{"id":22499,"date":"2014-02-20T16:13:46","date_gmt":"2014-02-20T14:13:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=22499"},"modified":"2014-02-20T16:13:47","modified_gmt":"2014-02-20T14:13:47","slug":"leonelli-segretario-regionale-pd-ma-la-politica-umbra-e-smorta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/leonelli-segretario-regionale-pd-ma-la-politica-umbra-e-smorta\/","title":{"rendered":"Leonelli segretario regionale Pd. Ma la politica umbra \u00e8 smorta"},"content":{"rendered":"
\"Il<\/a>
Il neo eletto segretario Giacomo Leonelli (al centro) durante una conferenza<\/figcaption><\/figure>\n

Il risultato delle primarie umbre per il segretario regionale del Pd \u00e8 stato chiaro: ha vinto Giacomo Leonelli<\/strong> che, con il 64,11 per cento (8.072 voti) ha staccato nettamente Stefano Fancelli<\/strong> che ha toccato il 27,9 per cento (3.511 voti) e Juri Cesarini<\/strong> che ha conquistato l\u20198 per cento (1.104 voti). La vittoria ha un sapore strano, se i votanti sono stati appena 12.642 rispetto agli oltre 60 mila dello scorso 8 dicembre quando c\u2019\u00e8 stata la consultazione per il segretario nazionale.<\/p>\n

Leonelli ha spiegato la ridotta affluenza con il fatto che \u201channo giocato pi\u00f9 fattori, primo tra tutti il fatto che l\u2019elettorato \u00e8 in questo momento molto pi\u00f9 attento alle dinamiche nazionali, legate al Governo. \u00c8 stato un voto, comunque, che rafforza questa segreteria, perch\u00e9 abbastanza omogeneo in tutto il territorio. Foligno, Terni e Perugia hanno dato un segnale importante\u201d.<\/p>\n

Va messo in evidenza che il Pd si sfinisce con la pratica delle primarie al punto che anche i propri elettori non ne possono pi\u00f9, e questo segnale andrebbe maggiormente considerato, anche da chi pensa di dimenticare tra qualche giorno questo dato sulla partecipazione.<\/p>\n

Nel frattempo Leonelli ha gi\u00e0 nominato una parte della segreteria regionale: sette sui 15 previsti. Nel dettaglio sono Emilio Giacchetti che sar\u00e0 il coordinatore della segreteria regionale, Nicola Casagrande si occuper\u00e0 dei circoli e tesseramento, Andrea Pensi, responsabile enti locali, Gionata Moscoloni sar\u00e0 responsabile organizzazione, Alessia Dorillo \u00e8 la responsabile della comunicazione, Tiziana Chiodi con delega alle pari opportunit\u00e0, Riccardo Maraga, responsabile per le riforme.<\/p>\n

Al momento manca il nome di Andrea Cernicchi, l\u2019assessore del Comune di Perugia pi\u00f9 volte evocato, ma al momento non ancora inserito nella squadra regionale del nuovo corso Pd.<\/p>\n

Sugli altri fronti si registra la sostanziale dispersione di quello che era il patrimonio del centro, reale o virtuale, con il riposizionamento, a livello nazionale, dell\u2019Udc verso Forza Italia. E di riflesso un senso di disagio per coloro – molti dei quali cattolici – che non si rifacevano al centrosinistra ma nemmeno al centrodestra.<\/p>\n

Uno degli storici esponenti dell\u2019Udc<\/strong>, Maurizio Ronconi<\/strong>, sottolinea intanto che \u201cForza Italia, con l\u2019indecifrabile immobilismo che la sta caratterizzando in questo periodo cruciale della vicenda politica dell\u2019Umbria, si assume la responsabilit\u00e0 di consegnare il ruolo di opposizione politica al M5s<\/strong>, un movimento qualunquista che rappresenta un rischio reale per le amministrazioni locali della nostra regione. Si sta purtroppo aprendo in Umbria un nuovo e non positivo capitolo politico, con il rischio di consegnare ai populisti il governo locale, e questo anche come conseguenza della deliberata scelta di Forza Italia<\/strong> di eclissarsi. Dati i presupposti, la sfida politica per le amministrative sar\u00e0 da una parte tra forze e movimenti responsabili e dall\u2019altra invece quelli che si prefiggono di smantellare una storia fatta anche di contrapposizioni, ma soprattutto di reciproche disponibilit\u00e0 per il bene dei cittadini\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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