{"id":24109,"date":"2014-04-03T17:29:38","date_gmt":"2014-04-03T15:29:38","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=24109"},"modified":"2022-09-08T19:36:02","modified_gmt":"2022-09-08T17:36:02","slug":"aiutare-la-chiesa-con-una-firma-fa-bene","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/aiutare-la-chiesa-con-una-firma-fa-bene\/","title":{"rendered":"Aiutare la Chiesa con una firma fa bene"},"content":{"rendered":"
<\/a>\u00c8\u00a0\u201ciFeelCud\u201d lo slogan del concorso – giunto alla quarta edizione – lanciato dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Curioso e originale, richiede un minimo di conoscenza dell\u2019inglese di base, in quanto rimanda all\u2019esclamazione I feel good<\/em> che significa \u201cmi sento bene, sto bene\u201d. Nel nostro caso la parola chiave \u00e8 quel \u201cCud\u201d che fa riferimento alla dichiarazione dei redditi di tutte le persone che hanno ricevuto solo redditi da pensione, oppure di lavoro dipendente e che quindi sono esonerati dal presentare la dichiarazione dei redditi tramite, ad esempio, i modelli 730 o 740.<\/p>\n In genere si tratta di anziani in pensione, oppure di giovani al primo impiego o lavoratori dipendenti che non hanno altri redditi. \u00c8 proprio per queste categorie di percettori di reddito che la campagna \u201ciFeelCud\u201d viene attivata, perch\u00e9 nel loro caso non \u00e8 prevista la sezione dove possano esprimere la preferenza per la destinazione del cosiddetto \u201c8xmille\u201d. Si tratta di milioni di cittadini che, teoricamente, pur avendo una preferenza magari proprio per la Chiesa cattolica, non trovando il modo di farlo, omettono di esprimerla, perch\u00e9 la loro modulistica non prevede l\u2019opzione. E invece il sistema c\u2019\u00e8, soltanto che va fatto conoscere e incentivato in qualche modo.<\/p>\n Il Servizio della Cei per l\u20198xmille ha cos\u00ec ideato il concorso (sito www.ifeelcud.it<\/em><\/a>) coinvolgendo attivamente l\u2019associazione Acli tramite i propri Caf (Centri di assistenza fiscale).<\/p>\n Gli scopi sono molteplici. Il primo, gi\u00e0 accennato, \u00e8 quello d\u2019incentivare la partecipazione alla scelta dell\u20198xmille da parte delle categorie di contribuenti su descritte (anziani, giovani, dipendenti senza altri redditi).<\/p>\n Il secondo scopo \u00e8 coinvolgere attivamente i giovani delle parrocchie sensibili, che decidono di partecipare al concorso, nei confronti degli anziani, unendo le tematiche fiscali con un rapporto positivo giovani-anziani.<\/p>\n Il terzo scopo \u00e8 offrire al contempo una occasione per fare esperienza concreta di progettualit\u00e0 in favore delle parrocchie.<\/p>\n Il quarto scopo \u00e8 mettere, in un certo senso, in competizione positiva le parrocchie, chiamate a elaborare progetti di sostegno per specifiche finalit\u00e0 sociali che emergono nei propri contesti.<\/p>\n Le parrocchie sono chiamate in causa perch\u00e9 dovranno allo stesso tempo promuovere una raccolta di schede da allegare ai Cud per le scelte 8xmille, in busta chiusa tra la popolazione, raggiungendo numeri significativi. Il concorso prevede, infatti, un contributo economico alle parrocchie vincitrici, che sar\u00e0 via via crescente man mano che aumenter\u00e0 il numero delle scelte 8xmille da accludere ai Cud. Ma parimenti sar\u00e0 anche importante il progetto con finalit\u00e0 sociali che affiancher\u00e0 questa azione di raccolta di Cud con firme, e ci sar\u00e0 un ulteriore incentivo per quei gruppi parrocchiali che insieme a progetto e raccolta firme affiancheranno anche un video illustrativo.<\/p>\n All\u2019Ufficio promotore del concorso sottolineano che questa iniziativa \u201cintende diffondere la consapevolezza dell\u2019importanza di firmare in favore della Chiesa, per sostenere tramite l\u20198xmille i tanti progetti che la Cei porta avanti in Italia e nel mondo in favore di chi ha bisogno\u201d.<\/p>\n Il termine per partecipare presentando i propri progetti e raccogliendo le firme \u00e8 il 30 maggio<\/strong>. A guidare il gruppo potr\u00e0 essere il parroco o un suo delegato, meglio se giovane, cos\u00ec da coinvolgerlo in un\u2019esperienza interessante che richiama analoghe campagne nel mondo del lavoro. Il gruppo di giovani che potr\u00e0 lavorare al progetto non dovr\u00e0 superare i 35 anni di et\u00e0. Per le schede di scelta \u201c8xmille\u201d si pu\u00f2 scaricare dal sito www.ifeelcud.it<\/em><\/a>. I Caf delle Acli collaboreranno per l\u2019attestazione di ricezione schede firmate. Per convincere le persone a firmare in favore della Chiesa cattolica ci sar\u00e0 documentazione scaricabile dal sito \u201ciFeelCud\u201d. Venendo alle categorie dei premi previsti per le parrocchie: si va dal pi\u00f9 piccolo (1.000-1.700 euro) per chi raccoglier\u00e0 fino a 100 schede Cud. Dalle 100 alle 300 schede si sale con premio da 3.010 a 5.000 euro. Fino alle 800 schede il premio lievita da 5.510 a 10.500 euro. E ancora fino a 1.600 schede si arriva a cifre tra 11.010 e 19.000 euro. Infine, il premio pi\u00f9 alto riguarder\u00e0 la parrocchia che raccoglier\u00e0 da 1.601 schede in su: in questo caso il premio spazier\u00e0 da 19.510 a 29.500 euro. Le schede Cud firmate dovranno essere certificate dai Caf Acli, come gi\u00e0 accennato, e inoltre si potr\u00e0 avere un bonus del 10% in presenza di un video premiato. Anche il pubblico iscritto al sito www.ifeelcud.it<\/em><\/a> potr\u00e0 dire la sua, votando i vari progetti che verranno caricati e la parrocchia che otterr\u00e0 pi\u00f9 voti del pubblico avr\u00e0 diritto a un ulteriore premio di 1.000 euro. La giuria che valuter\u00e0 i progetti sar\u00e0 composta da Matteo Calabresi, direttore del Servizio Cei promotore, Grazia Cecconi, art director<\/em>, e don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Cei per la pastorale giovanile.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" \u00c8\u00a0\u201ciFeelCud\u201d lo slogan del concorso – giunto alla quarta edizione – lanciato dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. Curioso e originale, richiede un minimo di conoscenza dell\u2019inglese di base, in quanto rimanda all\u2019esclamazione I feel good che significa \u201cmi sento bene, sto bene\u201d. 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