{"id":23930,"date":"2014-03-27T16:17:57","date_gmt":"2014-03-27T14:17:57","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=23930"},"modified":"2015-07-21T12:57:27","modified_gmt":"2015-07-21T10:57:27","slug":"appello-di-libera-e-del-papa-contro-le-mafie-il-marcio-da-risanare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/appello-di-libera-e-del-papa-contro-le-mafie-il-marcio-da-risanare\/","title":{"rendered":"Appello di Libera e del Papa contro le mafie: il marcio da risanare"},"content":{"rendered":"
\"Papa<\/a>
Papa Francesco e don Ciotti durante la veglia di preghiera per le vittime di tutte le mafie<\/figcaption><\/figure>\n

Il 21 marzo di ogni anno diventi per legge \u201cla Giornata della memoria e dell\u2019impegno\u201d: \u00e8 don Luigi Ciotti<\/strong>, fondatore di Libera, a chiederlo a nome delle vittime della mafia – che dal 1983 a oggi ha assassinato 900 persone. La domanda viene anche dalle 100 mila persone, soprattutto giovani, che per non dimenticare si sono ritrovate il 21 marzo a Latina per manifestare il loro s\u00ec alla legalit\u00e0 e alla solidariet\u00e0.<\/p>\n

Un impegno, quello vissuto e proposto da Libera, che poche ore prima Papa Francesco<\/strong> aveva richiamato incontrando in una chiesa di Roma le famiglie delle vittime della criminalit\u00e0 organizzata, compreso il bimbo di 3 anni ucciso la scorsa settimana a Taranto. Diceva il Papa che un impegno cos\u00ec grande \u201cdeve partire da dentro, dalle coscienze, e da l\u00ec risanare, risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte, il tessuto sociale, cos\u00ec che la giustizia guadagni spazio, si allarghi, si radichi, e prenda il posto dell\u2019iniquit\u00e0\u201d.<\/p>\n

Parole che portano davanti agli occhi i volti di coloro che sono impegnati nei luoghi della sofferenza, dell\u2019emarginazione e dell\u2019ingiustizia. Parole che riportano alla mente una riflessione di don Primo Mazzolari: \u201cCi impegniamo senza pretendere che altri s\u2019impegnino, con noi o per suo conto, come noi o in altro modo. Ci impegniamo perch\u00e9 non potremmo non impegnarci. C\u2019\u00e8 qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia, pi\u00f9 forte di noi stessi\u201d.<\/p>\n

C\u2019\u00e8 un immenso patrimonio di onest\u00e0, di sensibilit\u00e0, di gratuit\u00e0 che si oppone al vuoto della criminalit\u00e0. Da questo patrimonio non pu\u00f2 oggi venire un segnale forte anche per quella forma alta ed esigente di carit\u00e0 che si chiama impegno politico?<\/p>\n

Non che questo segnale nel suo valore pi\u00f9 profondo e ampio manchi, anzi \u00e8 forte e incisivo, ma forse c\u2019\u00e8 un passaggio urgente da compiere in una stagione intristita dalla crisi e dalla mancanza di speranza.<\/p>\n

La guida politica nel nostro Paese \u00e8 sempre stata radicata nel terreno umano, culturale e spirituale della gente, delle comunit\u00e0 locali, del territorio; e questo radicamento ha consentito di aprirsi anche ai grandi orizzonti, alle grandi visioni. Da esperienze incarnate nella fatica di vivere di un popolo non pu\u00f2 forse venire una ripresa dell\u2019impegno politico inteso nel suo specifico significato di servizio alla citt\u00e0, al bene comune?<\/p>\n

Bergoglio nella Evangelii gaudium<\/em> scrive: \u201cChiedo a Dio che cresca il numero di politici capaci di entrare in un autentico dialogo che si orienti efficacemente a sanare le radici profonde, e non l\u2019apparenza, dei mali del nostro mondo! La politica, tanto denigrata, \u00e8 una vocazione altissima\u201d. \u00c8 una preghiera, \u00e8 un pensiero, \u00e8 un appello. La cronaca attende di raccontare le risposte, cio\u00e8 i fatti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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