci contribuisce a creare quel clima caldo di preparativi che lascia sospirare la festa, fra la meraviglia dei bambini.<\/p>\n

Le strade diventano impraticabili. I parcheggi e i corridoi dei centri commerciali brulicano di persone ansiose, affrettate e insoddisfatte, che fanno i conti con la propria premura e talvolta, sempre di pi\u00f9, con la propria carta di credito… Tutte queste frenesie assomigliano molto alle distrazioni dei personaggi del racconto evangelico. Mentre il Battista cercava di rendere loro testimonianza circa l\u2019imminente venuta del Messia, queste persone, anzich\u00e9 avvicinarsi, si lasciarono irretire da un vortice di domande dispersive sul Precursore: chi sei? Da dove vieni? Che cosa fai? Chi ti autorizza? La novit\u00e0 del Messia venne occultata dietro la coltre impenetrabile dei quesiti, dettati da precauzioni \u201csensate\u201d. Questo rischio pu\u00f2 ripetersi anche per noi. Sembra che il Natale ci interessi tanto. In realt\u00e0 ci prende tanto tutto quello che la moda impone, ma, in fondo, a Ges\u00f9 non si pensa, e rimane uno sconosciuto.<\/p>\n

Di qui per noi la domanda cruciale<\/strong>: a che cosa servono tanti preparativi, se si perde di vista ci\u00f2 che solo conta? A che cosa giova preoccuparsi di tutte queste cose, se poi l\u2019incontro con Ges\u00f9 non avviene? Bisogna avere il coraggio di smaltire l\u2019eccesso dei preparativi e delle compere compulsive, e fare un vero regalo alla nostra famiglia. Magari abbiamo pensato a tutti e a tutto, ma non abbiamo trovato il tempo per una preghiera prolungata, per una meditazione a tema, e per testimoniare ai nostri figli il Mistero che, umile, si presenta nella nascita del Bambino. Nuovi e sempre pi\u00f9 numerosi inutili ingombri finiranno per riempire la nostra casa, dove gi\u00e0 non vi \u00e8 pi\u00f9 posto a sufficienza. Ma il rischio \u00e8 quello di un altro Natale sprecato.<\/p>\n

Il Vangelo della terza domenica di Avvento, insomma, suggerisce di ascoltare la voce di Giovanni piuttosto che trincerarsi dietro la paratia delle distrazioni che smorzano l\u2019annuncio. Viene Ges\u00f9<\/em>: questo solo \u00e8 Natale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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