{"id":2773,"date":"2002-11-08T00:00:00","date_gmt":"2002-11-07T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2773"},"modified":"2021-12-02T19:03:22","modified_gmt":"2021-12-02T17:03:22","slug":"ecumenismo-in-umbria","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ecumenismo-in-umbria\/","title":{"rendered":"Ecumenismo in Umbria"},"content":{"rendered":"
In un incontro tenuto nei locali dell’Istituto teologico di Assisi il 31 ottobre, presieduto dall’arcivescovo Giuseppe Chiaretti delegato regionale e presidente della commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo si \u00e8 fatto il punto sulla situazione delle attivit\u00e0 diocesane nell’ambito dell’ecumenismo e dei problemi ad esso connessi. Erano presenti il responsabile dell’Ufficio regionale don Elio Bromuri, rappresentanti delle diocesi di Perugia, Assisi, Citt\u00e0 di Castello e, tramite relazione telefonica Terni.<\/p>\n
Padre Massimiliano Mizzi ha riferito sulle molteplici attivit\u00e0 del Centro ecumenico francescano da lui diretto. La data scelta per pura casualit\u00e0 ha rivestito un particolare significato – \u00e8 stato notato – in quanto corrispondeva al terzo anniversario della firma della Dichiarazione congiunta tra cattolici e luterani sulla “giustificazione”, avvenuta ad Augsburg proprio il 31 ottobre 1999. Partendo da questa notazione e da un riferimento alla Charta ecumenica firmata a Strasburgo il 22 aprile 2001 si \u00e8 passati ad elencare alcuni fatti importanti del cammino ecumenico che contrastano con il clima di diffidenza che si \u00e8 venuto ad instaurare in questi ultimi anni. Anche in Umbria si \u00e8 rilevato un impegno minimo, ma costante e divenuto ormai tradizionale come la preghiera per l’unit\u00e0 dei cristiani che in modi diversi viene effettuata in ogni diocesi e in ogni parrocchia.<\/p>\n
Sta crescendo anche la sensibilit\u00e0 per l’ecumenismo nelle comunit\u00e0 religiose maschili e femminili e si sono ricordate alcune iniziative in questo senso. C’\u00e8 poi la dimensione dello studio dei problemi che attengono al dialogo interconfessionale e interreligioso cui sono dedicati corsi di insegnamento e seminari nell’Istituto teologico regionale. I singoli rappresentanti delle diocesi hanno presentato le loro iniziative di dialogo, alcune sporadiche, altre sistematiche e continuative come quella del Centro ecumenico S.Martino di Perugia, alcune di grande rilievo a Terni e a Perugia con eminenti rappresentanti della Ortodossia, il patriarca di Romania Chobotea a Terni e il metropolita russo Kirill, a Terni e Perugia, al quale \u00e8 stata conferita una laurea Honoris causa dalla facolt\u00e0 di Scienze politiche dell’Ateneo perugino.<\/p>\n
Mons. Chiaretti, ha illustrato il convegno dei delegati diocesani che si terr\u00e0 al Santuario del Divino Amore di Roma dall’11 al 13 novembre ed ha dato preziose indicazioni sul dialogo con l’Islam, sulla concessione di chiese e luoghi di culto a comunit\u00e0 ortodosse ed ha proposto una pi\u00f9 intensa riflessione sulla assistenza religiosa da svolgere verso gli immigrati cattolici e sul possibile dialogo con gli altri cristiani, con le religioni, facendo dei rilievi sulle nuove forme di religiosit\u00e0 presenti nel territorio.<\/p>\n
Su questo argomento sar\u00e0 fatto un convegno promosso dall’Istituto teologico di Assisi il 4 e 5 dicembre prossimo. Ha ricordato che in ogni diocesi ci dovrebbe essere una persona che si prenda cura di questo sempre pi\u00f9 attuale settore della vita religiosa che interpella la Chiesa e il nostro territorio regionale, che, come ha dimostrato l’incontro del Papa del 24 gennaio scorso, \u00e8 stato scelto come luogo privilegiato per tenere vivo nel mondo quello che \u00e8 chiamato lo “spirito di Assisi” per il dialogo e la pace tra i popoli.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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