{"id":28152,"date":"2014-09-25T19:46:58","date_gmt":"2014-09-25T17:46:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=28152"},"modified":"2015-08-04T15:36:05","modified_gmt":"2015-08-04T13:36:05","slug":"oltre-la-tragedia-commozione-e-preghiera","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/oltre-la-tragedia-commozione-e-preghiera\/","title":{"rendered":"Oltre la tragedia commozione e preghiera"},"content":{"rendered":"

\"don<\/a>La Chiesa perugino-pievese \u00e8 profondamente sconvolta per la tragica morte di don Franco Bucarini, parroco di Canneto – Capocavallo – Cenerente – Pantano – Prugneto, trovato morto, l\u2019ipotesi \u00e8 che si tratti di suicidio, in casa. Il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti con le lacrime agli occhi ne ha dato notizia ai suoi collaboratori e al Consiglio episcopale diocesano convocato in Curia per discutere dei programmi pastorali\u201d. Con queste parole venerd\u00ec scorso, 19 settembre, veniva data notizia del tragico evento che ha colpito la comunit\u00e0 diocesana. Sono stati giorni concitati, di sofferenza, di domande, di polemiche sulla stampa.<\/p>\n

Quella che in un primo momento era un\u2019ipotesi poi \u00e8 stata confermata ed \u00e8 stato appurato anche che il fatto era avvenuto il giorno prima del ritrovamento del corpo. Mercoled\u00ec, al funerale celebrato dall\u2019arcivescovo nella parrocchia di Cenerente, c\u2019era davvero tanta gente visibilmente commossa e, al tempo stesso, composta, silenziosa, ancora incredula. La grande tensostruttura parrocchiale di Cenerente non \u00e8 riuscita a contenere la folla che in una giornata piovosa di inizio autunno ha partecipato insieme a numerosi sacerdoti e religiosi alle esequie di don Franco Bucarini.<\/p>\n

Con il Cardinale hanno concelebrato l\u2019ausiliare mons. Paolo Giulietti, il vice parroco di Cenerente don Giovanni Marconi, e il vicario episcopale della Seconda Zona pastorale dell\u2019Archidiocesi mons. Fabio Quaresima. era presente anche una rappresentanza della Congregazione dei Padri Orionini, famiglia religiosa nella quale don Franco si form\u00f2 spiritualmente ed ebbe la chiamata al sacerdozio. Don Bucarini era un sacerdote buono, generoso, impegnato da sempre in opere missionarie e caritative a favore dei pi\u00f9 piccoli e pi\u00f9 poveri della terra.<\/p>\n

La sorella Rita, nel ricordarlo a quanti l\u2019hanno conosciuto ed apprezzato – ringraziandoli per la vicinanza dimostrata in questo difficilissimo momento alla sua numerosa famiglia (due sorelle e tre fratelli) -, ha detto con voce ferma: \u201cle persone che da don Franco non hanno ricevuto un aiuto si contano sulle dita di una mano\u201d. Ma era anche un uomo fragile, che ha chiesto perdono a Dio, alla Chiesa e alla sua famiglia per il gesto disperato che ha compiuto il 18 settembre, dopo che la sua vicenda era diventata di pubblico dominio. Al riguardo, sempre la sorella Rita, ha \u201cdenunciato\u201d quanto \u00e8 accaduto al fratello.<\/p>\n

Don Bucarini era nato a Perugia il 15 febbraio 1941. Fu ordinato presbitero il 1\u00b0 maggio 1971 come membro della Congregazione religiosa degli Orionini e svolse gran parte del suo ministero sacerdotale in Francia e in Paesi di missione. Nel 2008, dopo sua richiesta, fu incardinato nell\u2019Archidiocesi di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve; nominato parroco prima di Santa Maria Annunziata in Colombella (2 aprile 2008) e poi delle parrocchie di Canneto \u2013 Capocavallo \u2013 Cenerente \u2013 Pantano \u2013 Prugneto (18 luglio 2012). Attualmente ricopriva l\u2019incarico di direttore dell\u2019Ufficio diocesano per le missioni e la cooperazione tra le Chiese.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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