{"id":2258,"date":"2002-03-08T00:00:00","date_gmt":"2002-03-08T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=2258"},"modified":"2002-03-08T00:00:00","modified_gmt":"2002-03-08T00:00:00","slug":"la-mia-ricchezza-e-la-vita-che-ho-e-la-mia-famiglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-mia-ricchezza-e-la-vita-che-ho-e-la-mia-famiglia\/","title":{"rendered":"“La mia ricchezza \u00e8 la vita che ho e la mia famiglia”"},"content":{"rendered":"

Al di l\u00e0 delle feste di un giorno, delle commemorazioni e dei gesti “eroici”, ci\u00f2 che quasi mai fa notizia \u00e8 la quotidianit\u00e0 dell’essere “donna”. Un aspetto che – invece – forse oggi andrebbe riscoperto e valorizzato di nuovo. E diventa sempre pi\u00f9 difficile scovare esperienze di mogli che trovano il gusto di una famiglia con tanti bambini da crescere, magari senza rinunciare alla possibilit\u00e0 di una realizzazione professionale personale. La scintilla l’abbiamo avuta nel sapere che a Perugia una galleria d’arte del centro storico ha ospitato la mostra di una pittrice poco pi\u00f9 che quarantenne, Maria Prodi. Il suo soggetto preferito da trasferire sulla tela: i volti dei quattro figli, dalla pi\u00f9 piccina di due anni fino al maschio che si avvicina alla maggiore et\u00e0. Triestina di nascita, perugina di adozione, insegnante di filosofia alle superiori, moglie e madre in varie parti del mondo dove la professione di fisico ha chiamato suo marito Roberto. “La nostra situazione quotidiana – ci racconta Maria – \u00e8 abbastanza complicata, per\u00f2 molto allegra. Sicuramente non ci si annoia. Non ho la stessa disponibilit\u00e0 che avrei se fossi da sola, ma non avrei neanche questa ricchezza, l’affetto, allegria e confusione. Non riesco a immaginarmi diversamente, insomma”. Ecco dunque un essere donna che implica la normalit\u00e0 della famiglia, scelta consapevolmente, faticosa che troppo spesso viene rifiutata in nome delle pi\u00f9 varie libert\u00e0 e della realizzazione personale. Certo i problemi non sono mai pochi quando una donna deve dividersi fra un lavoro e la famiglia, con quattro figli e un marito che spesso si trova fuori a lungo. “Dicono che \u00e8 una specie di pensiero parallelo – spiega Maria – cio\u00e8 contemporaneamente bisogna tenere tanti fili. Abituarsi a vivere alla giornata e nello stesso tempo avere un’agenda complicatissima, in cui le cose da fare si devono incastrare sempre perfettamente. E poi essere disponibili a ributtare all’aria tutto, perch\u00e8 magari si programma e poi qualcosa cambia. Ci si abitua a sfruttare ogni attimo per ritrovare un momento di concentrazione, o per mettersi a fare qualcosa di bello o solo per ricaricarsi”. Prima li ha partoriti, poi allevati, ora sono finiti sulle tele. Come nasce l’idea di avere i suoi figli come soggetti per i dipinti?”Qualcuno dice che ho desiderato avere quattro figli per avere altrettanti modelli gratis a casa, poi in realt\u00e0 non sono molto disponibili. Ho sempre amato dipingere da quando avevo la loro et\u00e0, mi piace molto il ritratto e quindi \u00e8 naturale incominciare a dipingere le persone che amo e che ho intorno, che hanno questi visi di cui conosco ogni espressione”. Dipinti a parte, la famiglia numerosa la vive come una risorsa o come una difficolt\u00e0 per l’essere donna e ‘capofila’ del lavoro domestico?”Sono molto contenta delle scelte che ho fatto – ci confida Maria – ma non credo ci possa essere una soluzione generale a questo interrogativo. Il mio \u00e8 un compromesso fra la realizzazione nel lavoro, i miei hobby e le mie personali attitudini, da una parte e la gioia di stare assieme alla mia famiglia, dall’altra. Forse oggi non ci sono ricette. Ognuno deve trovare la sua strada. Per\u00f2, a volte tende ad affermarsi una soluzione un po’ troppo sterile, di chiusura in se stessi. Io non riesco a scindere i due aspetti, personale e familiare, e non li vedo contrastanti tra loro, anche quando faccio fatica a conciliare le diverse cose. Anche nei momenti pi\u00f9 difficili e caotici non riesco a contrapporre i due aspetti: la mia ricchezza \u00e8 la vita che ho e la famiglia che ho”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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