{"id":25593,"date":"2014-06-14T18:42:46","date_gmt":"2014-06-14T16:42:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=25593"},"modified":"2014-06-14T18:42:46","modified_gmt":"2014-06-14T16:42:46","slug":"senza-timor-di-dio-non-sarai-felice","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/senza-timor-di-dio-non-sarai-felice\/","title":{"rendered":"Senza timor di Dio \u201cnon sarai felice\u201d"},"content":{"rendered":"

Papa Francesco, lo hanno capito tutti, \u00e8 il papa della misericordia. Lo ha detto in mille modi, in tutti i toni, sembrando persino eccessivo, aprendosi al dialogo con tutti, usando pazienza e comprensione. Anche i suoi gesti sono improntati all\u2019apertura, al coinvolgimento, lasciandosi travolgere dall\u2019affetto e dalla confidenza esuberante delle persone di qualsiasi tipo che riempiono piazza San Pietro fino all\u2019inverosimile.<\/p>\n

Accade per\u00f2 che mercoled\u00ec scorso), secondo programma, doveva spiegare uno dei doni dello Spirito santo che sono sette – li ricordo: sapienza, intelligenza, scienza, consiglio, fortezza, piet\u00e0 e timore del Signore – proprio l\u2019ultimo, il timore. In senso biblico timore non significa paura, panico, terrore, stare sotto minaccia o condanna. Vuol dire piuttosto avere il dovuto rispetto di Dio, del suo mistero, della trascendenza, della sua maest\u00e0, della sua immensa grandezza e potenza, del suo amore, della santit\u00e0 del suo nome impronunciabile, da non nominare invano.<\/p>\n

A proposito del nome proprio questa mattina incrociando una giovane coppia, ho sentito con raccapriccio, tanto era forte nel tono e nell\u2019espressione, una bestemmia detta con disinvoltura e leggerezza senza rabbia da una bella ragazza a passeggio con il suo ragazzo. E pensare che oltre alla sfida verbale nei confronti di Dio che una volgare bestemmia evoca, vi sono sfide comportamentali per i quali si deve ricorrere al perdono e alla misericordia di Dio e anche degli uomini ed avere pazienza e compassione essendo tutti soggetti alla trasgressione morale.<\/p>\n

Ma, dice il Papa, bisogna invocare il dono del \u201ctimore di Dio\u201d e ricordare che le azioni hanno un peso e sono sottomesse a valutazione e misura nella bilancia della giustizia divina, alla quale si appellano nella Bibbia e nella storia le innumerevoli vittime innocenti dell\u2019ingiustizia e della violenza umana. Pensiamo ai massacri, guerre, atrocit\u00e0 che non dobbiamo neppure descrivere tanto sono sotto i nostri occhi. Il Papa cita alcune categorie di persone che non condanna all\u2019inferno, ma delicatamente afferma che non saranno felici \u201cdall\u2019altra parte\u201d e non possono esserlo neppure da questa parte agli occhi di se stessi e dei loro simili. Non lo dice il buon papa Francesco, ma dovrebbero vergognarsi di esistere.<\/p>\n

Per ironia della sorte, quando il Papa ha fatto questo discorso, i telegiornali erano pieni – e sono ogni giorno pieni – di truffe, frodi alimentari e commerciali, tangenti, usura (persino le banche a tassi usurai), ufficiali di Guardia di Finanza accusati di corruzione, fabbriche chiuse per mancanza di finanziamenti delle banche, violenze, uccisioni e via dicendo. Se pensiamo a popoli in guerra le atrocit\u00e0 e le sofferenze sono da elevare alla milionesima potenza. rispetto a noi. Evocare il timore del Signore, vuol dire convertirsi al bene e trovare in ci\u00f2 la serenit\u00e0 interiore e la gioia, altrimenti \u201cNon sarai felice\u201d.<\/p>\n

Si pu\u00f2 avere timore anche dell\u2019amore, nel senso di temere di non essere all\u2019altezza della persona amata, di non esserne degno e meritevole. Quindi il timore del Signore vuol dire riconoscere i propri limiti, la subordinazione all\u2019essere e al volere di Dio, convincersi che non siamo padroni della vita e del nostro ultimo destino.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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