<\/a>Quando nel 2009 il \u201cFondo di solidariet\u00e0 delle Chiese umbre\u201d \u00e8 stato pensato e attivato si voleva dare un aiuto alle famiglie che perdendo il lavoro e non avendo altri sussidi sociali non sapevano come andare avanti. La speranza era che la crisi economica avrebbe presto lasciato il posto alla ripresa e che il \u201cFondo\u201d sarebbe passato alla storia. La realt\u00e0, purtroppo, si \u00e8 rivelata pi\u00f9 dura del previsto con la crisi che non allenta la morsa e con le aziende grandi come le multinazionali ma anche quelle piccole, tante, che chiudono e licenziano. Cos\u00ec il Fondo rappresenta ancora oggi una risorsa (si potrebbe chiamarlo anche \u201cammortizzatore sociale\u201d) per famiglie battute dalla crisi.<\/p>\nAlla prima raccolta fondi che super\u00f2 il milione di euro (1.325.320,65) ne sono succedute altre tre con risultati ben inferiori (meno della met\u00e0 della prima), ed ora i Vescovi umbri si apprestano a fare nuovamente appello alla generosit\u00e0 degli umbri, singoli, imprese, istituzioni e le stesse Chiese, secondo le loro possibilit\u00e0, per una quinta raccolta. Per l\u2019occasione venerd\u00ec 5 settembre, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la Conferenza episcopale umbra (Ceu) e la Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio dell\u2019Umbria hanno presentato alla stampa la raccolta \u201caperta\u201d con un nuovo impegnativo contributo della Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio.<\/p>\n
Sono intervenuti il cardinale arcivescovo presidente della Ceu Gualtiero Bassetti, i responsabili delle Caritas delle diocesi umbre, i presidenti delle Fondazioni Casse di Risparmio di Perugia, dott. Carlo Colaiacovo, di Terni e Narni, dott. Mario Fornaci, di Citt\u00e0 di Castello, geom. Italo Cesarotti, di Foligno, dott. Alberto Cianetti, di Orvieto, geom. Vincenzo Fumi, e di Spoleto, avv. Sergio Zinni. Nei cinque anni di operativit\u00e0 del \u201cFondo\u201d (era la fine di agosto del 2009 quando le prime famiglie hanno ricevuto l\u2019aiuto grazie al \u201cFondo\u201d) il contributo erogato dalla Consulta delle Fondazioni Casse di Risparmio dell\u2019Umbria \u00e8 stato pari a circa il 40% – euro 1.200.475,00 – dell\u2019intera somma raccolta, che al 27 agosto 2014 ammonta a euro 3.005.931,83, per un totale di 2.191 famiglie sostenute. Uno degli obiettivi fissati, e cio\u00e8 che quanto raccolto andasse tutto ai destinatari azzerando i costi di una gestione tutta basata sul volontariato, \u00e8 stato costantemente mantenuto.<\/p>\n
La gestione del \u201cFondo di solidariet\u00e0\u201d, infatti, dalla sua costituzione ad oggi ha avuto un costo di appena 429,92 euro per le spese di bollo di conto corrente bancario. Altro obiettivo indicato negli atti di costituzione del Fondo \u00e8 l\u2019aspetto \u201cpedagogico-educativo\u201d dell\u2019iniziativa che \u00e8 ben rappresentato dalle 65 famiglie che hanno rinunciato al contributo nel momento in cui hanno ritrovato il lavoro cos\u00ec da permettere ad altre di usufruire di questo aiuto. L\u2019auspicio dei vescovi \u00e8 che la nuova raccolta consenta al \u201cFondo\u201d di proseguire nell\u2019aiuto alle famiglie in difficolt\u00e0.<\/p>\n
Nel presentare i risultati del Fondo il Cardinale Bassetti ha ringraziato \u201ccon particolare gratitudine\u201d le Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Umbria che con questo ulteriore contributo di 200.000 euro hanno contribuito quasi alla met\u00e0 della raccolta.<\/p>\n
Grazie alla partecipazione al Fondo le Fondazioni hanno potuto \u201craggiungere 2.200 famiglie e questo non \u00e8 poco\u201d ha detto Fumu sottolineando come le Fondazioni abbiano sempre pi\u00f9 orientato il loro impegno sul sociale in questi anni di crisi che non accenna a diminuire, con \u201cmolte iniziative che ciascuna Fondazione sostiene nel proprio territorio e non solo con questo Fondo regionale\u201d ha aggiunto Colaiacovo citando tra le altre il Fondo per le bollette costituito nella zona di gubbio e il Microcredito attivato a Perugia, sempre in collaborazione con le Caritas diocesane. Tra le altre iniziative di solidariet\u00e0 sostenute dalle Fondazioni ci sono gli Empori della solidariet\u00e0 di Foligno, di Citt\u00e0 di Castello e ora quello di Perugia che sar\u00e0 inaugurato l’8 settembre.<\/p>\n
\u201cLe famiglie che si rivolgono al Fondo non sono solo immigrati, anzi – ha detto il delegato regioanle della Caritas Giorgio Pallucco – sono sempre pi\u00f9 numerose le famiglie di italiani che cercano di resistere fin che possono e si rivolgono a noi quando non hanno altra via d’uscita\u201d. \u201cIl Fondo ci ha consentito di incontrare famiglie che altrimenti non si sarebbero mai rivolte alla caritas\u201d ha aggiunto la responsabile del Centro d’ascolto di Perugia Stella Cerasa, che ha ricordato anche che accanto al Fondo pensato per coloro che perdono il lavoro, c’\u00e8 il \u201cnormale servizio della Caritas\u201d con cui si aiutano tante altre persone. Ricordando che \u201call’inizio con il Fondo si davano 500 euro al mese per 6 mesi, oggi possiamo darne 2\/300 per 3-4 mesi\u201d Stella Cerasa ha auspicato che questa raccolta possa avere un esito positivo.<\/p>\n
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