{"id":28890,"date":"2014-11-07T14:52:21","date_gmt":"2014-11-07T12:52:21","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=28890"},"modified":"2014-11-07T16:02:37","modified_gmt":"2014-11-07T14:02:37","slug":"la-storia-della-chiesa-raccontata-dai-francobolli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-storia-della-chiesa-raccontata-dai-francobolli\/","title":{"rendered":"La Storia della Chiesa raccontata dai francobolli"},"content":{"rendered":"
\"Un<\/a>
Un francobollo della serie \u201cConciliazione\u201d del 1929<\/figcaption><\/figure>\n

Prendendo spunto dal convegno di filatelia in programma questo weekend a Ponte San Giovanni, vale la pena ricordare come gli aspetti pi\u00f9 salienti della storia del nostro Paese siano stati celebrati con speciali emissioni di francobolli. E di questi aspetti, importante \u00e8 quello che lega il francobollo alla religione cattolica e alla piet\u00e0 cristiana.<\/p>\n

Ci\u00f2 fin da quando lo Stato Pontificio (nel suo assetto pre-Unit\u00e0 d\u2019Italia) cominci\u00f2 ad emettere \u201cvalori bollati\u201d per affrancare la sua corrispondenza con gli altri Regni nei quali era allora ripartita l\u2019Italia, cos\u00ec come quella riservata all\u2019interno dei suoi stessi domini o legazioni.<\/p>\n

Queste \u201ccarte\u201d che nel 1868 cominceranno ad avere una prima dentellatura al margine, calcolate in \u201cbajocchi\u201d o in \u201ccentesimi di bajocco\u201d, recavano la tiara e le chiavi pontificie stampate su un fondo che mutava di colore a seconda del valore facciale del francobollo.<\/p>\n

I primi francobolli dello Stato Pontificio furono stampati dalla tipografia della \u201creverenda Camera apostolica\u201d su tipi di Doublet e Decoppet in fogli di 100 esemplari. Le tirature si susseguirono dal 1852 al 1867, e di volta in volta si ebbero cambiamenti di gradazione nei colori e nella qualit\u00e0 della carta.<\/p>\n

Con la breccia di Porta Pia e l\u2019annessione di Roma al Regno d\u2019Italia, il 20 settembre 1870, lo Stato Pontificio cessa di esistere e con lui anche i suoi francobolli.<\/p>\n

I Patti lateranensi<\/strong> siglati nel 1929 tra Chiesa cattolica e Regno d\u2019Italia posero fine alla cosiddetta \u201cquestione romana\u201d che vedeva il Papa, \u201cprigioniero in Vaticano\u201d, voltare letteralmente le spalle a una nazione unita sotto la corona di un re, Vittorio Emanuele II, ipso facto<\/em> scomunicato per aver usurpato il dominio temporale del Pontefice che durava da almeno 13 secoli. Dal 20 settembre 1870 fino all\u201911 febbraio 1929 l\u2019Osservatore Romano<\/em> pubblicher\u00e0 ininterrottamente una formale \u201cNota di protesta\u201d per l\u2019indegna aggressione perpetrata dai Savoia contro lo Stato della Chiesa.<\/p>\n

Con il Concordato del Laterano e la costituzione dello Stato della Citt\u00e0 del Vaticano, Pio XI pot\u00e9 dotarsi anche di regolari Poste e, di conseguenza, anche di nuovi francobolli – perlopi\u00f9 a soggetto religioso, ma anche laico – emessi dalle nuove Poste vaticane, che esistono ancora oggi.<\/p>\n

La prima emissione \u00e8 del 1\u00b0 agosto 1929; la serie, denominata per l\u2019appunto \u201cConciliazione\u201d (in 13 esemplari da 5 centesimi fino a 10 lire) riporter\u00e0 il triregno e le chiavi decussate nei primi 7 esemplari, mentre nei restanti 8 l\u2019effige di Papa Ratti. La serie avr\u00e0 corso fino al 31 dicembre 1933, 1900\u00b0 anniversario della Redenzione e Anno santo straordinario.<\/p>\n

Inoltre costumanza vuole che sia usuale da parte dei Sommi Pontefici donare a sovrani e primi ministri, in occasione di udienze ufficiali e visite di Stato, monete o francobolli rari.<\/p>\n

Il 1\u00b0 marzo 1948<\/strong> la neo-nata Repubblica Italiana emise una seria di quattro francobolli (da 3, 5,10 e 30 lire) per celebrare il sesto centenario della nascita di santa Caterina da Siena.<\/p>\n

Grandi eventi come l\u2019Anno santo del 1950, il 100\u00b0 anniversario della prima missione in Etiopia del cardinale Guglielmo Massaia (1952), il settimo centenario della morte di santa Chiara d\u2019Assisi nel 1957 e cos\u00ec via, fino al Papa regnante, sono stati celebrati dai francobolli della Repubblica.<\/p>\n

Tutti i Pontefici da Pio XII fino a Papa Francesco fanno tuttora parte del patrimonio storico-filatelico della nazione italiana, che dal 1970 emette ininterrottamente francobolli per celebrare il Natale.<\/p>\n

In questo 2014 le Poste italiane hanno programmato ben nove emissioni filateliche ha carattere religioso su un totale di 42. La prima di esse in data 22 febbraio celebra con un francobollo da 70 centesimi il Concistoro tenuto da Papa Francesco.<\/p>\n

Il santo Giovanni Paolo II – che compare assieme al predecessore Giovanni XXIII in una serie di 2 francobolli da 70 centesimi emessa il 24 aprile scorso, in emissione congiunta con lo Stato della Citt\u00e0 del Vaticano – ebbe a augurare che \u201cil francobollo possa concorrere alla costruzione di quelle conoscenze, amicizie e intese alle quali aspira il comune e universale desiderio di concordia e di pace\u201d.<\/p>\n

Convegno di filatelia a Ponte San Giovanni<\/h3>\n

Si terr\u00e0 questo weekend, nei giorni di sabato 8 e domenica 9 novembre<\/strong>, presso i locali del Cva (Centro di vita associativa) di via Cestellini a Ponte San Giovanni, l\u2019annuale Convegno di filatelia e numismatica promosso dal circolo filatelico \u201cG. B. Vermiglioli\u201d di Perugia, che raccoglie la grande maggioranza dei collezionisti del territorio. Il convegno di Ponte San Giovanni in ogni caso \u00e8 aperto non solo ai collezionisti accaniti o ai semplici \u2018simpatizzanti\u2019 di questo hobby, ma a chiunque voglia conoscere e approfondire il modo in cui la Storia viene raccontata sui francobolli, e in particolare il loro legame con i temi della fede cristiana e la Chiesa cattolica.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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