{"id":28208,"date":"2014-10-01T23:50:24","date_gmt":"2014-10-01T21:50:24","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=28208"},"modified":"2024-01-05T19:18:04","modified_gmt":"2024-01-05T17:18:04","slug":"da-collevalenza-dio-irradia-la-sua-misericordia-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/da-collevalenza-dio-irradia-la-sua-misericordia-2\/","title":{"rendered":"Da Collevalenza Dio irradia la Sua misericordia"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il card. Saraiva al momento della consacrazione<\/figcaption><\/figure>\n

Domenica 28 settembre si \u00e8 celebrata a Collevalenza la festa diocesana del santuario dell\u2019Amore Misericordioso. Grande festa con la quale la Chiesa ci ricorda che tutti siamo chiamati ad annunziare e testimoniare la Misericordia che \u00e8 il cuore del Vangelo. Lo ha rivelato Ges\u00f9 stesso portando a compimento la progressiva rivelazione della paternit\u00e0 amorosa di Dio, iniziata nell\u2019Antico Testamento.<\/p>\n

Alle ore 11.30, il card. Jos\u00e9 Saraiva<\/strong> ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica, animata dal coro Edi Toni di San Vito di Narni.<\/p>\n

All\u2019inizio della sua omelia, il Cardinale<\/strong> si \u00e8 rivolto alla famiglia dell\u2019Amore Misericordioso con queste parole: \u201cCara Famiglia dell\u2019Amore Misericordioso! La beata Speranza di Ges\u00f9, al secolo Maria Josefa Alhama Valera, con il suo amore materno vi appartiene in modo speciale, e con il suo carisma \u00e8 stata nella Chiesa la vostra fondatrice. In quanto beata, da oggi e per sempre appartiene a pieno titolo a quanti vivono nella Chiesa universale!<\/p>\n

Ella \u00e8 stata interprete con generosa, indefettibile e amorevole fedelt\u00e0 alla santit\u00e0 di Cristo, unico e vero Santo, da cui germoglia la santit\u00e0 che scaturisce dal sacramento battesimale e si sviluppa nella risposta personale, libera e perseverante\u201d.<\/p>\n

Alle ore 18.30 ha avuto inizio la solenne messa presieduta dal vescovo mons. Benedetto Tuzia, con la partecipazione del vicario generale mons. Antonio Cardarelli, del clero diocesano e dei Figli dell\u2019Amore Misericordioso con il rettore del santuario padre Ireneo Martin.<\/p>\n

All\u2019omelia mons. Tuzia<\/strong>, ricordando la recente beatificazione con la quale la Chiesa ha invitato i fedeli a dare lode e riconoscenza a Dio Padre misericordioso per la santit\u00e0 che ha fatto risplendere nella vita di Madre Speranza, ha detto: \u201cMadre Speranza ha creduto nell\u2019Amore misericordioso, ne \u00e8 stata profondamente segnata; ne \u00e8 stata l\u2019apostola. Credere, per Madre Speranza, \u00e8 stato un affidarsi all\u2019Amore misericordioso che sempre accoglie e perdona, che sostiene e aiuta l\u2019esistenza e che si mostra potente nella sua capacit\u00e0 di raddrizzare le storture della nostra storia.<\/p>\n

La misericordia \u00e8 la carezza di Dio sul mio peccato\u2026 la misericordia \u00e8 la chiave della vita cristiana. Ogni vero incontro con Dio (ha detto Papa Francesco) fa scattare il \u2018grilletto\u2019 della misericordia.<\/p>\n

C\u2019\u00e8 un\u2019immagine molto conosciuta che rappresenta il punto pi\u00f9 alto della parabola ascoltata, nella lettura del Vangelo di oggi; \u00e8 il quadro del pittore fiammingo Rembrandt, dipinto alcuni anni prima della morte; un\u2019icona da contemplare a lungo. Un padre in piedi, fuori della casa dove ha atteso a lungo il ritorno di suo figlio; e inginocchiato ai suoi piedi, un giovane. Colpisce l\u2019ampio mantello del padre, con il quale sembra voler ricoprire una vita squarciata. La luce della Misericordia illumina questo quadro di vita che ci interpella\u2026 Misericordia che non solo blocca il male e la distruzione, ma cambia, trasforma, rinnova, rigenera e produce gioia\u201d.<\/p>\n

La liturgia \u00e8 stata animata dai cori del santuario e da quello della citt\u00e0 di Todi.<\/p>\n

I tratti della santit\u00e0 cristiana<\/h3>\n

“Essere santi – ha detto il card. Jos\u00e9 Saraiva<\/strong> – non pu\u00f2 equivalere solo a essere buoni; ma essere santi deve significare essere per sempre di Dio!<\/em> La santit\u00e0 ha origine da Dio, come Colui dal quale discende e riconduce a S\u00e9 ogni cosa. La santit\u00e0 \u00e8 una scala speciale e sicura che ci conduce verso il cielo. \u00c8 un patto che Dio stipula con l\u2019uomo. Nel Vangelo della parabola del padre buono, che ci viene presentata in questa santa liturgia, \u00e8 posto in evidenza un tratto che custodisce la bellezza dell\u2019amore di Dio. Questo tratto \u00e8 la Sua misericordia, quale forza che genera e custodisce l\u2019amore, che sana ogni forma di frattura e di lacerazione con Dio. Nella parabola si coglie la natura pedagogica della misericordia, che diviene dinamica, e da cui scaturiscono l\u2019attesa paziente di chi antepone alla logica sempre il cuore; l\u2019accoglienza che sconfigge il rancore con l\u2019amore; l\u2019abbraccio, espressione sublime della carit\u00e0 che vede nella croce l\u2019emblema dell\u2019accoglienza universale di Ges\u00f9, in cui visibilmente le sue braccia sono aperte, spalancate, perch\u00e9 inchiodate sulla croce, unica e vera fonte dell\u2019amore supremo. Il fulcro dell\u2019intero racconto evangelico, fino a imprimere il carattere profondo al valore della misericordia, \u00e8 la rinascita, la quale costituisce, per la fede cristiana, il grande miracolo generato dalla Misericordia che infonde con speranza la vita nuova, fino a dimenticare le nostre colpe\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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