{"id":24133,"date":"2014-04-03T19:11:39","date_gmt":"2014-04-03T17:11:39","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=24133"},"modified":"2015-07-22T15:41:36","modified_gmt":"2015-07-22T13:41:36","slug":"forum-famiglie-i-comuni-ignorano-i-bambini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/forum-famiglie-i-comuni-ignorano-i-bambini\/","title":{"rendered":"Forum famiglie: i Comuni \u201cignorano\u201d i bambini"},"content":{"rendered":"

\"Genitori-e-figli\"<\/a>E’ appena finita a Bari la \u201cConferenza sull\u2019infanzia\u201d, e forse qualche buona idea da l\u00ec verr\u00e0 per politiche a misura di bambino. Per\u00f2 le notizie concrete sull\u2019attenzione reale ai nostri figli si trovano in altre pagine dei giornali. Ad esempio, sulla differenza tra Imu e Tasi. Infatti l\u2019Imu, anche grazie a pressanti richieste del Forum delle associazioni familiari, aveva costruito un meccanismo di custodia delle famiglie con figli, concedendo sulle case di propriet\u00e0 una detrazione fissa di 200 euro, pi\u00f9 un\u2019ulteriore detrazione di 50 euro per ogni figlio (fino all\u2019ottavo). Quindi, avevamo detto, \u201cfinalmente una tassa che riconosce i carichi familiari\u201d, nonostante le rilevanti obiezioni sull\u2019idea di tassare la casa di residenza come se fosse un bene di lusso. Poi l\u2019Imu \u00e8 stata cancellata e reintrodotta nella forma della Tasi, nuova imposta comunale.<\/p>\n

Purtroppo sulla Tasi<\/strong> sta succedendo ci\u00f2 che avevamo previsto. Nel passaggio dall\u2019Imu alla Tasi, il Governo non ha fissato un obbligo di destinazione per il pagamento delle aliquote maggiorate sulla seconda casa, e cos\u00ec ogni Comune fa come vuole. Sia decidendo la soglia dell\u2019aliquota, sia, soprattutto, scegliendo se dedicare questa cifra a detrazioni per le famiglie con carichi familiari, oppure se concedere le detrazioni solo a partire dal reddito. Il Comune di Milano ha scelto la seconda ipotesi: si basa solo sul reddito, senza tenere conto del numero di figli. Eppure proprio alla Conferenza sull\u2019infanzia di Bari un intero gruppo di lavoro \u00e8 stato dedicato al tema della povert\u00e0 dei bambini; la percentuale di minori sotto la soglia di povert\u00e0 \u00e8 infatti tra le pi\u00f9 alte d\u2019Europa, e in alcune aree del Paese avere il terzo figlio significa, per una famiglia su due, cadere sotto la soglia di povert\u00e0. Inoltre pare che non si adotti nemmeno l\u2019Isee, strumento che tenta di dare equit\u00e0 familiare, ma si richiede il reddito individuale, che peraltro \u00e8 notoriamente a rischio di evasione\/elusione. Stiamo poi parlando di seconde case, e quindi adottare politiche fondate solo sul reddito sembra un po\u2019 contraddittorio, avendo a che fare con famiglie che un po\u2019 di risparmio e di patrimonio sono riuscite ad accumularlo: adottare i carichi familiari come criterio di equit\u00e0 sarebbe molto pi\u00f9 appropriato perch\u00e9, a parit\u00e0 di reddito, un figlio in pi\u00f9 \u201cfa la differenza\u201d. Un po\u2019 come la giunta Pizzarotti, a Parma, che ha emesso due tipi di bandi in vista di maggio 2014: uno per i progetti a favore della famiglia, senza finanziamento comunale, l\u2019altro con finanziamenti comunali (fino al 100% se sotto i 1.000 euro) per i progetti di promozione dell\u2019ideologia del gender<\/em>. A conferma che anche per gli amministratori di Parma la famiglia riconosciuta dalla Costituzione non \u00e8 considerata meritevole di sostegno, perch\u00e9 tanto il suo mestiere lo fa comunque, e ci si pu\u00f2 vivere di rendita, sulla famiglia – che infatti viene osannata, in termini spesso retorici ed enfatici, come il \u201cgrande ammortizzatore sociale\u201d. Espressione che denuncia, invece, il fallimento del nostro welfare.<\/p>\n

I Comuni italiani<\/strong> hanno, di fronte alla Tasi, una grande occasione per dimostrare se l\u2019equit\u00e0 familiare sta a cuore agli amministratori locali. Dispiace che la giunta Marino, a Roma, abbia cancellato le agevolazioni per le rette al nido del terzo figlio. Dispiace che la giunta Pisapia, a Milano, non consideri i carichi familiari un valore di solidariet\u00e0, e resti abbarbicata a un vecchio criterio monetario di ricchezza\/povert\u00e0, su uno dei pochi strumenti di fiscalit\u00e0 locale su cui si pu\u00f2 esercitare autonomia. Dispiace che la giunta Pizzarotti, a Parma, dopo aver cancellato il Quoziente Parma, abbia aumentato le rette per i servizi alla prima infanzia. Francamente appare davvero obsoleta e \u201cantica\u201d l\u2019idea che la lotta alla povert\u00e0 sia individualistica e riguardi solo il reddito: la dimensione familiare della povert\u00e0 \u00e8 ampiamente documentata nella letteratura, cos\u00ec come l\u2019importanza delle relazioni familiari come risorsa di resistenza alla povert\u00e0 (di resilienza, si diceva a Bari). \u00c8 tempo di riscoprire una concreta alleanza tra politiche familiari e politiche di equit\u00e0, anzich\u00e9 contrapporle ideologicamente. Perch\u00e9 siamo convinti, come scrivevamo nel 2006, che \u201ci Comuni sono in prima linea\u201d nella lotta contro la povert\u00e0 delle famiglie. Per\u00f2 devono vederle, le famiglie, come una insostituibile risorsa per la societ\u00e0. E come il primo e irrinunciabile strumento di protezione dei diritti dell\u2019infanzia. E allora, ogni amministratore comunale trover\u00e0 al proprio fianco le nostre associazioni familiari, per costruire comunit\u00e0 locali family friendly<\/em>, capaci di essere – proprio perch\u00e9 \u201ca misura di famiglia\u201d – anche \u201ca misura di bambino\u201d. C\u2019\u00e8 tempo per ripensarci: noi siamo pronti al confronto.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

E’ appena finita a Bari la \u201cConferenza sull\u2019infanzia\u201d, e forse qualche buona idea da l\u00ec verr\u00e0 per politiche a misura di bambino. Per\u00f2 le notizie concrete sull\u2019attenzione reale ai nostri figli si trovano in altre pagine dei giornali. Ad esempio, sulla differenza tra Imu e Tasi. Infatti l\u2019Imu, anche grazie a pressanti richieste del Forum […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[5],"tags":[1404,2112,1314,1113,2113,1076,2518,1329,1123,504,1089],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/24133"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=24133"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/24133\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":24137,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/24133\/revisions\/24137"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=24133"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=24133"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=24133"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}