{"id":25748,"date":"2014-06-24T17:28:42","date_gmt":"2014-06-24T15:28:42","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=25748"},"modified":"2015-07-28T09:41:00","modified_gmt":"2015-07-28T07:41:00","slug":"ordinazione-nuovo-vescovo-di-terni-padre-giuseppe-piemontese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ordinazione-nuovo-vescovo-di-terni-padre-giuseppe-piemontese\/","title":{"rendered":"Padre Giuseppe Piemontese ordinato vescovo di Terni – Narni – Amelia"},"content":{"rendered":"

\"Ordinazione<\/a>In una gremita cattedrale di Santa Maria Assunta, poco dopo le ore 18 di sabato pomeriggio (21 giugno), mons. Giuseppe Piemontese, Ofm. conv., \u00e8 stato ordinato vescovo ed ha preso possesso della Diocesi di Terni-Narni-Amelia.<\/p>\n

Una folla di fedeli, che ha trovato posto sul grande sacrato della cattedrale, ha salutato con gioia il suo novantunesimo\u00a0 Pastore. Al termine della liturgia, il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha rivolto al neo vescovo, a nome di tutti i rappresentanti delle Istituzioni civili presenti, l\u2019augurio di \u00abentrare nell\u2019anima e nel cuore di questa citt\u00e0 ed aiutarci a mantenere vivi i nostri valori pi\u00f9 importanti, soprattutto in una fase cos\u00ec difficile come l\u2019attuale\u00bb.<\/p>\n

A presiedere la solenne concelebrazione eucaristica \u00e8 stato il cardinale arcivescovo di Perugia-Citt\u00e0 della Pieve Gualtiero Bassetti, presiedente della Ceu, e concelebranti l\u2019arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ed il vescovo amministratore apostolico di Terni Ernesto Vecchi. Hanno preso parte al solenne rito quattordici vescovi e diversi religiosi delle famiglie francescane provenienti, oltre che dall\u2019Umbria, dalla Puglia (regione di origine di mons. Piemontese), dal Lazio, dalla Toscana e dal Veneto. Tra gli arcivescovi presenti quelli di Bari, mons. Francesco Cacucci, presidente della Conferenza episcopale pugliese, di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, vice presidente della Ceu, e di Spoleto, mons. Renato Boccardo, segretario della Ceu. Tra i religiosi segnaliamo la partecipazione di padre Marco Tasca, ministro generale dell\u2019Ordine dei frati minori conventuali (Ofm. conv.), i ministri provinciali dell\u2019Umbria, Puglia e Toscana, i padri Franco Buonamano,\u00a0 Michele Pellegrini e Roberto Bernini, il padre guardiano del Seraphicum di Roma Felice Fiasconaro e il custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti.<\/p>\n

Il cardinale Bassetti<\/strong>, nell\u2019omelia, si \u00e8 rivolto con queste parole al neo vescovo Piemontese<\/a>: \u00abIl tuo ministero episcopale, caro padre Giuseppe, inizia nella grande festa del Corpo e Sangue di Cristo, mentre risuonano in noi le meravigliose parole di Ges\u00f9: \u201cIo sono il pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo pane vivr\u00e0 in eterno e il pane che io dar\u00f2 \u00e8 la mia carne per la vita del mondo\u201d. \u00c8\u00a0 questa un’occasione propizia per ricordare a tutti, come ha fatto di recente Papa Francesco, che \u00abepiscopato \u00e8 il nome di un servizio, non di un onore, poich\u00e9 al vescovo compete pi\u00f9 il servire che il dominare\u00bb; una ulteriore occasione per ricordare ancora che ogni ministero, ogni scelta di servizio e di amore a favore di qualcuno, specialmente dei pi\u00f9 piccoli e poveri, nasce da Ges\u00f9 e dal fatto che lui ha scelto di servirci, di \u201cdare la sua carne\u201d. L’Eucaristia \u00e8 il segno di questo smisurato amore di cui ciascuno di noi \u00e8 destinatario. Se ti scopri amato e salvato da Ges\u00f9 sapendo che nell’Eucaristia questo mistero di amore si attualizza per te, allora diventi capace di servire con gratuit\u00e0 e gioia! Proprio di quella gioia di cui ha parlato il Papa nella Evangelii Gaudium<\/em>, dimensione fondamentale del Vangelo e della vita di coloro che ne portano l\u2019annuncio. Che grazia grande, allora, celebrare l’ordinazione episcopale nella festa dell’Eucaristia!\u00bb.<\/p>\n

\u00abC’\u00e8 un altro aspetto su cui mi sembra importante riflettere in questa occasione \u2013 ha proseguito il porporato perugino \u2013, come ci ha suggerito la prima lettura. Anche l’Eucaristia \u00e8 fare memoria di ci\u00f2 che Ges\u00f9 ha fatto: non si \u00e8 cristiani se non si appartiene a un popolo che ricorda, che si ferma a contemplare l’azione di Dio e riconosce che la sua non \u00e8 una storia abbandonata, ma abitata e amata dal Signore. La nostra \u00e8 sempre una storia amata e abitata da Dio. Ma anche questo sottolinea una cosa molto importante del ministero del Vescovo: non si pu\u00f2 guidare se non si ascolta la memoria del popolo e la sua capacit\u00e0 di discernere i segni dei tempi e di trasmettere la buona novella. Ecco perch\u00e9 il Papa ci chiede di essere pastori con l’odore delle pecore, pastori che confidano nel \u201cfiuto\u201d del popolo, pastori che a volte precedono, a volte accompagnano e a volte, anche, seguono il popolo. Non un semplice invito all’umilt\u00e0, ma un’indicazione importante su come vivere il ministero\u00bb.\u00abCaro vescovo Giuseppe, con parole di Papa Francesco \u2013 ha evidenziato il cardinale Bassetti avviandosi alla conclusione \u2013, noi ti chiediamo di \u201camare con amore di padre e di fratello tutti coloro che Dio ti affida: anzitutto i presbiteri e i diaconi, tuoi collaboratori nel ministero; i consacrati, l\u2019intero Popolo di Dio, soprattutto i poveri, gli indifesi e quanti hanno bisogno di accoglienza e di aiuto. Esorta i fedeli laici a cooperare all’impegno apostolico e ascoltali volentieri. Abbi viva attenzione a quanti non appartengono all’unico ovile di Cristo, perch\u00e9 essi pure ti sono stati affidati nel Signore. E prega per loro. Ricordati che nella Chiesa cattolica, radunata nel vincolo della carit\u00e0, sei unito al collegio dei vescovi e devi portare in te la sollecitudine di tutte le Chiese. Veglia, veglia con amore su tutto il gregge, nel quale lo Spirito Santo ti pone a reggere la Chiesa di Dio\u201d\u00bb.<\/p>\n

Mons. Piemontese<\/strong>, al termine della concelebrazione, ha rivolto il suo discorso alla comunit\u00e0 diocesana di Terni-Narni-Amelia<\/a>, parlando di \u201cpropositi e\u00a0 programmi\u201d. \u00abVengo a voi – ha detto – senza pretese, n\u00e9 ricette preconfezionate, n\u00e9 soluzioni a portata di mano \u2026 Ci porremo sull\u2019onda del bene seminato in questa Chiesa, nel passato, da sacerdoti, religiosi e laici, guidati dagli ultimi vescovi, a cominciare dal servo di Dio Lojali, poi Gualdrini, e infine Paglia e Vecchi. Al vescovo Paglia e al vescovo Vecchi va la nostra particolare gratitudine perch\u00e9 il loro servizio e magistero \u00e8 stato ricco e particolarmente impegnativo e continua ad essere vivo nella vita cristiana di tantissimi di noi e della diocesi intera, come premessa feconda per traguardi futuri\u00bb.<\/p>\n

Mons. Piemontese si \u00e8 soffermato su \u201cle attese e la strada impervia\u201d, dicendo: \u00abNegli ultimi tempi si sono dette troppe parole, non sempre di speranza e miranti ad una riflessione serena, chiarificatrice e rispettosa delle persone.\u00a0 Tale questione un po\u2019 mi preoccupa,\u00a0 Non so se sapr\u00f2 individuare e suggerire le giuste prospettive. Ho per\u00f2 la consapevolezza che tutti siamo chiamati dalla Provvidenza ad essere protagonisti, \u201clievito e sale\u201d, in questo momento storico e in questo luogo particolare, avvolti da una coltre di criticit\u00e0 molteplici e sofferenze. Richiamo brevemente alcuni ambiti individuati: sociale:\u00a0 con la grave piaga della disoccupazione, specie giovanile, e con l\u2019ombra di ulteriori disagi; economico: con la crisi, che indotta da faccendieri senza scrupoli, sembra non avere fine; morale: radice, premessa e segno di tanti disordini in una umanit\u00e0 che tutto vuole permettersi e che alla fine si autonega e spesso si distrugge; civile: con la decadenza delle idealit\u00e0 che danno prestigio alle Istituzioni, unit\u00e0 alla nazione e serenit\u00e0 e fiducia ai cittadini; religioso: con l\u2019affievolimento del senso di Dio e della sua Provvidenza; ecclesiale: con l\u2019appagamento da parte di frange del clero, religiosi e laici in una routine pastorale, spesso ripetitiva e pigra, ancora titubante di fronte alle provocazioni evangeliche e agli scossoni lanciati da Papa Francesco\u00bb.<\/p>\n

\u00abNella nostra Diocesi \u2013 ha evidenziato il neo vescovo \u2013 si aggiunge una ulteriore emergenza di natura economica e amministrativa,\u00a0 realt\u00e0 grave di per s\u00e9, che forse \u00e8 segno di un dissimulato malessere pastorale, che va affrontata con coraggio e spirito ecclesiale, senza indugiare all\u2019infinito su inconcludenti sofismi sul passato e su proposte deresponsabilizzanti. E\u2019 sul bene e sulle potenzialit\u00e0,\u00a0 presenti in ognuno e nella comunit\u00e0 ecclesiale,\u00a0 che bisogna far leva per risolvere le situazioni critiche, poter rinnovare la missione e\u00a0 dedicare tutte le forze, di cui disponiamo, alla Nuova Evangelizzazione\u00bb.<\/p>\n

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