{"id":28668,"date":"2014-10-24T14:08:31","date_gmt":"2014-10-24T12:08:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=28668"},"modified":"2014-10-24T14:08:31","modified_gmt":"2014-10-24T12:08:31","slug":"paolo-vi-apostolo-instancabile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/paolo-vi-apostolo-instancabile\/","title":{"rendered":"Paolo VI, apostolo instancabile"},"content":{"rendered":"
\"L\u2019arazzo<\/a>
L\u2019arazzo appeso a San Pietro<\/figcaption><\/figure>\n

Sei mesi dopo la doppia canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, nella stessa piazza Paolo VI viene indicato al culto della Chiesa universale come esempio di santit\u00e0. All\u2019appuntamento non potevano mancare il Papa regnante, che ha definito pi\u00f9 volte il Papa della sua giovinezza \u201cuna luce\u201d sul suo cammino, e il Papa emerito, che dalle mani di Giovanni Battista Montini ricevette, 37 anni fa, la porpora cardinalizia. Papa Francesco ha voluto che la beatificazione di Paolo VI avvenisse a conclusione del Sinodo straordinario sulla famiglia. Alla fine della cerimonia di beatificazione, alla quale hanno partecipato circa 70 mila persone, il Papa si \u00e8 intrattenuto a lungo con i Padri sinodali e i concelebranti presenti, salutandoli uno ad uno e scambiando con ognuno qualche parola. Poi il \u201cbagno di folla\u201d con la jeep bianca scoperta, in una giornata romana riscaldata da un sole estivo e dalla presenza in piazza di tutte le generazioni, dai nonni ai nipoti con biberon e passeggini. Ripercorriamo l\u2019evento nel dettaglio.<\/p>\n

Alle ore 10<\/strong> il Papa emerito Ratzinger fa il suo ingresso sul sagrato, salutato dagli applausi della folla, che lui ricambia affettuosamente salutando con la mano. Lo sguardo di Benedetto \u00e8 concentrato e assorto, fisso sul libretto della celebrazione che ha tra le mani. Altrettanto raccolta e composta \u00e8 la folla dei fedeli, quelli delle tre diocesi di Papa Montini in testa: Brescia con oltre 5 mila fedeli, Milano con 3 mila, e Roma che \u2018gioca in casa\u2019. Tra gli striscioni, quello degli abitanti di Concesio, citt\u00e0 natale del nuovo Beato, e quelli variopinti delle tante scuole paritarie sparse per l\u2019Italia che portano il suo nome.<\/p>\n

Ore 10.20<\/strong>: il primo gesto di Francesco, che arriva sul sagrato, \u00e8 quello di dirigersi dal suo predecessore e di abbracciarlo, mani nelle mani, occhi negli occhi. La folla dei fedeli esplode in un applauso, mentre il coro della Cappella sistina e il coro della diocesi di Milano intonano l\u2019inno del nuovo beato, appositamente composto per l\u2019occasione. Comincia la messa; il postulatore legge la biografia di Paolo VI, con Papa Francesco che ascolta assorto.<\/p>\n

Alle 10.45<\/strong> il Papa pronuncia la formula di beatificazione: da questo momento la Chiesa ha un nuovo nome da indicare al culto universale. La memoria liturgica cadr\u00e0 il 26 settembre, giorno della nascita di Montini [non della morte, come di consueto, perch\u00e9 il 6 agosto \u00e8 la festa della Trasfigurazione, ndr<\/em>]. L\u2019arazzo con l\u2019effige di Paolo VI, con le mani alzate verso il cielo e i piedi che calpestano il selciato dei sanpietrini romani, viene finalmente scoperto, e al canto dello Jubilate Deo<\/em> si portano all\u2019altare le reliquie del Beato: una delle due maglie, quella pi\u00f9 insanguinata, che indossava a Manila durante l\u2019attentato del 1970.<\/p>\n

Alle ore 11.15<\/strong> l\u2019omelia di Papa Francesco, dieci minuti intensi e appassionati, che scatenano gli applausi della folla. \u201cIn questo giorno della beatificazione di Papa Paolo VI – ha detto il Vescovo di Roma – mi ritornano alla mente le sue parole, con le quali istituiva il Sinodo dei vescovi: \u2018Scrutando attentamente i segni dei tempi, cerchiamo di adattare le vie e i metodi… alle accresciute necessit\u00e0 dei nostri giorni e alle mutate condizioni della societ\u00e0\u2019 (Apostolica sollicitudo<\/em>). Nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie! Grazie, nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa! Nelle sue annotazioni personali, il grande timoniere del Concilio, all\u2019indomani della chiusura dell\u2019assise conciliare, scrisse: \u2018Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perch\u00e9 io vi abbia qualche attitudine, o affinch\u00e9 io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficolt\u00e0, ma perch\u00e9 io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva\u2019. In questa umilt\u00e0 risplende la grandezza del beato Paolo VI che, mentre si profilava una societ\u00e0 secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante, e talvolta in solitudine, il timone della Barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore. Paolo VI ha saputo davvero dare a Dio quello che \u00e8 di Dio, dedicando tutta la propria vita all\u2019\u2018impegno sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo\u2019, amando la Chiesa e guidando la Chiesa perch\u00e9 fosse \u2018nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza\u2019 (Ecclesiam Suam<\/em>)\u201d. Protagonista della prima parte dell\u2019omelia era stato il \u201cDio delle sorprese\u201d, che non ha paura, anzi ama le novit\u00e0, delle quali non si deve avere timore. Quanto al Sinodo dei vescovi – ha detto ancora Papa Bergoglio -: in esso \u201cabbiamo sentito la forza dello Spirito santo che guida e rinnova sempre la Chiesa. Abbiamo seminato, e continueremo a seminare\u201d.<\/p>\n

Quando scocca mezzogiorno<\/strong>, anche l\u2019Angelus<\/em> \u00e8 tutto dedicato al nuovo Beato. Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata missionaria mondiale, Francesco ricorda l\u2019enclica Evangelii nuntiandi<\/em>, che ha fatto di Paolo VI \u201cuno strenuo difensore della missione ad gentes<\/em>\u201d. Infine la devozione mariana: \u00e8 stato Papa Montini a proclamare Maria \u201cMadre della Chiesa\u201d, a chiusura della terza sessione del Concilio. Prima di congedarsi, l\u2019altro caldo abbraccio a Benedetto e la reverente sosta di fronte all\u2019arazzo che campeggia sulla facciata della basilica.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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