{"id":2589,"date":"2002-07-26T00:00:00","date_gmt":"2002-07-26T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2589"},"modified":"2002-07-26T00:00:00","modified_gmt":"2002-07-26T00:00:00","slug":"san-francesco-fratelli-miei-voglio-portare-tutti-in-paradiso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/san-francesco-fratelli-miei-voglio-portare-tutti-in-paradiso\/","title":{"rendered":"San Francesco: “Fratelli miei, voglio portare tutti in Paradiso”"},"content":{"rendered":"
Secondo un’antica e documentata tradizione, una notte, mentre Francesco stava pregando nella sua cella, nell’orto dietro la Cappella della Porziuncola venne assalito da una violenta tentazione, invitandolo ad abbandonare la penitenza e a godersi la sua giovinezza. Francesco, per vincere la tentazione, si spogli\u00f2 della tonaca e si gett\u00f2 in mezzo al roveto, il quale si trasform\u00f2 in un meraviglioso roseto, privo di spine. Due angeli gli apparvero e lo condussero nella Cappella di Santa Maria degli Angeli della Porziuncola, dove trov\u00f2 ad attenderlo il Cristo e la Madonna, i quali gli chiesero quale premio volesse per quel suo atto eroico. Francesco chiese che fosse concessa un’Indulgenza straordinaria in questa chiesina, di modo che quanti qui giungeranno pentiti e confessati, possono ottenere generale Perdono delle proprie colpe. “Quello che tu chiedi, o Frate Francesco, \u00e8 grande – gli disse il Signore – ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. E Francesco si present\u00f2 subito dal Pontefice Onorio III, il quale, proprio in quei giorni, si trovava a Perugia e con candore gli raccont\u00f2 la visione avuta. Il Papa lo ascolt\u00f2 con attenzione e, dopo qualche difficolt\u00e0, dette la sua approvazione. Poi disse: “Per quanti anni vuoi questa Indulgenza?” Francesco prontamente rispose: “Padre Santo, non domando anni, ma anime”. E felice si avvi\u00f2 verso la porta, ma il Pontefice lo richiam\u00f2: “Come, non vuoi nessun documento?” E Francesco: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa Indulgenza \u00e8 opera di Dio, Egli penser\u00e0 a manifestare l’opera Sua; io non ho bisogno di alcun documento; questa carta deve essere la santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. E, qualche giorno pi\u00f9 tardi, insieme ai vescovi dell’Umbria, al popolo convenuto alla Porziuncola, disse tra le lacrime: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. Tutto questo va ricordato per rendere grazie a Dio e celebrare le meraviglie della sua bont\u00e0 e i prodigi del suo amore. Chi \u00e8 figlio di Dio ricerca la verit\u00e0, si mantiene fedele nella verit\u00e0, perch\u00e9 \u00e8 “la verit\u00e0” che ci ha generati. E’ la verit\u00e0 che rende liberi, nella verit\u00e0 che si fa chiarezza; \u00e8 la verit\u00e0 che dona pace e serenit\u00e0. Francesco esorta e raccomanda gli uomini a cercare “le cose di lass\u00f9” a convertirsi (nel senso proprio del Vangelo; cambiare rotta, cambiare vita) a “giudicare e valutare le cose per quello che sono, e sono mezzi, e non fine. E devono restare mezzi, e non diventare ragione di vita”. Si \u00e8 soliti dire che oggi si \u00e8 fortemente smarrito il senso del peccato. Si ha il senso del peccato solamente quando si vive il senso di Dio; si piange la gravit\u00e0 del peccato solamente quando si \u00e8 sperimentato l’amore di Dio. Sull’esempio di san Francesco dobbiamo contemplare il crocifisso, per scoprire il proprio peccato e purificarlo nella sua misericordia divina. L’ansia di Francesco \u00e8 stata quella di salvare le anime attraverso lo straordinario dono dell’Indulgenza della Porziuncola, che egli chiese ed ottenne da Papa Onorio III, il quale decret\u00f2 di promulgare cos\u00ec questa Indulgenza davanti ai vescovi dell’Umbria, il giorno 2 agosto 1216, in occasione della consacrazione solenne della chiesina di Santa Maria degli Angeli. San Francesco parl\u00f2 alla folla del grande privilegio ottenuto. Il discorso inizi\u00f2 con queste parole: “Fratelli miei, voglio portarvi tutti in Paradiso. E voi tutti che siete venuti oggi e tutti quelli che verranno…, con il cuore puro e contrito, otterranno l’Indulgenza di tutti i loro peccati”. Dobbiamo confessare tutti i nostri peccati. Il sacramento della Riconciliazione fa problema e fa discutere. Pi\u00f9 volte Giovanni Paolo II ha invitato a un’inversione di marcia, per scoprire in questo sacramento il dono del vero incontro con Cristo che ama e perdona. E’ se muoviamo il passo verso la casa del Padre…, allora accade qualcosa che per noi \u00e8 difficile capire: accade la gioia di Dio, che Ges\u00f9 chiama “festa in cielo per un peccatore che si pente”.P. Stefano OrsiIl programmaLuned\u00ec 29, marted\u00ec 30, mercoled\u00ec 31, ore 21.00, triduo del Perdono. Gioved\u00ec 1’agosto, apertura della solennit\u00e0 del perdono: ore 11.00, celebrazione eucaristica, presiede padre Giacomo Bini, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori legato pontificio per la Basilica patriarcale della Porziuncola; ore 19.00, pellegrinaggio della diocesi di Assisi, ingresso processionale in Basilica dal piazzale inferiore; primi vespri della solennit\u00e0, presiedemons. Sergio Goretti, vescovo di Assisi; offerta dell’incenso da parte del sindaco di Assisi, dott. Giorgio Bartolini; ore 21.30, veglia di preghiera. Venerd\u00ec 2, dedicazione della Basilica della Porziuncola solennit\u00e0 del Perdono. Ore 11.00, solenne celebrazione eucaristica presiede padre Giovanni Battistelli Ofm custode di Terra santa; ore 16.00, arrivo della XXII Marcia francescana Accende Ges\u00f9 la tua vita; ore 19.30, secondi vespri della solennit\u00e0, presiede padre Massimo Reschiglian, ministro provinciale dei Frati minori dell’Umbria; ore 21.00, Nel saio di Francesco, commedia musicale del gruppo “Giovani x sempre suoi amici”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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