{"id":2866,"date":"2002-12-20T00:00:00","date_gmt":"2002-12-20T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2866"},"modified":"2015-06-12T10:51:52","modified_gmt":"2015-06-12T08:51:52","slug":"2866","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/2866\/","title":{"rendered":"“Il Signore sia con te”"},"content":{"rendered":"

“Il Signore \u00e8 con te”. Questo saluto dell’angelo a Maria fa parte di quelle parole evangeliche che sentiamo pi\u00f9 familiari. Le pronunciamo sin da bambini e ci accompagnano lungo il corso delle giornate e della stessa vita: ogni volta che recitiamo l’Ave Maria esse salgono teneramente sulle nostre labbra. E in questo anno, dedicato dal Papa al santo rosario, ci accompagneranno in modo del tutto particolare.<\/p>\n

\u00c8\u00a0bene porvi attenzione. Forse, infatti, proprio a causa di una consuetudine irriflessa, non pensiamo al turbamento che esse provocarono nella giovane ragazza di Nazareth. L’alto senso di Dio e la bassa considerazione di s\u00e9 che Maria aveva e che rendevano alte e terribili quelle parole, non fanno parte del nostro bagaglio spirituale, tanto spesso esattamente rovesciato. Maria non si turb\u00f2 al vedere il volto dell’angelo, bens\u00ec al sentire le sue parole.<\/p>\n

\u00c8\u00a0sufficiente, infatti, porvi un poco di attenzione per rimanere senza fiato: essere la dimora di Dio! Eppure la Chiesa sente cos\u00ec decisivo questo saluto da averlo introdotto nella messa; pi\u00f9 volte durante la celebrazione il sacerdote si rivolge ai fedeli presenti salutandoli con le stesse parole dell’angelo anche se rivolte al plurale: “Il Signore sia con voi”. E sa bene, la Chiesa, di non pronunciare parole vuote, esse esprimono quella realt\u00e0 profonda di cui ha parlato Ges\u00f9: “dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt<\/em> 18, 20).<\/p>\n

La Liturgia di questa domenica, proprio nell’imminenza del Natale, ci ripropone il brano evangelico dell’Annunciazione. Quel giorno, in un cocente contrasto, sentiremo ancora l’evangelista notare amaramente: “non c’era posto per loro nell’albergo”. E Ges\u00f9 dovette nascere in una grotta. Viene spontaneo chiedersi: ma Dio non aveva una casa sulla terra? Non aveva un luogo ove dimorare? Il Vangelo ci dice che Dio sceglie il cuore di una ragazza di uno sperduto villaggio della Galilea come casa per il suo Figlio. A leggere bene le Sante Scritture, tuttavia, ci accorgiamo che da sempre Dio ha preferito come sua dimora il cuore degli uomini piuttosto che un tempio di pietra. Il saluto dell’angelo a Maria esprime quindi una realt\u00e0 gi\u00e0 vissuta dal popolo d’Israele in tutta la sua storia, ne \u00e8 anzi il filo rosso che la traversa e la sorregge. L’angelo del Signore pu\u00f2 dire ad Israele: il Signore \u00e8 con te.<\/p>\n

Dio \u00e8 con Abramo, \u00e8 con Isacco, \u00e8 con Giacobbe, accompagna Giuseppe in tutta le sue vicissitudini, appare a Mos\u00e9 nel roveto ardente e si presenta, appunto, come “Colui che \u00e8”, non in una definizione astratta e metafisica, ma storica, vorrei dire, di compagnia fedele. Egli \u00e8 il Dio che ha udito il grido di dolore del suo popolo schiavo in Egitto e ha deciso di scendere per liberarlo: lo condurr\u00e0 illeso attraverso il mar Rosso e lo accompagner\u00e0 negli anni del deserto introducendolo poi nella terra promessa e sostenendolo per tutti i giorni.<\/p>\n

Il Signore \u00e8 con il suo popolo, per sempre. Il secondo libro di Samuele esprime quasi plasticamente questo stile del Signore. Si narra di Davide, giovane re, che dopo aver costruito la sua “casa di cedro” e la citt\u00e0 capitale dello stato, Gerusalemme, desidera ora dotarla di un grande tempio, quasi per avere anche Dio come cittadino. Il profeta Natan, che ha acconsentito al desiderio del re, nella notte si sente bocciare da Dio stesso la proposta dell’erezione di un santuario. Deve quindi tornare nella reggia e dire a Davide che Dio, piuttosto, avrebbe edificato Lui una casa per Davide e per il Suo popolo.<\/p>\n

E ricorda al re che Dio \u00e8 stato accanto a lui fin dalla sua giovinezza quando pascolava le greggi, che lo ha accompagnato sino a quel giorno e che star\u00e0 con lui anche per il futuro, difendendolo dai nemici e facendolo grande e potente. E sar\u00e0 Dio quindi a trovare un luogo ove far abitare il suo popolo. Insomma, il Signore \u00e8 il tetto di protezione per Davide. Perci\u00f2, non \u00e8 il re a costruire una casa a Dio, ma il contrario: \u00e8 Dio che edifica una casa per Davide e per il Suo popolo.<\/p>\n

Questa casa \u00e8 Maria. Al tempio di pietre che Davide costru\u00ec con splendore tanto da far esclamare al salmista “ai tuoi servi sono care le pietre di Sion”, Dio sostituisce un tempio di carne, il corpo di una giovane ragazza che sin dall’eternit\u00e0 Egli si stava “progettando” e “costruendo”. In quel lontano giorno dell’annunciazione si compiva la costruzione della vera casa. Tutto era pronto. E “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv<\/em> 1, 14). L’evangelista, per sottolineare il legame con quanto \u00e8 avvenuto nel Vecchio Testamento, pone Ges\u00f9 direttamente nella discendenza di Davide: “Sar\u00e0 grande e sar\u00e0 chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli dar\u00e0 il trono di Davide suo padre e regner\u00e0 per sempre”. Maria, nel suo fragile corpo, riassume tutta l’attesa del popolo d’Israele, e al tempo stesso diviene la prima di tutti coloro che da quel giorno attendono la salvezza.<\/p>\n

Quel “s\u00ec” pronunciato davanti all’angelo ha cambiato il corso della storia. Sembra incredibile, eppure \u00e8 questo il modo che Dio ha scelto di abitare tra gli uomini. Maria per prima ascolta la Parola e per prima offre se stessa la sua vita, il suo corpo, al Signore. \u00c8\u00a0lei il primo spazio di Dio, la prima casa di Dio, il primo luogo scelto dal Signore. Quanto \u00e8 diversa Betlemme, citt\u00e0 che non sa accogliere! A Maria l’angelo pu\u00f2 dire: il Signore \u00e8 con te. Non altrettanto si pu\u00f2 affermare per Betlemme. Dio ha scelto Maria, e da sempre. Ma aveva bisogno del suo consenso; e il “s\u00ec” non era scontato. In quella casetta di Nazareth non si \u00e8 recitato un copione gi\u00e0 scritto.<\/p>\n

E l’evangelista lo suggerisce: c’\u00e8 stato turbamento, ci sono state obiezioni, richieste, dialogo. Solo alla fine Maria ha dato l’assenso. E si tratt\u00f2 di una decisione che le sconvolgeva totalmente la vita. Dio non viene per compiere i nostri progetti; spesso viene per interromperli. La grandezza di Maria non sta pertanto nella “realizzazione di se stessa”, come in genere noi desideriamo per noi, bens\u00ec nel porre tutta la sua fiducia nelle parole dell’angelo. A ragione Elisabetta, non appena la vede varcare la soglia di casa, pu\u00f2 esclamare: “Beata colei che ha creduto all’adempimento delle parole del Signore” (Lc<\/em> 1, 45). La vera realizzazione di ognuno di noi sta tutta nell’obbedienza alle Parole del Vangelo. \u00c8\u00a0stato questo il segreto della beatitudine di Maria. Lo stesso pu\u00f2 essere per noi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Il Signore \u00e8 con te”. Questo saluto dell’angelo a Maria fa parte di quelle parole evangeliche che sentiamo pi\u00f9 familiari. Le pronunciamo sin da bambini e ci accompagnano lungo il corso delle giornate e della stessa vita: ogni volta che recitiamo l’Ave Maria esse salgono teneramente sulle nostre labbra. E in questo anno, dedicato dal […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2866"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=2866"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2866\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":35526,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/2866\/revisions\/35526"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=2866"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=2866"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=2866"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}