<\/a>In via Tuderte, a Montebello, a pochi chilometri dal centro di Perugia, c\u2019\u00e8 un grande fabbricato circondato da pini. \u00c8 il Centro di riabilitazione \u201cSereni\u201d dell\u2019Opera Don Guanella, che ospita persone con disabilit\u00e0 cognitiva grave. Qui tutti li chiamano \u201ci nostri ragazzi\u201d, indipendentemente dall\u2019et\u00e0. Sessanta di loro, in gran parte umbri, vi abitano stabilmente, alcuni anche da molti anni. Ci sono poi 60 posti per ospiti diurni. Disabili che arrivano al mattino, raccolti da un pullman messo a disposizione dal Comune di Perugia, frequentano le attivit\u00e0 del Centro e poi la sera vengono riaccompagnati a casa. Attualmente per\u00f2 sono soltanto 15.<\/p>\nQui operano medici specialisti, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali, terapisti, infermieri, insegnanti, educatori. Persone esperte e con competenze e professionalit\u00e0 specifiche, ma che nella loro attivit\u00e0 partono dalla consapevolezza che \u201cl\u2019educazione \u00e8 soprattutto opera del cuore\u201d. Una frase del fondatore don Luigi Guanella (proclamato santo nel 2011) che si legge nella sala di ingresso del Centro. L\u2019atmosfera \u00e8 serena, gli ambienti moderni e accoglienti, rallegrati dalle opere coloratissime che escono dai tanti laboratori dei \u201cragazzi\u201d del \u201cDon Guanella\u201d. Sono quadri in ceramica, mosaici, icone di legno, manufatti di artigianato artistico realizzati con i pi\u00f9 diversi materiali. Palline di carta colorata e semi di piante, assemblati con pazienza e fantasia, diventano cielo, sole, campanili, paesaggi. Ed ancora filati e trucioli di legno prodotti dal temperamatite trasformati in singolari opere d\u2019 arte moderna. Ma ci sono anche pi\u00f9 tradizionali oggetti che escono da laboratorio di falegnameria e dal laboratorio di ceramica. Ci sono poi il \u201claboratorio natura\u201d, dove nascono essenze, profumi, oli, saponette, e quello per il riciclaggio e la lavorazione della carta. Le mani e il genio dei \u201cragazzi\u201d la trasformano in biglietti augurali, partecipazioni per matrimoni ma anche in bomboniere e altri singolari manufatti. Oggetti raccolti in una mostra mercato all\u2019interno del Centro, che possono essere ammirati e acquistati. Sono stati anche esposti in fiere, nelle parrocchie e in varie manifestazioni. Negli anni scorsi \u00e8 stato allestito il presepe nell\u2019atrio del palazzo dei Priori a Perugia.<\/p>\n
Il centro di riabilitazione \u00e8 dunque un luogo vivo, aperto. Per i corridoi si incontrano persone sorridenti, che salutano, tendono la mano e vogliono sapere chi sei. Sono i giorni (dal 20 al 25 maggio) di \u201cFestinsieme\u201d, una festa di \u201cfine anno operativo\u201d, ricca di appuntamenti: giochi sportivi, clown, laboratori di teatro creativo e spettacoli teatrali presentati dai \u201cragazzi\u201d e dagli educatori del Centro. C\u2019\u00e8 infatti un grande teatro (pi\u00f9 di 100 posti) che recentemente si \u00e8 arricchito di un moderno pianoforte donato dalla Fondazione Brunello Cucinelli. \u00c8 per\u00f2 anche uno spazio polivalente che pu\u00f2 essere usato per convegni e manifestazioni varie. Ha ospitato pi\u00f9 volte feste e manifestazioni delle scuole e spettacoli allestiti da gruppi di giovani della zona.<\/p>\n
Durante l\u2019intero anno, tante iniziative e attivit\u00e0 ludiche e sportive. Nella grande area (20.000 metri) dell\u2019istituto ci sono infatti anche un percorso verde, campi sportivi e una piscina. Non mancano l\u2019orto e una serra dove i \u201cragazzi\u201d svolgono attivit\u00e0 riabilitativa coltivando ortaggi che fiscono sulla loro mensa.<\/p>\n
Ovviamente il Centro Sereni si occupa della riabilitazione dei suoi ospiti (residenziali e semi-residenziali) con le pi\u00f9 aggiornate terapie specifiche di fisioterapia, logopedia, psicomotricit\u00e0, musicoterapia, terapia occupazionale, pet therapy. Dal 1987 \u00e8 convenzionato con la Regione Umbria per la riabilitazione delle disabilit\u00e0 cognitive. Convenzione valida per tutto il territorio nazionale, e infatti circa il 30 per cento degli ospiti provengono dal Lazio.<\/p>\n
\u201cL\u2019intuizione di don Guanella – si legge nella Carta dei servizi del Centro -, il suo credere all\u2019educazione proprio l\u00e0 dove appare impossibile o inutile, rappresenta il fulcro della nostra esperienza; anche in soggetti con ritardo mentale grave un intervento educativo-riabilitativo, orientato individualmente, pu\u00f2 influenzare i processi cognitivi modificando significativamente la capacit\u00e0 di rispondere in modo adeguato alle richieste dell\u2019ambiente e conducendo a una maggiore autonomia nella vita quotidiana\u201d.<\/p>\n
Il sorriso dei \u201cragazzi\u201d che si incontrano nei corridoi e nei laboratori e i loro quadri coloratissimi, i mosaici di palline di carta e di semi lo confermano.<\/p>\n
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\u201cVenite a visitarci e conoscerci! Tutti possono fare qualcosa di utile\u201d<\/strong><\/p>\nDon Matteo Rinaldi \u00e8 il direttore del Centro Sereni. Nel suo studio \u00e8 un andirivieni di persone che vengono per avere indicazioni o ad esporre problemi. Il telefono squilla in continuazione. Gli operatori dipendenti sono 60. Ad aiutarli in modo stabile ci sono anche 4 volontari cooperatori guanelliani, un gruppo laico che affianca l\u2019attivit\u00e0 della congregazione dei Servi della Carit\u00e0. Poi saltuariamente intervengono altri volontari, gruppi di giovani, o delle parrocchie, che partecipano ad attivit\u00e0 ludiche e culturali. Sono per\u00f2 troppo pochi.<\/p>\n
Don Matteo non fa giri di parole: \u201cLa risposta non \u00e8 quella che ci saremmo aspettati\u201d. Ci sono pregiudizi, diffidenze, resistenze. \u201cPer qualcuno – continua – questa \u00e8 ancora e sempre \u2018la casa dei matti\u2019\u201d. Una casa che invece \u00e8 aperta e che vuole essere parte della comunit\u00e0. Che chiede di essere frequentata per essere conosciuta. Nella sua ampia chiesa la domenica e nei giorni festivi si celebra la messa per i fedeli della parrocchia di Montebello San Giustino. \u201cMa noi – dice don Matteo – non siamo e non vogliamo essere soltanto la chiesa in muratura; noi siamo parte viva della comunit\u00e0, della parrocchia, della intera Chiesa\u201d. E quindi il suo appello, esteso a tutti, per una maggiore partecipazione di volontari. Tutti possono essere utili ai \u201cragazzi\u201d del Don Guanella: dagli artigiani ai professionisti, dai pensionati alle casalinghe.<\/p>\n
Competenze e aiuti ancora pi\u00f9 necessari in tempi in cui le risorse pubbliche continuano a essere tagliate. Da molti anni le rette corrisposte sono immutate. Volendo mantenere la qualit\u00e0 del servizio – spiega don Matteo – i costi salgono e gli introiti restano invariati o addirittura diminuiscono. S\u00ec, perch\u00e9 mentre la Regione Umbria paga con puntualit\u00e0 la sua quota, la Regione Lazio per i suoi assistiti \u00e8 in ritardo di anni. Ritardi infiniti anche per le quote dei Comuni e, purtroppo, anche per quelle a carico delle famiglie, sempre pi\u00f9 in difficolt\u00e0 e sempre di meno aiutate dallo Stato.<\/p>\n
Con tante complicazioni burocratiche. Dal 2010 le Regioni corrispondono soltanto il 70 per cento della retta, considerata \u201cquota sanitaria\u201d. L\u2019altro 30 per cento (la \u201cquota sociale\u201d) \u00e8 a carico delle famiglie o dei Comuni nei casi in cui queste hanno redditi bassi. \u201cQuesto – dice don Matteo – ci obbliga a tenere tre diverse contabilit\u00e0 (per Regione, Comuni e famiglie) con tutte le complicazioni che ne derivano. Quando poi c\u2019 \u00e8 da tagliare nella sanit\u00e0, purtroppo si comincia sempre dal sociale\u201d.<\/p>\n
Il Centro Sereni, insieme alla Fondazione Fontenuovo di Perugia, all\u2019Istituto Serafico di Assisi e ad altre associazioni ed enti, fa parte dell\u2019Acradu (Associazione cristiana residenze anziani e disabili dell\u2019Umbria). \u00c8 stata costituita per svolgere un\u2019azione unitaria anche nei rapporti istituzionali. \u201cPurtroppo – dice don Matteo – siamo poco coinvolti, anzi, negli ultimi tempi la Regione ci ha proprio ignorati\u201d. Come per la stesura del Piano sanitario. \u201cNoi invece con la nostra esperienza sul campo possiamo aiutare a risolvere i problemi che conosciamo bene\u201d. Meglio di tanti politici e burocrati. Per spendere bene i soldi dei cittadini.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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