{"id":22250,"date":"2014-02-13T18:06:18","date_gmt":"2014-02-13T16:06:18","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=22250"},"modified":"2015-07-08T11:28:43","modified_gmt":"2015-07-08T09:28:43","slug":"gli-umbri-sprecano-il-7-degli-alimenti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gli-umbri-sprecano-il-7-degli-alimenti\/","title":{"rendered":"Gli umbri sprecano il 7% degli alimenti"},"content":{"rendered":"
\"Buste<\/a>
Buste piene di alimenti non consumati buttate tra i rifiuti<\/figcaption><\/figure>\n

Sono evidenti le contraddizioni della crisi in Umbria: la Regione destina 100 mila euro per il Fondo di solidariet\u00e0 istituito dalla Conferenza episcopale umbra per aiutare famiglie e persone povere. Intanto l\u2019Istat rende noto che, a livello italiano – e quindi anche di rimbalzo anche in Umbria – nel 2013, sul fronte del turismo, c\u2019\u00e8 stata una diminuzione di pernottamenti nelle diverse attivit\u00e0 ricettive con una percentuale che si attesta, pi\u00f9 o meno, attorno al 20 per cento. In una realt\u00e0, come l\u2019Umbria, che si nutre molto di turismo, l\u2019impatto \u00e8 evidente. Grida d\u2019allarme – la pi\u00f9 recente \u00e8 degli artigiani – si susseguono da parte delle varie associazioni di categoria, per la chiusura secca di attivit\u00e0.<\/p>\n

In questo contesto l\u2019Adoc (Associazione nazionale per la difesa e l\u2019orientamento dei consumatori e degli utenti) pubblica un\u2019indagine sui consumi in Umbria in occasione della prima Giornata nazionale contro gli sprechi alimentari. \u201cOgni famiglia, in media – spiega in una nota -, spreca il 7% della propria spesa alimentare, pari a circa 480 euro l\u2019anno. A pagare dazio sono soprattutto i prodotti freschi (36%) e il pane (18%)\u201d.<\/p>\n

Per Adoc \u201c\u00e8 fondamentale ridurre gli sprechi, puntando in primis<\/em> sull\u2019educazione alimentare. In questo momento di crisi \u00e8 assurdo pensare che il 7% di quanto si spende per la spesa alimentare vada sprecato, \u00e8 necessario investire sull\u2019educazione alimentare. A fine anno il conto di quanto si \u00e8 sprecato ammonta a poco meno di 480 euro, quasi l\u2019equivalente di un mese di spesa, considerando che una famiglia composta da due adulti e un bambino spende in media 570 euro al mese per il proprio fabbisogno alimentare. Il 36% dei prodotti che si buttano sono quelli freschi, come latte, uova e carne; tra i prodotti pi\u00f9 sprecati troviamo il pane (18%), frutta e verdura (16%) e prodotti in busta. Il motivo principale per cui si spreca \u00e8 l\u2019eccesso di acquisto generico o per eccesso di acquisto per offerte speciali. Va per\u00f2 detto che la percentuale di sprechi \u00e8 andata diminuendo nel tempo: basti pensare che 5 anni fa in Umbria veniva gettato nel cassonetto il 13% circa della spesa. Uno dei tanti mutamenti delle abitudini d\u2019acquisto da parte delle famiglie, sempre pi\u00f9 orientate nel coniugare risparmio, tradizione e qualit\u00e0\u201d.<\/p>\n

L\u2019associazione dei consumatori ha ricordato che si \u00e8 registrato \u201cun incremento dell\u2019acquisto di prodotti a chilometro zero pari al 17%, sia per un discorso legato alla territorialit\u00e0 e alla qualit\u00e0 che per ragioni di sostenibilit\u00e0 ambientale.<\/p>\n

Un fenomeno rilevante, cresciuto enormemente nel corso degli anni, sono i Gas (Gruppi d\u2019acquisto solidale). Negli ultimi anni sono aumentate del 20% le famiglie che, almeno una volta, hanno partecipato a tali gruppi d\u2019acquisto, destinando in media il 5,6% della spesa alimentare. Gli umbri non cambiano abitudini solo a tavola, ma anche al momento dell\u2019acquisto. Rispetto al 2001 la percentuale di famiglie che ha sceglie di fare la spesa presso i discount \u00e8 aumentata del 40%, a discapito dei super e ipermercati, mentre nell\u2019ultimo biennio stiamo assistendo a una ripresa dei mercati agroalimentari, in crescita del 12%\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Sono evidenti le contraddizioni della crisi in Umbria: la Regione destina 100 mila euro per il Fondo di solidariet\u00e0 istituito dalla Conferenza episcopale umbra per aiutare famiglie e persone povere. Intanto l\u2019Istat rende noto che, a livello italiano – e quindi anche di rimbalzo anche in Umbria – nel 2013, sul fronte del turismo, c\u2019\u00e8 […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[10,6],"tags":[1313,1464,1113,2434,2290,3096],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22250"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=22250"}],"version-history":[{"count":4,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22250\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":37829,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/22250\/revisions\/37829"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=22250"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=22250"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=22250"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}