{"id":2913,"date":"2003-01-24T00:00:00","date_gmt":"2003-01-24T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2913"},"modified":"2015-07-01T12:51:14","modified_gmt":"2015-07-01T10:51:14","slug":"ed-essi-lo-seguirono","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ed-essi-lo-seguirono\/","title":{"rendered":"Ed essi lo seguirono"},"content":{"rendered":"
“Dopo che Giovanni fu arrestato, Ges\u00f9 si rec\u00f2 nella Galilea”. L’evangelista Marco sottolinea che Ges\u00f9 inizia a predicare dopo l’arresto di Giovanni, dopo che questo profeta viene forzatamente azzittito da Erode. Con il Battista in carcere, la voce della giustizia che radunava le folle sulle rive del Giordano non si udiva pi\u00f9 e il deserto tornava ad essere davvero deserto, luogo senza vita e senza parole. Ma anche Gerusalemme e tutta la regione circostante ridiventava muta e senza pi\u00f9 profezia.<\/p>\n
Ges\u00f9, tuttavia, non si rassegn\u00f2 al silenzio imposto da Erode.Prese perci\u00f2 lui l’iniziativa e cominci\u00f2 a parlare, non pi\u00f9 in Giudea, come Giovanni, ma nella periferica Galilea, la pi\u00f9 settentrionale delle tre regioni abitate dal popolo d’Israele. Ai tempi di Ges\u00f9 la Galilea era diventata una regione malfamata a motivo di forti infiltrazioni pagane che contaminavano la purezza della fede e la correttezza dei riti ebraici. Ma Ges\u00f9 proprio da questa terra periferica e lontana dalla capitale inizia la predicazione del Regno di Dio; qui raccoglie i primi seguaci e qui, da risorto, attender\u00e0 i discepoli per il “secondo” inizio della predicazione evangelica.<\/p>\n
Insomma, la Galilea sembra assurgere a terra simbolica per ogni missione evangelica. Si potrebbe dire che se c’\u00e8 da scegliere un luogo da cui partire per annunciare il Vangelo, questo dev’essere il luogo periferico, marginale, escluso, disprezzato, povero, che non conta nulla. Nella “Galilea delle genti” si sent\u00ec risuonare per la prima volta il Vangelo, la buona notizia. Qui, dove poveri, pagani ed emarginati si mescolavano, Ges\u00f9 cominci\u00f2 a dire: “il tempo \u00e8 compiuto”, ossia sono finiti i giorni nei quali la violenza, l’odio, l’abbandono, l’ingiustizia e l’inimicizia hanno il sopravvento, e sono iniziati gli ultimi tempi, quelli della vittoria di Dio sul demonio, del bene sul male, della vita sulla morte. La storia degli uomini subisce una svolta: “il Regno di Dio \u00e8 vicino”, annuncia Ges\u00f9.<\/p>\n
\u00c8\u00a0il tempo del regno dell’amore, del perdono e della salvezza. Quello che era accaduto a Ninive con la predicazione di Giona ora, sulle rive del mare di Galilea, si realizzava in pienezza e per il mondo intero. Ninive, capitale assira e “citt\u00e0 molto grande di tre giornate di cammino” \u00e8 l’emblema di ogni citt\u00e0, anche delle grandi citt\u00e0 contemporanee ove la corruzione degli uomini spinge verso la distruzione reciproca. Ebbene, Dio costrinse Giona a percorrerla predicando a tutti la conversione dai peccati. Al termine della predicazione di Giona, scrive l’autore del libro: “i cittadini di Ninive credettero a Dio… e Dio si impietos\u00ec riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece”.<\/p>\n
E il Vangelo afferma: “Ora c’\u00e8 qui uno che \u00e8 pi\u00f9 di Giona” (Mt<\/em> 12,41). S\u00ec, Ges\u00f9 \u00e8 molto pi\u00f9 forte di Giona. Con lui inizia il regno dell’amore. Ges\u00f9 non \u00e8 venuto, infatti, a mostrare una nuova ideologia o a proporre un sistema di verit\u00e0 da apprendere e da diffondere. \u00c8\u00a0venuto a portare l’amore e la pace. E noi possiamo dire con il profeta: “Come sono belli sui monti i piedi dell’evangelista che proclama la pace che annuncia il bene, che proclama la salvezza, che dice a Sion: Regna il tuo Dio!” (Is<\/em> 52, 7). Ma all’intervento di Dio deve corrispondere l’impegno degli uomini. “Convertitevi”, chiedeva a tutti Ges\u00f9. Lo ripete anche sulla riva del lago di Tiberiade a Simone e Andrea, mentre erano intenti a gettare le reti; e continuando il cammino lo propose ad altri due fratelli, Giacomo e Giovanni, anch’essi occupati a riassettare le reti per la pesca. Erano modesti lavoratori, talora considerati anche impuri e di dubbia reputazione; eppure proprio a loro viene affidato un compito assolutamente straordinario: “Seguitemi, vi far\u00f2 diventare pescatori di uomini”.<\/p>\n Ges\u00f9 proponeva loro, forse nell’unico linguaggio che potevano intendere, una nuova prospettiva di vita; una vita non pi\u00f9 ripiegata nella pesca di sempre, con le reti abituali e i tempi gi\u00e0 scanditi, bens\u00ec un’esistenza immersa in un nuovo mare quello della storia, perch\u00e9 traessero fuori gli uomini dalle acque agitate del mondo per condurli verso la salvezza. Per i quattro pescatori iniziava un nuovo tempo, una nuova storia, una nuova compagnia, non pi\u00f9 con i pesci ma con gli uomini. Il Signore torna lungo il mare delle nostre giornate e della nostra vita, torna all’inizio di questo nuovo secolo e rivolge a ciascuno di noi, spesso ripiegati a riassettare le nostre reti, lo stesso invito di allora: “Seguitemi vi far\u00f2 pescatori di uomini”. Il Vangelo nota che “subito” i quattro lasciarono le reti e lo seguirono.<\/p>\n Davvero, scrive Paolo “il tempo si \u00e8 fatto breve; d’ora in avanti quelli che hanno moglie vivano come se non l’avessero; coloro che piangono come se non piangessero; e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano come se non comprassero; quelli che usano del mondo come se non ne usassero appieno, perch\u00e9 passa la scena di questo mondo” (7,29-31). Gli affetti, il pianto, il godere, il comprare, l’usare… spesso esauriscono le nostre giornate, la nostra mente, la nostra vita, a tal punto da rinchiuderla come in una rete inestricabile. C’\u00e8 come una corsa inarrestabile verso il vivere individuale, con il problema centrale dell’affermazione di s\u00e9, con il culto scatenato del proprio corpo, con la paura di invecchiare, di non prevalere… Dopo la fine delle ideologie e dei sogni sul mondo, sembra che l’unica vera passione sia l’amore per se stessi e l’unico vero oltranzismo sia l’individualismo. Il Signore viene dentro questa rete ingarbugliata che imprigiona, mortifica e intristisce con sempre pi\u00f9 violenza la nostra vita per scioglierla e per allargarla.<\/p>\n Ges\u00f9 vuole ampliare il nostro cuore all’amore per tante altre persone, vuole che piangiamo non solo su noi stessi ma che ci uniamo semmai al pianto di coloro che sono nell’afflizione, vuole che la gioia non sia riservata a pochi fortunati ma che tanti possano gioire, vuole che i beni di questo mondo non siano privilegio di alcuni perch\u00e9 essi sono destinati da Dio a tutti. E quello che intuirono i quattro discepoli, dopo aver ascoltato l’invito di Ges\u00f9. Il Vangelo \u00e8 “la” parola sulla nostra vita: indica a ciascuno la sua vocazione, la sua strada, il suo cammino. Quei quattro anche se non lo avevano capito appieno si fidarono di quella chiamata e, “subito, lasciate le reti, lo seguirono”. Il Regno di Dio inizia in questo modo, sulle rive del mare di Galilea. E continua lungo la storia con la stessa logica: la parola di Ges\u00f9, il Vangelo, percorre le rive delle tante Galilee di oggi cercando uomini e donne disponibili a diventare “pescatori di uomini”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" “Dopo che Giovanni fu arrestato, Ges\u00f9 si rec\u00f2 nella Galilea”. L’evangelista Marco sottolinea che Ges\u00f9 inizia a predicare dopo l’arresto di Giovanni, dopo che questo profeta viene forzatamente azzittito da Erode. Con il Battista in carcere, la voce della giustizia che radunava le folle sulle rive del Giordano non si udiva pi\u00f9 e il deserto […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2913"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=2913"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2913\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":35530,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2913\/revisions\/35530"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=2913"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=2913"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=2913"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}