{"id":24640,"date":"2014-05-02T15:11:26","date_gmt":"2014-05-02T13:11:26","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=24640"},"modified":"2015-08-11T10:07:24","modified_gmt":"2015-08-11T08:07:24","slug":"i-60-anni-de-la-voce-e-i-30-di-umbria-radio-nel-web-ma-legati-al-territorio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/i-60-anni-de-la-voce-e-i-30-di-umbria-radio-nel-web-ma-legati-al-territorio\/","title":{"rendered":"I 60 anni de La Voce e i 30 di Umbria Radio: nel web, ma legati al territorio"},"content":{"rendered":"

\"voce-redazione-bn\"<\/a>L’iniziativa che proponiamo all\u2019attenzione degli operatori della comunicazione e di coloro che ne sono interessati, sabato 3 maggio<\/strong>, risponde ad alcune esigenze proprie di questo periodo di vita della Chiesa e della societ\u00e0 in generale. Ci troviamo di fronte al problema di come considerare la storia e l\u2019esperienza del nostro recente passato in rapporto al settimanale cattolico regionale La Voce<\/em>, nel suo 60\u00b0 anno di vita, e nel 30\u00b0 di Umbria Radio.<\/p>\n

Sappiamo tutti molto bene che oggi il passato non solo non \u00e8 di moda, ma non conta, ed \u00e8 anzi motivo di disturbo. Credo tuttavia che non si debba correre il rischio di cadere nella perdita della memoria, prima di tutto la memoria delle persone. Troppo spesso, con disinvolta facilit\u00e0, vengono archiviati in contenitori abbandonati nei \u2018sottoscala\u2019 i ricordi di persone che hanno speso una vita per una causa giusta e un progetto culturale e pastorale. Questa memoria, che non pu\u00f2 attualizzarsi nell\u2019ordinario svolgersi del lavoro quotidiano, deve trovare spazio almeno in quelle svolte della storia che sono, o almeno possono essere, gli anniversari. Senza rimanere inchiodati al passato, coltivare una memoria vigile e disincantata, riconciliata e purificata dal tempo, non pu\u00f2 che essere una ricchezza come scoperta di radici che nutrono i rami traendo linfa vitale da un terreno profondo, fertile e ben coltivato.<\/p>\n

Ma il confronto pi\u00f9 immediatamente vivo e inevitabile per l\u2019evidenza e l\u2019immediatezza del presente in fugace cambiamento \u00e8 con le sfide delle nuove tecnologie e della nuova mentalit\u00e0. Ci troviamo di fronte a un tale cambiamento di mezzi, soggetti e fini, che ci sentiamo spesso travolti e sorpassati, incapaci di fare il punto. Il punto di dove siamo, che cosa facciamo, che cosa sta succedendo. Siamo in cerca della sintonia, della connessione, dell\u2019integrazione nel pannello della comunicazione globale, un posto fermo nel flusso delle informazioni a valanga.<\/p>\n

Abbiamo accettato la sfida della comunicazione 2.0, della Rete, con i social network<\/em> e con le conseguenze che ci\u00f2 comporta. Abbiamo superato la fase della problematizzazione, e siamo entrati con coraggio nella fase dell\u2019operativit\u00e0, ritenendo il nuovo – innestato nel profondo e nella libert\u00e0 della fruizione – come un\u2019opportunit\u00e0.<\/p>\n

Tutto ci\u00f2, rimanendo fedeli al territorio. Molti lo \u201csaltano\u201d, preferendo i paradisi facili dell\u2019\u201cevasione\u201d, sia pure devota, evitando il morso del terreno che frana sotto i piedi e della miseria materiale e morale che ci circonda. I media<\/em> legati al territorio oggi sono messi di fronte al rischio di scomparire. Lo sforzo che si deve compiere \u00e8 rinnovarsi per poter tenere fermo il punto attorno a cui si attivano percorsi culturali e sociali di educazione all\u2019identit\u00e0 e alla appartenenza, di democrazia, e di rispetto del pluralismo.<\/p>\n

La nuova \u201ccultura dell\u2019incontro\u201d proposta con segni eclatanti da Papa Francesco sta a indicare che solo rimanendo nella periferia in cui siamo possiamo svolgere un servizio che metta al centro la persona nel suo \u201cessere a\u201d, nella sua essenziale apertura ad essere per l\u2019altro, a diventare un \u201cnoi\u201d sempre pi\u00f9 ampio, fino a essere universale. Quest\u2019iniziativa, con l\u2019esecuzione della Messa in Si minore<\/em> di J. S. Bach, vuole anche comunicare che siamo dentro una storia – come si accennava sopra – che non perde nulla di quanto le \u00e8 stato affidato, sapendo che molte sono le vie della comunicazione, e quella della musica religiosa appartiene alla pi\u00f9 nobile e ricca storia della cristianit\u00e0.<\/p>\n

Alle lotte e alle violenze di un tempo conflittuale, un genio musicale e religioso insieme ha trovato l\u2019ispirazione giusta per condurre le persone alla contemplazione di un mondo riconciliato e pacificato che non cessa di invocare con le note di Bach: dona nobis pacem<\/em>, l\u2019ultimo dei 27 pezzi che compongono la straordinaria Grande Messa<\/em>. La Messa in Si minore<\/em> di Bach \u00e8 la musica religiosa pi\u00f9 bella, alta e profonda che sia mai stata scritta da uomo.<\/p>\n

La Chiesa in Umbria, e coloro che svolgono il compito di comunicatori, operano in questo orizzonte del Bello, del Sacro, di ci\u00f2 che eleva l\u2019anima e pu\u00f2 suggerire pensieri di bont\u00e0 e di pace a ogni persona, travalicando i confini della fede cristiana. Valori radicati nel territorio, cos\u00ec come lo sono il coro e l\u2019orchestra, realt\u00e0 nostre, della nostra Umbria finalmente, una volta tanto, protagonista.<\/p>\n

Il programma<\/h3>\n

SABATO 3 MAGGIO<\/strong><\/p>\n

Ore 18 – Perugia, sala del Dottorato (presso le logge della cattedrale)<\/strong><\/p>\n

\u201cProtagonisti in Umbria\u201d, dibattito per i 60 anni de La Voce<\/em> e i 30 anni di Umbria Radio. Intervengono Marco Tarquinio, direttore di Avvenire<\/em>, Paolo Bustaffa, coordinatore di Eurocom, Antonio Preziosi, gi\u00e0 direttore di Radio Uno, mons. Elio Bromuri, direttore del nostro settimanale, e mons. Paolo Giulietti, direttore di Umbria Radio.<\/p>\n

Ore 21 – Perugia, cattedrale<\/strong><\/p>\n

Saluto del card. Gualtiero Bassetti.<\/p>\n

Messa in Si minore – BWV 232<\/em> di Johann Sebastian Bach, eseguita dal coro dell\u2019Accademia degli Unisoni e dall\u2019Orchestra da camera di Perugia, diretti dal m\u00b0 Leonardo Lollini.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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