{"id":2397,"date":"2002-05-10T00:00:00","date_gmt":"2002-05-10T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2397"},"modified":"2002-05-10T00:00:00","modified_gmt":"2002-05-10T00:00:00","slug":"nello-spazio-di-internet-troviamo-anche-le-chiese-umbre","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nello-spazio-di-internet-troviamo-anche-le-chiese-umbre\/","title":{"rendered":"Nello spazio di Internet troviamo anche le Chiese umbre"},"content":{"rendered":"
La Chiesa in Internet c’\u00e8 da tempo, praticamente da sempre, con esperienze pionieristiche dovute all’intraprendenza dsi singoli, e poi sempre pi\u00f9 con presenze istituzionali. Delle potenzialit\u00e0 di Internet nello stesso annuncio del Vangelo, si parla da anni e questo 2002, con il messaggio del Papa per la Giornata delle comunicazioni sociali, si pu\u00f2 dire che sia proprio l’anno di internet per la Chiesa. Certo, la prima reazione di comuni cittadini, come di preti o religiosi, \u00e8 quella di pensare che Internet sia una “piazza” frequentata da poche persone, uno spazio d’\u00e9lite. E’ vero, ma l’impegno della Chiesa \u00e8 per evitare che Internet si trasformi in un fattore discriminante, di nuova povert\u00e0. L’impegno c’\u00e8, la fatica \u00e8 tanta, e ne sa qualcosa Massimo Cecconi, responsabile del Servizio informatico della diocesi di Perugia – Citt\u00e0 della Pieve e collaboratore del Si-Cei (Servizio informatico della Conferenza episcopale italiana). Titoli guadagnati sul campo, una passione che si \u00e8 lentamente trasformata in lavoro al servizio della Chiesa. E’ lui, che da pioniere, ha attivato il sito internet de La Voce nel 1993, quando nella rete i grandi quotidiani italiani si contavano su una mano. Oggi, oltre ai visitatori del sito abbiamo circa 100 abbonati “telematici” alla mailing list settimanale de La Voce.Massimo Cecconi sta portando avanti, nella diocesi di Perugia, “un progetto pilota volto a promuovere e realizzare un collegamento telematico tra diocesi e parrocchie, in modo da avere un canale economico e veloce per scambiarsi, in modo protetto e sicuro, informazioni, dati, documenti”. Una prima applicazione pratica \u00e8 il “Nuntium Perusinum”, un’agenzia quindicinale di notizie ‘in famiglia’ che l’Arcivescovo invia a preti, istituti religiosi e collaboratori pastorali, con poca spesa e ricezione immediata. “Certamente la strada da fare \u00e8 molta (non si arriva ancora al 50 % di preti e parrocchie collegate) – commenta Cecconi – ma la diocesi si sta impegnando molto, con l’organizzazione di corsi gratuiti e personalizzati per sacerdoti e collaboratori, e mettendo a disposizione una persona per l’assistenza a domicilio utile per cominciare ad utilizzare gli strumenti necessari”. E quale \u00e8 la situazione nelle altre diocesi umbre? Molto variegata, ma si registra un generale aumento di attenzione ed impegno delle diocesi ed alcune, come Terni, hanno da poco rinnovato il proprio sito internet, mentre altre, come Gubbio, lo stanno progettando. “C’\u00e8 da sottolineare – aggiunge Cecconi – che ogni diocesi ha comunque un suo spazio all’interno del sito istituzionale www.chiesacattolica.it al cui interno possono essere inseriti, senza bisogno di competenze informatiche specifiche, notizie e documenti che andranno a comporre la base documentale generale della Cei, con ovvi vantaggi dal punto di vista della visibilit\u00e0 e della possibilit\u00e0 di ricerca integrata”. In pagina abbiamo segnalato alcuni siti cattolici umbri da cui partire per una navigazione telematica che potrebbe portare a scoprire, come \u00e8 successo a don Carlo Carbonetti, che in Rete si pu\u00f2 fare meditazione (www.spaziosacro.it) o parlare con un prete via e-mail (www.pretionline.it).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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