{"id":2686,"date":"2002-09-27T00:00:00","date_gmt":"2002-09-27T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2686"},"modified":"2021-12-02T19:03:23","modified_gmt":"2021-12-02T17:03:23","slug":"i-vescovi-ai-giovani-siate-fieri-di-essere-cristiani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/i-vescovi-ai-giovani-siate-fieri-di-essere-cristiani\/","title":{"rendered":"I vescovi ai giovani: siate fieri di essere cristiani"},"content":{"rendered":"

Luned\u00ec 30 settembre, alle ore 17.00, nella cappella Frate Elia del Sacro Convento di S. Francesco in Assisi verr\u00e0 presentata la lettera pastorale dei vescovi umbri “La Chiesa in Umbria e i suoi giovani”.<\/em> <\/strong><\/p>\n

Mons. Sergio Goretti, presidente Ceu, far\u00e0 una breve presentazione della lettera e dei principali problemi delle otto chiese particolari dell’Umbria; mons. Pietro Bottaccioli, segretario della Conferenza episcopale umbra, ripercorrer\u00e0 le tappe che hanno condotto i vescovi umbri a proporre questa lettera collettiva; mons. Giuseppe Chiaretti, vice presidente della Ceu, illustrer\u00e0 i principali contenuti del documento e le linee pastorali che ne derivano; il prof. Giovanni Carlotti, presidente regionale di Azione cattolica, proporr\u00e0 le sue impressioni e suggerir\u00e0 alcune priorit\u00e0.<\/p>\n

Seguir\u00e0 il dibattito e un momento di preghiera nella stessa cappella Frate Elia, in quanto la Basilica sar\u00e0 impegnata per la novena di preparazione alla solennit\u00e0 di san Francesco. Le diocesi umbre sono invitate ad essere presenti con i loro giovani e con i loro operatori pastorali, ognuna per un totale di 20-25 persone.<\/p>\n

Riportiamo alcuni stralci del documento nei quali \u00e8 indicata l’intenzionalit\u00e0 e l’indirizzo cui \u00e8 rivolto.L’indice della “Nota pastorale”<\/strong><\/em><\/p>\n

PARTE PRIMA: IL CONVEGNO 1.L esperienza del convegno eccleslale regionale 2- Convegno come evento ecclesiale3- Ambiguit\u00e0 presentinell attuale condizione giovanile 4- Per una Chiesa in Umbria con i giovani<\/p>\n

PARTE SECONDA: ALCUNE INDICAZIONI PASTORALI 5. Abbiamo bisogno dei giovani! 6. Gli approcci di Ges\u00f9 con i giovani 7. Dai santi umbri l’esempio 8. Ges\u00f9, proposta di vita per ogni giovane 9. La stagione delle emozionie l’iniziazione sacramentale 10. Alcuni “laboratori” per introdurre alla fede: un laboratorio di carit\u00e0 11. Un laboratorio di speranza 12. Un laboratorio di fede 13. Per una fede che si fa vita quotidiana: la “carit\u00e0 politica” 14. Per una fede che si fa ricerca della verit\u00e0: la “carit\u00e0 culturale” 15. Chiese locali come spazi sperimentalidi modelli associativi 16. I giovani evangelizzino i giovani<\/p>\n

PARTE TERZA: MODALIT\u00c8 ORGANIZZATIVE17. Gli educatori-animatori 18. Riscopriamo gli oratori! 19. Associazioni, movimenti, gruppi20. Giovani e ambienti di vita, particolarmente culturali 21. Strutture di coordinamentoGiovani, sentinelle del mattino!<\/p>\n

L’ESPERIENZA DEL CONVEGNO ECCLESIALE REGIONALEAll’indomani del VI Convegno ecclesiale regionale “Per una nuova comunicazione della fede: le Chiese dell’Umbria si interrogano e interpellano i giovani”, sentiamo il dovere di rendere grazie a Dio per l’esperienza che ci \u00e8 stato dato di vivere. Intendevamo rilanciare la collaborazione tra le diocesi, ponendo le basi per nuovi percorsi comuni; la preparazione e lo svolgimento del convegno hanno dato modo alle nostre Chiese di incontrarsi, collaborare, far crescere a tutti i livelli quel tessuto prezioso di relazioni umane e spirituali, di cui si sostanzia nel concreto la comunione (…).L’aver destato entusiasmo e aver riaperto il dialogo, l’essersi sentiti incoraggiati ad osare e a sperimentare, il poter contare su su collaborazioni offerte, l’aver intuito qualche percorso pastorale praticabile…, \u00e8 stato per le Chiese dell’Umbria motivo di particolare soddisfazione (…). Le relazioni ascoltate ed il lavoro dei gruppi di studio ci hanno consentito di trarre indicazioni preziose, che queste pagine intendono sintetizzare e proporre alle nostre comunit\u00e0(…).Ora che il convegno \u00e8 concluso, ci attende il difficile compito di trarne delle indicazioni pastorali da tutti condivisibili, e dei percorsi che le pongano in essere. Tutti i partecipanti, soprattutto i giovani, ci hanno chiesto di valorizzare l’esperienza vissuta e di trasferirla nella realt\u00e0 delle nostre Chiese locali; \u00e8 proprio questo l’obiettivo della presente Nota pastorale(…).<\/p>\n

CONVEGNO COME EVENTO ECCLESIALE(…) Il convegno, a detta di tutti, \u00e8 stato vissuto, sia nella fase preparatoria che in quella esecutiva, come evento di comunione, con la consapevolezza che si trattava di una felice occasione di riflessione sul problema di una pastorale regionale il pi\u00f9 possibile unitaria nelle sue prospettive.<\/p>\n

Anche durante il convegno \u00e8 stato ribadito che tale lavoro convergente e concorde delle diocesi \u00e8 ormai un’esigenza ineludibile, vista anche la piccolezza della regione e l’esiguit\u00e0 delle nostre chiese locali. Un momento di crescita, quindi, che non si \u00e8 esaurito nella dotta ricerca e nella celebrazione, ma ha voluto procedere anche sulla via della programmazione, che sar\u00e0 poi varia nelle scelte operative pur essendo concorde negli orientamenti e nell’impegno. Una concordia, peraltro, che nasce anche dalla comunione di tutte le aggregazioni ecclesiali e degli operatori pastorali, non potendosi pi\u00f9 annunciare con efficacia il Cristo senza la testimonianza dell’unit\u00e0 e dell’amore reciproco.<\/p>\n

Occorre per\u00f2 che il lavoro iniziato, e cio\u00e8 il cammino pastorale progettato insieme, venga proseguito con fiducia sapendo di poter contare sulla collaborazione di tutti (…).Il convegno ha anche indicato alcune priorit\u00e0 collettive, sulle quali iniziare da subito a riflettere ed agire, quali: un organismo regionale di pastorale, le comunicazioni sociali, l’universit\u00e0, la formazione degli operatori, la pastorale vocazionale, il rapporto con le istituzioni (…).<\/p>\n

GIOVANI, SENTINELLE DEL MATTINO! (…) Offriamo con fiducia ai giovani delle nostre Chiese queste considerazioni, elaborate con tanta, speranza e senso di responsabilit\u00e0, perch\u00e9 siano oggetto d’una intensa riflessione. A voi, carissimi, che in gran numero abbiamo incontrato pellegrini nel mondo in occasione delle varie Gmg, chiediamo di “aiutarci ad aiutarvi”. Anche voi siete fragili, nonostante le vostre apparenti sicurezze: ma la Chiesa \u00e8 da sempre accanto ai figli pi\u00f9 fragili. Noi abbiamo solo Ges\u00f9 Cristo da offrirvi: \u00e8 Lui il nostro tesoro pi\u00f9 grande, capace di sostenere ogni fragilit\u00e0. Anche per noi, come per il Papa, voi siete sentinelle d’un nuovo mattino che – lo sentiamo – sta gi\u00e0 venendoci incontro, com’\u00e8 sempre avvenuto nelle grandi crisi di civilt\u00e0: e tocc\u00f2 agli umbri Benedetto, prima, e Francesco, poi, tracciare percorsi nuovi per la Chiesa e per la societ\u00e0. Gli albori del nuovo giorno sono gi\u00e0 in vista, – ci ripete Giovanni Paolo II -: non ve ne accorgete?<\/p>\n

Noi vescovi sentiamo che nei sotterranei della storia sta gi\u00e0 fermentando un mondo religioso nuovo: e ne scorgiamo i segni. Fatevi anche voi portatori e banditori di questa speranza. Venite fuori con ardimento dalla palude del conformismo, fieri della vostra identit\u00e0 cristiana, e segnalate ai vostri amici il sapore di morte che c’\u00e8 in una societ\u00e0 sazia e disperata. Il Papa a Toronto ha detto proprio alle “sentinelle del mattino”: “Quale chiamata sceglieranno di seguire le sentinelle del mattino? Credere in Ges\u00f9 significa accogliere ci\u00f2 che Egli dice, anche se \u00e8 in contro-tendenza rispetto a ci\u00f2 che dicono gli altri. Significa rifiutare le sollecitazioni del peccato, per quanto attraenti esse siano, e incamminarsi sulla strada esigente delle virt\u00f9 evangeliche. Giovani che mi ascoltate, rispondete al Signore con cuore forte e generoso! Egli conta su di voi. Non dimenticate: Cristo ha bisogno di voi per realizzare il suo progetto di salvezza! Cristo ha bisogno della vostra giovinezza e del vostro generoso entusiasmo per far echeggiare il suo annuncio di gioia nel nuovo millennio. Rispondete al suo appello ponendo la vostra vita a servizio di Lui nei fratelli! Fidatevi di Cristo, perch\u00e9 Egli si fida di voi” (OR, 27 luglio 2002).<\/p>\n

Vogliamo salutarvi con le parole del suggestivo messaggio che il Concilio rivolse proprio a voi, giovani, chiamati a vivere “nel momento delle pi\u00f9 gigantesche trasformazioni della storia”. “La Chiesa, – scrissero allora i vescovi -, vi guarda con fiducia e con amore… Essa possiede quel che fa la forza e la bellezza dei giovani: la capacit\u00e0 di rallegrarsi per ci\u00f2 che comincia, di donarsi senza attendere nulla in cambio, di rinnovarsi e di ripartire per nuove conquiste. Guardatela allora questa santa madre Chiesa, e ritroverete in essa il volto di Cristo, che fu vero eroe umile e saggio, profeta della verit\u00e0 e dell’amore, compagno e amico dei giovani”.<\/p>\n

Il “Duc in altum”, che \u00e8 il grido di marcia del popolo di Dio all’inizio del terzo millennio, sia anche il grido delle Chiese e dei giovani dell’Umbria perch\u00e9 siano sale e luce della terra. E questo avverr\u00e0 ogni volta che un giovane, con umilt\u00e0 e coraggio, si disporr\u00e0 a diventare discepolo del Signore. Con affetto.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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