{"id":27107,"date":"2014-07-18T14:59:02","date_gmt":"2014-07-18T12:59:02","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=27107"},"modified":"2015-07-31T11:57:50","modified_gmt":"2015-07-31T09:57:50","slug":"le-giornate-dei-giovani-studenti-musulmani-di-perugia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/le-giornate-dei-giovani-studenti-musulmani-di-perugia\/","title":{"rendered":"Le giornate dei giovani studenti musulmani di Perugia"},"content":{"rendered":"

\"musulmani-preghiera-bn\"<\/a>Si sfidano a calciobalilla o ping-pong, mostrano il cellulare per far leggere al compagno l\u2019ultimo commento ricevuto su Facebook, si prendono in giro e improvvisano una partita di calcetto. I quindici minuti di ricreazione a met\u00e0 mattinata, tra un\u2019ora di lezione e l\u2019altra, trascorrono ogni giorno uguali nella mia scuola superiore. Per nove mesi l\u2019anno l\u2019entusiasmo dei ragazzi trova in questa pausa dallo studio il suo sfogo per affrontare cinque ore di lezione.<\/p>\n

Solo un occhio attento potrebbe cos\u00ec notare come, in questo mese di luglio, una sottilissima linea di confine \u201csepara\u201d una parte di questi adolescenti dall\u2019altra. Anzi no, separazione non \u00e8 il termine esatto. Perch\u00e9 indica una divisione, un limen tra una parte e un\u2019altra. Tutto il contrario di quello che si respira durante questi quindici minuti: l\u2019adolescenza \u00e8 un collante ben pi\u00f9 saldo della provenienza geografica.<\/p>\n

Ma torniamo a noi. Questa diversit\u00e0 (\u00e8 questo il termine che scelgo) che si pu\u00f2 percepire a luglio la racconta il bancone del bar, dove \u2013 caso unico in nove mesi \u2013 avanza qualche panino e alcune pizzette. Come mai? \u201cPerch\u00e9 noi osserviamo il Ramadan\u201d, risponde uno dei ragazzi con tutta la naturalezza del mondo.<\/p>\n

Naturalezza che mi ricorda come, in realt\u00e0, la mia domanda sia abbastanza scontata. La mia scuola, come tante altre in Umbria (e in Italia, ovviamente) accoglie giovani di nazionalit\u00e0 diverse, culture diverse e credi religiosi diversi. La multiculturalit\u00e0 \u00e8 una realt\u00e0 che si sperimenta ogni giorno sui banchi di scuola. Questi giovani uomini e donne \u2013 tra i 15 e i 19 anni \u2013 fanno parte della cosiddetta \u201cprima generazione\u201d, ovvero di coloro che non sono nati in Italia, ma arrivano da noi con uno o entrambi i genitori da un Paese straniero. In Umbria stiamo parlando di oltre 17 mila allievi spalmati nei vari gradi di scuola, circa il 13-14% del totale; di questi, circa 4 mila (intorno all\u201911%) nelle scuole secondarie di secondo grado (dati del ministero dell\u2019Istruzione, universit\u00e0 e ricerca relativi all\u2019anno scolastico 2012-2013).<\/p>\n

Cos\u00ec, questa volta, sono loro a insegnare qualcosa a me. Mi spiegano come \u201cil Ramadan \u00e8 il nono mese dell\u2019anno secondo il calendario musulmano, durante il quale si pratica il digiuno dal cibo, dall\u2019acqua, dal fumo e dai rapporti sessuali\u201d. Una tradizione fissata dal Corano e che costituisce il terzo pilastro della religione musulmana per ricordare il mese in cui Maometto ha ricevuto la rivelazione dall\u2019arcangelo Gabriele. \u201c\u00c8 un atto di purificazione, in cui si dominano gli istinti umani per innalzarsi a un livello pi\u00f9 spirituale\u201d, mi racconta una giovane marocchina.<\/p>\n

Nonostante la lontananza dal loro Paese d\u2019origine, per questi giovani musulmani il Ramadan resta un\u2019usanza fissa, imprescindibile, una delle tradizioni pi\u00f9 forti non soltanto della loro appartenenza culturale, ma prima di tutto familiare. \u201cMe lo hanno insegnato i miei genitori; come loro, lo praticano tutti i miei parenti e le persone musulmane che conosco\u201d, spiega un 18enne che viene dalla Libia.<\/p>\n

Fino al momento dell\u2019Iftar, il pasto serale. \u201cAbbiamo uno specifico calendario che indica, tutti i giorni, l\u2019orario di alba e quello di tramonto. Appena avvenuto il tramonto festeggiamo, mangiamo, beviamo e usciamo con le nostre fidanzate\u201d, ammettono questi giovani in gruppo, sorridendo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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