{"id":27342,"date":"2014-08-01T14:33:50","date_gmt":"2014-08-01T12:33:50","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=27342"},"modified":"2021-11-28T18:17:15","modified_gmt":"2021-11-28T16:17:15","slug":"i-danni-subiti-dallagricoltura-nel-tuderte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/i-danni-subiti-dallagricoltura-nel-tuderte\/","title":{"rendered":"I danni subiti dall\u2019agricoltura nel Tuderte"},"content":{"rendered":"
\"La<\/a>
La campagna intorno a Todi<\/figcaption><\/figure>\n

Se il turismo piange, l\u2019agricoltura non ride. L\u2019estate 2014 ha sconvolto infatti non soltanto le attivit\u00e0 turistiche stagionali ma anche il comparto agricolo. Pioggia, temporali e, in alcuni casi, la grandine hanno danneggiato a macchia di leopardo buona parte delle campagne italiane. L\u2019Umbria non fa eccezione a questo quadro, seppure con una situazione migliore rispetto ad altre regioni, colpite ancor pi\u00f9 pesantemente, e con una situazione piuttosto differenziata fra le varie aree territoriali.<\/p>\n

\u201cIl comprensorio tuderte \u2013 evidenzia Stefano Torricelli, responsabile di zona di Confagricoltura \u2013 ha registrato raccolti cerealicoli che sono stati superiori alle negative previsioni che fitopatie e andamento meteorologico lasciavano presagire. La media delle produzioni, per chi ha effettuato trattamenti adeguati, si \u00e8 attestata sui 50 quintali a ettaro per il frumento tenero e di 45 per il duro, deprezzato nella qualit\u00e0 a causa delle piogge estive insistenti, mentre per il favino si pu\u00f2 parlare di medie superiori ai 20 quintali. Bene finora il girasole, che ha beneficiato delle abbondanti precipitazioni\u201d. Il bilancio stagionale \u00e8 destinato a peggiorare con le colture arboree, viticoltura e olivicoltura su tutte. Dai vigneti ci si aspetta una riduzione della produzione intorno al 40%, mentre sar\u00e0 quasi del tutto assente la raccolta di olive.<\/p>\n

Le associazioni di categoria sono impegnate in azioni di sensibilizzazione verso le istituzioni con proposte di interventi a sostegno degli agricoltori, tra i quali figurano tra gli altri, ad opera di Coldiretti, lo sviluppo di Fondi mutualistici e la progettazione di nuove forme assicurative multirischio.<\/p>\n

In Umbria, come detto, si registrano situazioni pi\u00f9 pesanti nelle zone pi\u00f9 colpite dalle cosiddette \u201cbombe d\u2019acqua\u201d e da grandine, in quelle a maggiore vocazione orticola e frutticola e, soprattutto, nel caso di coltivazioni biologiche, la Confederazione italiana agricoltori (Cia) arriva a tratteggiare un quadro drammatico \u201cche si traduce in rese tra le pi\u00f9 basse degli ultimi 10 anni determinando addirittura la perdita dell\u2019intero raccolto in molte aree interne della regione\u201d.<\/p>\n

\u201cCrediamo \u2013 \u00e8 il parere di Domenico Brugnoni, presidente della Cia \u2013 che anche in Umbria, dove sono tante le imprese agricole ancora in attesa di ricevere i risarcimenti per le alluvioni degli anni scorsi, l\u2019andamento climatico anomalo debba essere ormai considerato a tutti gli effetti alla stregua di un evento calamitoso. Pertanto, non solo sarebbe necessario verificare se ricorrono le condizioni per decretare lo stato di calamit\u00e0 e indennizzare gli agricoltori colpiti, ma occorre prevedere fin da subito appropriate misure di difesa e di sostegno in tutti gli strumenti di programmazione, in primo luogo nel Piano di sviluppo rurale 2014-2020, considerando che tali fenomeni si vanno intensificando di anno in anno\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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