La prima sessione dell\u2019Export nel 1982<\/figcaption><\/figure>\nAndrea Pontremoli<\/strong>, amministratore delegato della Dallara automobili (azienda che esporta il 93% del fatturato) ha detto che per l\u2019Italia oggi c\u2019\u00e8 solo un\u2019opzione, \u201ccompetere nella fascia alta del mercato, utilizzando questi tre strumenti: l\u2019innovazione, legata alla tecnologia e l\u2019unicit\u00e0 legata al territorio; il marketing, perch\u00e9 dobbiamo far conoscere i nostri valori nel mondo; e il brand, per comunicare efficacemente\u201d. Pontremoli ha anche enfatizzato il ruolo-chiave della formazione chiedendo maggiore apertura e collaborazione tra le imprese e la scuola.<\/p>\nIn piena sintonia, Brunello Cucinelli<\/strong>, che esporta in 61 Paesi, ha detto che l\u2019Italia e l\u2019Umbria devono proporre prodotti speciali; gli imprenditori devono investire sulle persone ridando dignit\u00e0 al lavoro, anche manuale; avere una grande capacit\u00e0 di ascolto, avere il coraggio di aprirsi – non solo al capitale – con la certezza di vivere in una terra speciale, ricca di cultura, storia, competenze e creativit\u00e0.<\/p>\nAnche la presidente della Regione Catiuscia Marini<\/strong> ha parlato del ruolo strategico della formazione all\u2019interno della programmazione 2014-2020 del Fondo sociale europeo: una formazione che deve essere sempre pi\u00f9 legata ai fabbisogni delle imprese (che \u00e8 anche la missione dei nuovi Its) e pi\u00f9 orientata all\u2019apprendimento in azienda, utilizzando strumenti come work esperiences<\/em> e tirocini, instaurando con le imprese un vero e proprio patto per il lavoro.<\/p>\nInfine \u00e8 stato chiesto ai discussant quali fossero a loro giudizio i mercati pi\u00f9 potenziali per il made in Italy<\/em> e per il made in Umbria<\/em>, e un piccolo consiglio per gli imprenditori.<\/p>\nCucinelli ha indicato nell\u2019ordine Stati Uniti, Giappone e Europa, invitando gli imprenditori a essere unici e ad abbandonare le produzioni di fascia bassa.<\/p>\n
Anche Pontremoli ha individuato gli Stati Uniti e il Giappone, suggerendo alle imprese di cercare la loro unicit\u00e0, valorizzando al meglio le loro abilit\u00e0 e competenze.<\/p>\n
Cipolletta ha evidenziato la grande potenzialit\u00e0 dell\u2019Africa, consigliando agli imprenditori un maggiore capitalizzazione e una maggiore apertura.<\/p>\n
Umbria Export<\/h3>\n
Umbria Export \u00e8 una societ\u00e0 consortile a responsabilit\u00e0 limitata che \u00e8 stata costituita nel febbraio 2009 a seguito della trasformazione del consorzio Umbria Export promosso nel 1974 da Confindustria Perugia. Umbria Export \u00e8 dunque un\u2019organizzazione no-profit di emanazione Confindustria Perugia, che ha come missione statutaria e istituzionale quella di supportare le imprese nel processo di internazionalizzazione. La trasformazione in societ\u00e0 consortile a responsabilit\u00e0 limitata<\/em> ha consentito inoltre di creare un\u2019organizzazione in grado di erogare servizi non solo alle imprese socie, ma anche a chiunque, impresa o ente, intenda avvalersene. L\u2019attuale compagine societaria qualifica Umbria Export come un\u2019organizzazione fortemente rappresentativa dei principali attori privati che, a titolo diverso e con ruoli complementari, svolgono un\u2019attivit\u00e0 a supporto delle imprese sui mercati esteri. Con la trasformazione, infatti, Umbria Export ha visto l\u2019ingresso nel proprio capitale sociale del sistema bancario (Casse dell\u2019Umbria spa, Banca popolare di Spoleto spa, Banca popolare Etruria e Lazio spa), dell\u2019agenzia formativa di Confindustria Umbria e, recentemente, di Confartigianato Perugia. La compagine societaria comprende anche 25 imprese della Provincia di Perugia.<\/p>\nFonte: sito ufficiale www.exp.it<\/em><\/a><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
L’Umbria, nonostante abbia alcune aziende che possiamo annoverare tra i campioni nazionali sia per quanto riguarda l\u2019export sia per quanto riguarda l\u2019internazionalizzazione, resta una regione con una scarsa propensione e apertura all\u2019internazionalizzazione, e il suo peso sull\u2019export nazionale, dopo due anni in cui aveva raggiunto l\u20191,0%, nel 2013 \u00e8 tornato allo 0,9%. In Italia le […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[6],"tags":[1797,1632,1076,1555,3096],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/28899"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=28899"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/28899\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":28901,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/28899\/revisions\/28901"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=28899"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=28899"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=28899"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}