Si svolger\u00e0 ad Assisi, presso la sala Romanica del Sacro Convento, mercoled\u00ec 4 e gioved\u00ec 5 dicembre (ore 9-12), il convegno di studi “L’Arcobaleno del sacro. Nuove presenze religiose alle soglie del Terzo Millennio” organizzato dall’istituto Teologico di Assisi e dalla facolt\u00e0 di Lettere e filosofia dell’Universit\u00e0 degli studi di Perugia. Da qualche settimana La Voce sta pubblicando il programma dei lavori, coordinati da mons. Elio Bromuri (che all’Ita insegna Ecumenismo). Al convegno, aperto a tutti gli interessati (per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa: tel. 075.813061 – fax 075.815421, e-mail: teologiassisi@libero.it) saranno resi noti i risultati di un’indagine socio-religiosa, promossa gi\u00e0 da tempo dall’istituto Teologico nel quadro dei propri studi accademici e delle ricerche scientifiche, circa la consistenza quantitativa, la natura e le finalit\u00e0 dei tanti gruppi pseudoreligiosi e delle nuove religiosit\u00e0 non cristiane presenti nel territorio della regione Umbria. Il progetto \u00e8 partito dai rilevamenti sociologici condotti da vari ricercatori fin dagli anni ’90; questi hanno messo in luce la presenza in Italia di numerosissimi nuovi insediamenti religiosi e culturali (non meno di 600) che vanno gradualmente modificando la sua tradizionale fisionomia religiosa. Nel volgere di un decennio diversi indicatori fanno rilevare che il fenomeno – polimorfo e per lo pi\u00f9 sommerso, caratterizzato da eterogeneit\u00e0 e livelli identificativi diversi – sia in crescita. La regione dell’Umbria, terra – come noto – caratterizzata da straordinarie figure di santi sembra invece coinvolta in modo del tutto particolare dal fenomeno delle nuove religiosit\u00e0. La nostra – ha fatto rilevare uno studio condotto per conto della Cei – \u00e8 una delle regioni italiane a pi\u00f9 alta penetrabilit\u00e0 di nuovi insediamenti religiosi non cristiani. In prima battuta i ricercatori hanno compiuto una rilevazione delle multiformi e variegate espressioni del “sacro” extra-cristiano in Umbria. L’indagine si \u00e8 occupata in modo specifico della consistenza di comunit\u00e0 religiose non cristiane, centri, movimenti, confraternite e altre forme di natura esoterica, occultista, sincretista, teosofica, gnostica, spiritistica e di ogni altra espressione della New o Next Age, come della cosiddetta “credenza senza appartenenza”. Questo lavoro \u00e8 stato coordinato dal prof. Marco Pucciarini con il quale hanno collaborato alcuni docenti dell’Ita ed altri ricercatori. Spetter\u00e0 al convegno riflettere sui dati che sono stati raccolti ed elaborati, ma anche discutere su alcuni problemi emersi dalla ricerca quali: il tipo di “sacro” emergente nella cultura postmoderna; il rapporto tra l’estensione delle nuove religiosit\u00e0 e l’attuale azione pastorale della Chiesa; le sfide delle nuove religiosit\u00e0 alle Chiese cristiane e alle altre grandi religioni storiche. Altre domande riguardano il fenomeno delle “nuove religiosit\u00e0”: con queste si fa riferimento ad un fenomeno popolare consistente o solo ad un’invasione di “sigle”? Quali implicazioni giuridico-istituzionali esse comportano? Soddisfano una vera sete di trascendenza degli aderenti o solo il loro bisogno di protagonismo, di appartenenze forti? Ci sono abusi nell’esercizio della leadership, nelle tecniche di reclutamento e di formazione, oppure tutto \u00e8 legale? Quali sono i rapporti tra esse e l’immigrazione? Ai relatori e ai partecipanti il compito di approfondire queste tematiche. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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