{"id":23951,"date":"2014-03-27T17:02:59","date_gmt":"2014-03-27T15:02:59","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=23951"},"modified":"2015-07-03T12:44:44","modified_gmt":"2015-07-03T10:44:44","slug":"tre-libretti-che-fanno-discutere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tre-libretti-che-fanno-discutere\/","title":{"rendered":"Tre libretti che fanno discutere"},"content":{"rendered":"

Tre libretti che fanno discutere sono al centro dell\u2019attenzione degli educatori e dei responsabili dei programmi scolastici, e in generale di tutti coloro che a qualunque titolo sono chiamati a operare nella vita civile della collettivit\u00e0.<\/p>\n

Tra questi ci sono educatori e genitori cattolici, i laici difensori della tradizione culturale maggioritaria dell\u2019umanit\u00e0, preti, vescovi, religiosi, suore e via dicendo. Ma che libretti sono? Qualche decennio fa c\u2019era il libretto rosso di Mao… Quelli di adesso, se li vedi, sembrano del tutto innocenti e, se li leggi, del tutto suadenti. Insegnano a rispettare chi \u00e8 diverso, riferendosi non al colore della pelle o altro ma alla omosessualit\u00e0, in modo da evitare l\u2019omofobia.<\/p>\n

Questo deve essere insegnato ai bambini della scuola primaria fino alle superiori con insegnamenti appropriati e secondo un progetto rispondente a una \u201cstrategia nazionale antiomofobia\u201d, affidato per decreto legge dal governo Letta a 29 associazioni Lgbt (lesbico gay bisessuale transessuale) finanziato con 10 milioni di euro. Non \u00e8 qui il luogo per discutere adeguatamente della questione, di cui abbiamo gi\u00e0 trattato e trattiamo anche in questo numero.<\/p>\n

Desidero solo segnalare che la grande maggioranza del mondo cattolico non \u00e8 d\u2019accordo con questa iniziativa, e lo ha detto in varie occasioni. Se ne \u00e8 fatto portavoce a livello nazionale anche il card. Bagnasco, presidente della Cei, che ha chiesto ai politici di porre rimedio a questa sciagurata iniziativa ritirando i libretti. Sciagurata perch\u00e9 considerata lesiva del diritto delle famiglie di intervenire sull\u2019educazione dei figli in materia di educazione sessuale. Scrivo questo perch\u00e9 il 26 marzo il Fatto quotidiano, in Cronaca, con tanto di foto, fa una critica radicale a Bagnasco che \u201cignora la laicit\u00e0 dello Stato\u201d e vorrebbe che si gettassero al rogo i libretti, che secondo il redattore dell\u2019articolo servono a rendere i figli pi\u00f9 moderni dei loro padri e capaci di evitare ogni forma di discriminazione.<\/p>\n

Ora, senza entrare nella polemica, mi pare di dover rivendicare il diritto di Bagnasco, come dei cattolici e di tutti gli uomini liberi, di esprimere le loro opinioni e le loro valutazioni morali. Lo Stato con sistemi democratici potr\u00e0 fare le sue leggi, esigendo il rispetto della legalit\u00e0, non potr\u00e0 per\u00f2 impedire che i cittadini esprimano opinioni diverse e valutazioni anche contrastanti. Nel caso poi che si addivenga a forme di costrizione, non potr\u00e0 impedire che si possa ricorrere all\u2019obiezione di coscienza.<\/p>\n

Non \u00e8 la prima volta che i cattolici – insieme a cittadini dal pensiero non vincolato a interessi di parte o ideologie devastanti, come \u00e8 avvenuto in maniera eclatante e tragica per il nazismo e il comunismo – si trovino all\u2019opposizione e usino tecniche di boicottaggio delle leggi che considerano ingiuste, pur con i rischi che tutti conosciamo. Il tema dell\u2019educazione \u00e8 stato sempre un tema forte e decisivo per i cristiani, e su di esso si sono svolte le battaglie culturali pi\u00f9 famose della storia, che oggi, in tempi di dialogo, sarebbero anacronistiche e potrebbero essere risolte con la scienza e la sapienza, con la buona volont\u00e0 scevra da interessi di lobby precostituite o di ideologie autoreferenziali, nella comune ricerca del bene della persona e della societ\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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