{"id":28390,"date":"2014-10-10T13:56:32","date_gmt":"2014-10-10T11:56:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=28390"},"modified":"2015-07-16T14:22:20","modified_gmt":"2015-07-16T12:22:20","slug":"sinodo-sulla-famiglia-gli-umbri-alla-veglia-con-il-papa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sinodo-sulla-famiglia-gli-umbri-alla-veglia-con-il-papa\/","title":{"rendered":"SINODO SULLA FAMIGLIA. Gli umbri alla veglia con il Papa"},"content":{"rendered":"
\"Partecipanti<\/a>
Partecipanti umbri alla veglia di preghiera con il Papa per il Sinodo sulla famiglia<\/figcaption><\/figure>\n

L’invito, giunto alle famiglie a raccogliersi in preghiera in San Pietro accanto al Santo Padre per l\u2019inizio del Sinodo, \u00e8 stato accolto con gioia da tutta Italia. \u201cAccendi una luce in famiglia\u201d, questo il titolo dell\u2019iniziativa, che ha visto una numerosa partecipazione. Tante erano le luci che si sono accese in piazza San Pietro quando \u00e8 arrivato Papa Francesco, cos\u00ec come tante sono state le luci, sparse in tutta la Terra, alle finestre delle famiglie che non hanno potuto partecipare direttamente a Roma. Anche l\u2019Umbria, cos\u00ec come annunciato dai responsabili dell\u2019Ufficio famiglia regionale, ha aderito con entusiasmo. Dieci gli autobus partiti dalle otto diocesi. Coppie di sposi di ogni et\u00e0, bimbi festanti e anche fidanzati hanno voluto portare in piazza la gioia e la bellezza di essere famiglia<\/em>, nonostante tutto. Una grande \u201cfamiglia di famiglie\u201d che, in silenzio e in preghiera, ha ascoltato le toccanti testimonianze di tre coppie che si sono alternate sul sagrato; una coppia di fidanzati e due coppie di sposi con storie differenti, eppure ricchissime di spunti su ci\u00f2 che vuol dire essere famiglia oggi.<\/p>\n

I racconti hanno detto la gioia e l\u2019impegno di chi si prepara al matrimonio, e anche la fatica di chi nel corso del proprio cammino sponsale trova delle difficolt\u00e0. Nessuna retorica, piuttosto molta concretezza nelle parole di chi testimoniava, proprio com\u2019\u00e8 nello stile di noi famiglie. Perch\u00e9 tutti siamo consapevoli della fragilit\u00e0 che \u00e8 insita in ogni coppia di sposi, eppure eravamo in piazza a testimoniare la nostra voglia di famiglia e la preziosit\u00e0 che essa rappresenta per la Chiesa. La piccola Chiesa domestica ha abbracciato spiritualmente i Padri sinodali e Papa Francesco, invocando su di loro lo Spirito santo perch\u00e9 soffi con forza e illumini i lavori del Sinodo, \u201cper ricercare – come ha detto il Pontefice durante la sua riflessione in piazza – ci\u00f2 che oggi il Signore chiede alla sua Chiesa. Dobbiamo prestare orecchio ai battiti di questo tempo e percepire l\u2019\u2018odore\u2019 degli uomini d\u2019oggi, fino a restare impregnati delle loro gioie e speranze, delle loro tristezze e angosce (cfr. Gaudium et spes<\/em>, 1). A quel punto sapremo proporre con credibilit\u00e0 la buona notizia sulla famiglia\u201d. Perch\u00e9, ha proseguito il Papa, \u201cconosciamo come nel Vangelo ci siano una forza e una tenerezza capaci di vincere ci\u00f2 che crea infelicit\u00e0 e violenza. S\u00ec, nel Vangelo c\u2019\u00e8 la salvezza che colma i bisogni pi\u00f9 profondi dell\u2019uomo! Di questa salvezza, opera della misericordia di Dio e sua grazia, come Chiesa siamo segno e strumento, sacramento vivo ed efficace (cfr. Evangelii gaudium<\/em>, 112). Se cos\u00ec non fosse, il nostro edificio resterebbe solo un castello di carte, e i Pastori si ridurrebbero a \u2018chierici di stato\u2019, sulle cui labbra il popolo cercherebbe invano la freschezza e il profumo del Vangelo (EG, 39)\u201d.<\/p>\n

Il Pontefice ha poi pregato lo Spirito santo perch\u00e9 conceda ai Padri sinodali tre doni essenziali, ossia \u201cil dono dell\u2019ascolto: ascolto di Dio<\/em>, fino a sentire con Lui il grido del popolo; ascolto del popolo<\/em>, fino a respirarvi la volont\u00e0 a cui Dio ci chiama. Il dono del confronto sincero, aperto e fraterno, che ci porti a farci carico con responsabilit\u00e0 pastorale degli interrogativi che questo cambiamento d\u2019epoca porta con s\u00e9. Lasciamo che si riversino nel nostro cuore, senza mai perdere la pace, ma con la serena fiducia che a suo tempo non mancher\u00e0 il Signore di ricondurre a unit\u00e0. Lo sguardo<\/em> \u00e8 il terzo dono che imploriamo con la nostra preghiera. Perch\u00e9, se davvero intendiamo verificare il nostro passo sul terreno delle sfide contemporanee, la condizione decisiva \u00e8 mantenere fisso lo sguardo su Ges\u00f9 Cristo, sostare nella contemplazione e nell\u2019adorazione del suo volto\u201d. Proprio come fece Maria, che a Cana disse: \u201cQualsiasi cosa vi dica, fatela\u201d (Gv<\/em> 2,5). Il momento di preghiera, vissuto in silenzio e intensit\u00e0, rimarr\u00e0 nel cuore di quanti si sono radunati a Roma e di chi ha voluto seguirlo in televisione da casa.<\/p>\n

La gioia per questo momento di grazia cui \u00e8 chiamata la Chiesa accompagner\u00e0 in questi giorni ogni famiglia, come la preghiera incessante per i lavori del Sinodo. I responsabili regionali ringraziano tutti i responsabili diocesani di pastorale familiare dell\u2019Umbria e i loro Vescovi per l\u2019entusiasmo con cui hanno aderito all\u2019iniziativa, e collaborato perch\u00e9 la presenza delle famiglie della nostra regione non mancasse. \u00c8 stata l\u2019occasione per sperimentare, nel piccolo, quella comunione ecclesiale che veramente ci fa \u201cfamiglia di famiglie\u201d al servizio della vigna del Signore.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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