{"id":28684,"date":"2014-10-27T20:15:39","date_gmt":"2014-10-27T18:15:39","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=28684"},"modified":"2014-10-27T20:49:07","modified_gmt":"2014-10-27T18:49:07","slug":"caritas-umbria-in-kosovo-carita-concreta-e-accoglienza-inaugurato-il-nuovo-centro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/caritas-umbria-in-kosovo-carita-concreta-e-accoglienza-inaugurato-il-nuovo-centro\/","title":{"rendered":"Caritas Umbria in Kosovo: carit\u00e0 concreta e accoglienza. Inaugurato il nuovo centro"},"content":{"rendered":"
\"Inaugurazione<\/a>
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Il grande cortile all\u2019aperto ha accolto le oltre trecento persone che hanno preso parte alla cerimonia d\u2019inaugurazione della nuova struttura di accoglienza del campo missione della Caritas Umbria a Leskoc in Kosovo. Come due grandi braccia allargate per accogliere cos\u00ec appare la casa, quasi a mostrare il senso profondo che l\u00ec si vive che \u00e8 quello dell\u2019abbraccio e vicinanza a persone che soffrono, a bambini che non hanno famiglia e che nel campo missione della Caritas hanno trovato affetto e calore come quella della propria famiglia che la guerra o la povert\u00e0 ha distrutto.<\/p>\n

Alla cerimonia erano presenti mons. Benedetto Tuzia vescovo di Orvieto Todi e delegato per la carit\u00e0 della Ceu, padre Vittorio Viola della diocesi di Assisi, i direttori delle Caritas diocesane di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve, Orvieto-Todi, Gubbio, Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, di Foligno, e rappresentanti delle altre diocesi umbre, il vescovo amministratore apostolico del Kosovo mons. Gjergji Dode, il sindaco di Klina Sokol Bashota, il rappresentante del ministero degli Affari Sociali del Kosovo, i militari italiani dell\u2019Esercito e Carabinieri del contingente Kfor della Nato che operano in Kosovo, sacerdoti delle parrocchie vicine e molte famiglie kosovare in gran parte aiutate dall\u2019opera dei volontari italiani. Grande la festa e la gioia per i volontari italiani e kosovari che da anni operano nella struttura e dei bambini e ragazzi, attualmente accolti nella casa, che si sono esibiti in uno spettacolo con danze tradizionali del loro paese e in altre performance, concluso con la proiezione del video che raccoglie la storia di questi 15 anni insieme accomunati dallo slogan \u201cCi\u00f2 che conta \u00e8 volersi bene\u201d ripetuto dalle voci di tutti coloro che a vario titolo hanno avuto una parte nel progetto.<\/p>\n

Lo sforzo congiunto delle Caritas dell\u2019Umbria, dei volontari, benefattori, tra i quali la Provincia Autonoma di Trento, l\u2019associazione la Gomena Onlus, il gruppo Umbria Cuscinetti, l\u2019associazione Altotevere Senza Frontiere, ha permesso la realizzazione di questa nuova struttura abitativa sorta su di un terreno acquistato dalla Ceu, che ospiter\u00e0 bambini e ragazzi senza famiglia, dare loro la possibilit\u00e0 di formarsi anche professionalmente attraverso i laboratori di falegnameria e panetteria allestiti all\u2019interno della struttura o prestare la loro opera nelle attivit\u00e0 agricole e di allevamento. La struttura \u00e8 stata realizzata in sette anni con il lavoro delle maestranze locali e dei volontari italiani che si sono alternati per periodi pi\u00f9 o meno lunghi nel dare il proprio apporto tecnico, per un costo complessivo di 650.000 euro.<\/p>\n

\u00abUna giornata piena di emozione \u2013 spiega mons. Benedetto Tuzia<\/strong> vescovo di Orvieto-Todi che ha presieduto la cerimonia d\u2019inaugurazione \u2013 che ha ripagato le attese. Una forma di prossimit\u00e0 quasi d\u2019incarnazione con questo luogo dove si era usciti da poco dalla guerra con situazione di dolore e sofferenza. Qui c\u2019\u00e8 stata questa capacit\u00e0 della Caritas dell\u2019Umbria di farsi partecipe e condividere queste momenti, e con impegno e dedizione portare avanti questo progetto. Sono queste cose che nascono in profondit\u00e0, sono il segno che la condivisione non ha limiti e nasce dal cuore. E\u2019 un vero laboratorio di prossimit\u00e0 e di solidariet\u00e0 ma anche di dialogo interreligioso. Sono realt\u00e0 ben impiantate che hanno ancora bisogno di un lungo cammino in comune con la realt\u00e0 locale, di accompagnare e sostenere in tutti sensi, anche se poi si dovr\u00e0 arrivare ad una forma di cooperazione e di passaggio del testimone, in un contesto dove ci sono alcune visioni che vanno meglio focalizzate e condivise in un dialogo franco e sincero, ma rispettoso della realt\u00e0 locale di una chiesa che cerca di accompagnare non lasciando sola questa gente che ha tanto bisogno di avere qualcuno vicino\u00bb.<\/p>\n

\u00abUn\u2019esperienza bella che porto certamente con me, alla quale cercher\u00f2 di essere vicino anche in futuro \u2013 ha detto il vescovo eletto di Tortona padre Vittorio Viola<\/strong> della Caritas di Assisi \u2013 Un progetto che ho seguito dall\u2019inizio, oggi un sogno che continua con la presenza fatta di carit\u00e0, di accoglienza e aiuto alle famiglie pi\u00f9 bisognose che vivono in grande povert\u00e0 nel contesto di un paese in ripresa dopo la guerra. E\u2019 anche un punto di arrivo poter avere una casa pi\u00f9 adatta all\u2019accoglienza per rispondere alle tante richieste, ma anche una palestra dove imparare ad amar,e perch\u00e9 l\u2019idea \u00e8 quella di poter avere un luogo a servizio della Chiese dell\u2019Umbria dove poter fare esperienza di carit\u00e0 concreta, del farsi prossimo, dello stare accanto. Per il Kosovo \u00e8 un punto fermo come riconosciuto della municipalit\u00e0 di Klina e dal Governo, che dice come la Caritas dell\u2019Umbria ha trovato una sua collocazione dentro una rete di aiuti che stanno permettendo alla popolazione kosovara di crescere\u00bb.<\/p>\n

Pensando ad un prossimo futuro padre Viola ha aggiunto che \u00abla prospettiva \u00e8 quella di pensare la casa come possibilit\u00e0 di apprendistato e formazione per i ragazzi per insegnare loro un mestiere, come una risorsa per i ragazzi che sono l\u00ec e che ora si devono confrontare con una responsabilit\u00e0 nuova e con la vita. Per questo la casa \u00e8 stata pensata con diversi spazi di accoglienza prestandosi a molte funzioni, che miglioreranno il nostro servizio sia qualificando l\u2019accoglienza in base all\u2019et\u00e0 dei ragazzi, sia offrendo un\u2019opportunit\u00e0 maggiore per i gruppi che si alternano dall\u2019Umbria per fare esperienza concrete di servizio e di confronto con un\u2019altra cultura e societ\u00e0, tra fedi diverse che dialogano verso una strada pacifica di convivenza\u00bb.<\/p>\n

L\u2019attivit\u00e0 di accoglienza e solidariet\u00e0 del \u201cCampo-missione\u201d Caritas umbra in Kosovo \u00e8 iniziato nel 1999 al termine delle ostilit\u00e0 che investirono la regione balcanica provocando migliaia di vittime. La presenza della Caritas umbra ha contribuito in questi 15 anni a ricostruire il tessuto sociale multietnico e favorendo il dialogo interreligioso nel nuovo Stato del Kosovo. Grande l\u2019impegno degli operatori e volontari che hanno prestato il loro servizio a Klina, nell\u2019ambito socio assistenziale con i bambini e gli orfani di guerra, ma anche con l\u2019aiuto prestato a centinaia di famiglie in difficolt\u00e0 o a bambini disabili ai quali viene proposta un\u2019attivit\u00e0 creativa e di socializzazione.<\/p>\n

Oggi, l\u2019opera della Caritas nella cittadina di Klina si svolge anche con la visita e aiuto alle famiglie povere. Una forma di prossimit\u00e0 che nel progetto futuro della Caritas umbra potr\u00e0 essere valorizzato e strutturato con maggiore frequenza per prendersi cura dei minori nelle famiglie di origine. Una testimonianza concreta di dialogo e convivenza pacifica e un segno di speranza per i giovani e i bambini del Kosovo perch\u00e9 anche loro possano avere un futuro da vivere nella pace e nella serenit\u00e0 superando l\u2019odio e la violenza che ha generato vittime e lasciato segni indelebili nei loro occhi.<\/p>\n

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Guarda il video dell’inaugurazione della nuova Casa Caritas (Elisabetta Lomoro)<\/strong><\/em><\/p>\n