<\/a>Da Assisi si \u00e8 rinnovato forte, con entusiasmo e con grande senso di condivisione il messaggio di pace per approfondire il dialogo interreligioso. La celebrazione del 28\u00b0 anniversario dello storico evento voluto dal santo Giovanni Paolo II nel 1986, in questa \u201ctre giorni\u201d di iniziative che ha visto la presenza di cristiani, musulmani ed ebrei, ha mostrato come lo \u201cspirito di Assisi\u201d sia vivo nei cuori di tutti coloro che anelano alla pace.<\/p>\n\u201cDa Assisi – ha dichiarato il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino<\/strong> – parte un messaggio di speranza, un richiamo al dialogo, che vuole contrastare il terrorismo e ogni forma di intolleranza. I vari momenti che abbiamo vissuto, dalla preghiera all\u2019approfondimento sulla figura di Abramo dimostrano che la via della pace c\u2019\u00e8, esiste, ed \u00e8 nostro dovere percorrerla rispettandoci e amandoci vicendevolmente come fratelli e sorelle, come anche Papa Francesco ci ha ricordato\u201d.<\/p>\nIl video sul Papa ad Assisi<\/strong><\/p>\nUna tre-giorni che si \u00e8 aperta sabato 25 ottobre rivivendo, attraverso la proiezione di un documentario, i momenti pi\u00f9 belli della visita di Papa Bergoglio ad Assisi il 4 ottobre 2013. I suoi gesti e le sue parole – come \u00e8 stato sottolineato anche dal presidente dei Vescovi umbri, il card. Gualtiero Bassetti<\/strong>, intervenuto alla presentazione – sono \u201cpi\u00f9 attuali che mai, e ci insegnano il vero senso dell\u2019accoglienza\u201d.<\/p>\n\u201cFigli di Abramo\u201d<\/strong><\/p>\nEbrei, cristiani e musulmani, oltre a riconoscersi nella comune fraternit\u00e0 umana, hanno voluto ritrovarsi a partire dal loro comune essere \u201cfigli di Abramo\u201d. Questo \u00e8 il titolo della mostra d\u2019arte contemporanea la cui visita ha permesso di muovere i primi passi verso la comune preghiera che si \u00e8 tenuta domenica 26 ottobre nel Giardino dei novizi del Sacro Convento di Assisi e che ha voluto rievocare sia la preghiera del 1986, sia quella pi\u00f9 recente di Papa Bergoglio nei Giardini vaticani con Shimon Peres e Abu Mazen.<\/p>\n
Altro momento significativo \u00e8 stato l\u2019intervento di padre Pierbattista Pizzaballa. \u00c8 seguita una bella e articolata preghiera, con i tre rappresentanti delle fedi monoteiste a guidare ciascuno tre intenzioni rivolte a Colui che solo \u00e8 Dio: anzitutto un rendimento di grazie<\/em> per la creazione, quindi una richiesta di perdono<\/em> per le proprie colpe, e infine una invocazione per la pace<\/em>. I testi utilizzati sono stati scelti dai testi sacri e dalle rispettive, ricche tradizioni spirituali.<\/p>\nGesti simbolici<\/strong><\/p>\nDue gesti simbolici hanno concluso il momento di preghiera, reso particolarmente difficile dal vento e dalla temperatura piuttosto bassa: la consegna di una pianta d\u2019olivo e di una lampada accesa al Custode di Terra Santa, a mons. Sorrentino, al rabbino Luciano Meir Caro e allo shaykh<\/em> Abd al-Wahlid Pallavicini. Infine tutti i presenti si sono recati in simbolico pellegrinaggio alla tomba di san Francesco, dove ciascuno ha potuto aggiungere la propria preghiera silenziosa.<\/p>\nPreghiera ecumenica<\/strong><\/p>\nAltrettanto partecipata la preghiera ecumenica nel santuario di Santa Maria degli Angeli perch\u00e9, come \u00e8 stato sottolineato, \u201csolo partendo dal perdono ci si pu\u00f2 incamminare verso una pace vera\u201d. Sono intervenuti il vescovo Sorrentino, l\u2019archimandrita Symeon Catsinas (vicario episcopale del Patriarcato ecumenico e della sacra arcidiocesi ortodossa d\u2019Italia e di Malta ed Esarcato dell\u2019Italia meridionale) e il rev. Marc Turner (della Chiesa anglicana in Italia).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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