{"id":29375,"date":"2014-12-05T16:16:20","date_gmt":"2014-12-05T14:16:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=29375"},"modified":"2015-05-25T13:10:30","modified_gmt":"2015-05-25T11:10:30","slug":"la-dichiarazione-congiunta-di-papa-francesco-e-del-patriarca-bartolomeo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-dichiarazione-congiunta-di-papa-francesco-e-del-patriarca-bartolomeo\/","title":{"rendered":"La \u201cDichiarazione congiunta\u201d di Papa Francesco e del Patriarca Bartolomeo"},"content":{"rendered":"

\"Istanbul-francesco-bartolomeo\"<\/a>Il Papa e il Patriarca affacciati al terrazzino del secondo piano del palazzo patriarcale al Fanar di Istanbul. Di nuovo insieme, di nuovo l\u2019uno nelle braccia dell\u2019altro. Leader di due Chiese che ancora non sono in piena comunione, ma unite nella comune preoccupazione per le tante sfide che attraversano il mondo: la povert\u00e0, il terrorismo, la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente.<\/p>\n

\u201cNon possiamo non sentire\u201d le voci dei poveri, delle vittime dei conflitti – dice Francesco<\/strong> – perch\u00e9 \u201cdomandano alle nostre Chiese di vivere fino in fondo l\u2019essere discepoli del Signore Ges\u00f9 Cristo\u201d. Il Papa \u00e8 ospite del Patriarca al Fanar per seguire la liturgia nella chiesa di S. Giorgio nel giorno della festa patronale di sant\u2019Andrea. C\u2019\u00e8 qualcosa di nuovo tra il Papa di Roma e il Patriarca di Costantinopoli. Il dialogo vissuto qui a Istanbul sembra uscire dalle sacche delle difficolt\u00e0 teologiche per farsi voce dei problemi reali e urgenti degli uomini e delle donne di oggi.<\/p>\n

Papa Francesco parla della povert\u00e0 che \u201cpu\u00f2 indurre ad attivit\u00e0 criminali e perfino al reclutamento di terroristi\u201d. E ricorda che solo venerd\u00ec scorso alla moschea di Kano, grande citt\u00e0 nel nord della Nigeria, un attentato ha provocato la morte di almeno 81 persone. \u201cTurbare la pace di un popolo – dice -, commettere o consentire ogni genere di violenza, specialmente su persone deboli e indifese, \u00e8 un peccato gravissimo contro Dio, perch\u00e9 significa non rispettare l\u2019immagine di Dio che \u00e8 nell\u2019uomo\u201d.<\/p>\n

Ma se \u00e8 chiaro che il dialogo tra le Chiese si deve necessariamente confrontare con la realt\u00e0 del mondo, \u00e8 altrettanto chiaro che il cammino ecumenico stenta a fare passi in avanti. Difficile e paludato sembra essere il lavoro della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica romana e le Chiese ortodosse nel loro insieme. I teologi hanno scelto di centrare il loro lavoro di ricerca sul ruolo del primato di Roma. Ma le visioni che le Chiese hanno maturato nel corso dei secoli di separazione sono diverse.<\/p>\n

Non \u00e8 solo la diversit\u00e0 di prospettiva a ostacolare il cammino ecumenico: c\u2019\u00e8 anche la questione di un mondo ortodosso estremamente diviso al suo interno. \u00c8 in questo contesto che risuonano in maniera inedita le parole di Bergoglio: \u201cVoglio assicurare a ciascuno di voi che, per giungere alla meta sospirata della piena unit\u00e0, la Chiesa cattolica non intende imporre alcuna esigenza\u201d.<\/p>\n

Il Patriarca Bartolomeo<\/strong> riserva a Francesco parole di stima e amore fraterno. Lo definisce \u201caraldo dell\u2019amore, della pace e della riconciliazione\u201d. E aggiunge: \u201cOffrite ai Vostri fratelli ortodossi la speranza che, durante il Vostro tempo, l\u2019avvicinamento delle nostre due grandi antiche Chiese continuer\u00e0 a edificarsi sulle solide fondamenta\u201d.<\/p>\n

Nella sala del Trono, il Papa e il Patriarca firmano davanti alle telecamere e ai giornalisti la Dichiarazione congiunta<\/em>. Un testo intenso e concreto (vedi di seguito<\/em>), per la maggior parte dedicato alla questione mediorientale, perch\u00e9 – dicono i due leader religiosi – \u201cnon possiamo rassegnarci a un Medio Oriente senza i cristiani, che l\u00ec hanno professato il nome di Ges\u00f9 per duemila anni\u201d.<\/p>\n

Nella Dichiarazione<\/em>, i due leader si appellano alla comunit\u00e0 internazionale, ma si rivolgono anche all\u2019islam autentico. Segno del cambiamento di prospettiva di una Chiesa che si apre all\u2019esterno e chiede a tutti gli uomini di buona volont\u00e0, e soprattutto ai leader religiosi, di promuovere la pace e dire no ai fondamentalismi, rafforzando il dialogo interreligioso e compiendo \u201cogni sforzo per costruire una cultura di pace e di solidariet\u00e0 fra le persone e fra i popoli\u201d.<\/p>\n

 <\/p>\n

La Dichiarazione firmata da Francesco e Bartolomeo<\/h3>\n
\"Il<\/a>
Il bacio della Benedizione chiesta da Papa Francesco a Bartolomeo (29 novembre)<\/figcaption><\/figure>\n

Noi, Papa Francesco e il Patriarca ecumenico Bartolomeo I, esprimiamo la nostra profonda gratitudine a Dio per il dono di questo nuovo incontro che ci consente (…) di celebrare insieme la festa di sant\u2019Andrea, il primo chiamato e il fratello dell\u2019apostolo Pietro. Il nostro ricordo degli apostoli, che proclamarono la buona novella del Vangelo al mondo, attraverso la loro predicazione e la testimonianza del martirio, rafforza in noi il desiderio di continuare a camminare insieme al fine di superare, con amore e fiducia, gli ostacoli che ci dividono.<\/p>\n

In occasione dell\u2019incontro a Gerusalemme dello scorso maggio, nel quale abbiamo ricordato lo storico abbraccio tra i nostri venerabili predecessori Papa Paolo VI e il Patriarca ecumenico Atenagora, abbiamo firmato una Dichiarazione congiunta<\/em>. Oggi, nella felice occasione di un ulteriore fraterno incontro, vogliamo riaffermare insieme le nostre comuni intenzioni e preoccupazioni.<\/p>\n

Esprimiamo la nostra sincera e ferma intenzione, in obbedienza alla volont\u00e0 di nostro Signore Ges\u00f9 Cristo, di intensificare i nostri sforzi per la promozione della piena unit\u00e0 tra tutti i cristiani, e soprattutto tra cattolici e ortodossi. Vogliamo inoltre sostenere il dialogo teologico promosso dalla Commissione mista internazionale, che (…) sta trattando attualmente le questioni pi\u00f9 difficili che hanno segnato la storia della nostra divisione e che richiedono uno studio attento e approfondito (…).<\/p>\n

Esprimiamo la nostra comune preoccupazione per la situazione in Iraq, in Siria e in tutto il Medio Oriente. Siamo uniti nel desiderio di pace e di stabilit\u00e0 e nella volont\u00e0 di promuovere la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo e la riconciliazione. Riconoscendo gli sforzi gi\u00e0 fatti per offrire assistenza alla regione, ci appelliamo al contempo a tutti coloro che hanno la responsabilit\u00e0 del destino dei popoli affinch\u00e9 intensifichino il loro impegno per le comunit\u00e0 che soffrono e consentano loro, comprese quelle cristiane, di rimanere nella loro terra natia. Non possiamo rassegnarci a un Medio Oriente senza i cristiani, che l\u00ec hanno professato il nome di Ges\u00f9 per duemila anni. Molti nostri fratelli e sorelle sono perseguitati e sono stati costretti con la violenza a lasciare le loro case (…). E tutto questo, tragicamente, incontra l\u2019indifferenza di molti (…). Come il sangue dei martiri \u00e8 stato seme di forza e di fertilit\u00e0 per la Chiesa, cos\u00ec anche la condivisione delle sofferenze quotidiane pu\u00f2 essere uno strumento efficace di unit\u00e0 (…).<\/p>\n

Riconosciamo l\u2019importanza della promozione di un dialogo costruttivo con l\u2019islam, basato sul mutuo rispetto e sull\u2019amicizia. Ispirati da comuni valori e rafforzati da un genuino sentimento fraterno, musulmani e cristiani sono chiamati a lavorare insieme per amore della giustizia, della pace e del rispetto della dignit\u00e0 e dei diritti di ogni persona, specialmente nelle regioni dove essi, un tempo, vissero per secoli in una coesistenza pacifica e adesso soffrono insieme tragicamente per gli orrori della guerra. Inoltre, come leader cristiani, esortiamo tutti i leader religiosi a proseguire e a rafforzare il dialogo interreligioso e a compiere ogni sforzo per costruire una cultura di pace e di solidariet\u00e0 tra le persone e tra i popoli. (…)<\/p>\n

Istanbul, 30 novembre 2014<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Il Papa e il Patriarca affacciati al terrazzino del secondo piano del palazzo patriarcale al Fanar di Istanbul. Di nuovo insieme, di nuovo l\u2019uno nelle braccia dell\u2019altro. Leader di due Chiese che ancora non sono in piena comunione, ma unite nella comune preoccupazione per le tante sfide che attraversano il mondo: la povert\u00e0, il terrorismo, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[9,8],"tags":[2637,2541,1282],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/29375"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=29375"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/29375\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":29378,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/29375\/revisions\/29378"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=29375"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=29375"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=29375"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}